Primiero (Trento) - Proteggere il territorio e le risorse che ci offre è una sfida che richiede collaborazione, competenze e tempestività. Con questo spirito, il Servizio Bacini montani della Provincia autonoma di Trento ha recentemente concluso un intervento a tutela della sorgente Val dela Vecia - nel Comune di Primiero San Martino di Castrozza -, minacciata dal crescente dissesto idrogeologico. Un rischio che, se non affrontato tempestivamente, avrebbe potuto compromettere anche la qualità dell'acqua minerale termale Fonti di San Martino. "Questo intervento rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici e privati, che ha consentito di garantire non solo la protezione del territorio, ma anche la sicurezza delle infrastrutture idrauliche locali. La lotta al dissesto idrogeologico è una priorità, e opere come questa sono la dimostrazione che solo lavorando insieme possiamo affrontare le sfide di oggi e proteggere il nostro territorio per le generazioni future" osserva l'assessore provinciale all'ambiente, difesa idrogeologica ed enti locali, Giulia Zanotelli.
Il progetto ha visto la collaborazione fra il Servizio Bacini montani, il Servizio Industria, ricerca e minerario della Provincia, E'-Lith S.r.l. (Concessionario per l’acqua minerale termale Fonti di San Martino), il Comune di Primiero San Martino di Castrozza e ACSM.
Un impegno collettivo, che ha portato alla stipula di una convenzione, permettendo di unire risorse e competenze per raggiungere diversi obiettivi: il recupero e la messa in sicurezza della sorgente Val della Vecia, il consolidamento del guado della strada forestale e la protezione delle opere di scarico del Bacino Civertaghe, che necessitavano di interventi urgenti di manutenzione.
I lavori sono stati eseguiti da settembre a novembre 2024 ed hanno visto la ricostruzione di selciatoni in massi per proteggere i tratti più erosi del fondo, il rifacimento di una briglia danneggiata e il consolidamento di piccoli tratti di scogliera, utilizzando massi ciclopici cementati. Nel 2025 sono previsti ulteriori lavori, in particolare nella zona più a valle, dove si procederà al consolidamento di altre briglie storiche danneggiate, per garantire la stabilità dell’intero sistema idraulico.
Il Rio Val della Vecchia, uno degli affluenti del torrente Cismon, è noto per il suo forte dissesto idrogeologico. Le numerose frane lungo il suo corso hanno richiesto in passato interventi sistematici di manutenzione, tra cui la realizzazione di una scalinata di briglie a protezione del tratto superiore. Gli interventi più recenti si inseriscono in un piano di consolidamento che mira a mantenere la funzionalità e la sicurezza del sistema idraulico, prevenendo potenziali danni gravi anche al torrente Cismon, come già accaduto nel 1994, quando una colata aveva avuto conseguenze disastrose sulla centrale Civertaghe e sull’intera piana di Siror.