Rovereto (Trento) - Manutenzione del verde si cambia. Il Comune di Rovereto ha avviato un nuovo sistema sperimentale per le procedure di affidamento della gestione integrata del verde urbano che, a differenza del passato, sono ora organizzate per tipologie di intervento e specificità dei servizi prestati. A fare da apripista saranno gli abitati di Marco, Noriglio e i quartieri di Borgo Sacco e san Giorgio. La spesa complessiva da appaltare, in totale 208.500 euro, è suddivisa in tre lotti, uno per ogni area, ciascuno dei quali prevede importi quantificati a corpo e prestazioni a misura. Nel primo caso l’importo è fisso e immodificabile, indipendentemente delle ore di lavoro o dei materiali impiegati. Nel secondo il prezzo è invece variabile a seconda della maggiore o minore quantità di lavoro eseguito e del numero delle prestazioni prestate, la cui tariffa è stabilita in partenza. Oggetto dell’appalto sono il verde stradale, i giardini pubblici e gli spazi di natura demaniale destinati a verde. Le ditte potranno concorrere per tutti e tre i lotti ma, in caso di più aggiudicazioni, dovranno optare per una sola area. Dovranno inoltre garantire diverse prestazioni, tra cui il taglio dell’erba, lo svuotamento dei cestini, la gestione degli impianti di irrigazione e provvedere affinché gli spazi siano mantenuti in uno stato di ordine e di decoro.
Per l’aggiudicazione si terrà presente il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per la cui valutazione 15 punti verranno attribuiti al prezzo, e 85 alla qualità tecnico-professionale garantita dalle aziende fornitrici.
“Abbiamo introdotto un sistema sperimentale di appalti per la manutenzione del verde soprattutto nell’ottica di offrire un servizio più efficiente alla cittadinanza - spiega l’assessore ai lavori pubblici Carlo Fait – ogni ditta avrà la gestione completa di una singola area e accorpare in un unicum i vari interventi permette di svolgere un’azione più omogenea sul territorio. Un secondo importante provvedimento è la suddivisione dell’appalto in tre distinti lotti, e questo per rendere la gara più accessibile e permettere la partecipazione anche a imprese di dimensioni più contenute”.
Il nuovo sistema di appalti, che si promette di migliorare la manutenzione del verde sotto il profilo dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità, fa seguito a una recente riorganizzazione dello stesso comparto da parte dei servizi tecnici. In vista di una gestione più razionale e integrata, il servizio di manutenzione è stato infatti suddiviso per categorie di intervento omogenee e per unità territoriali e l’indicazione dei corrispondenti servizi in distinte tipologie. Agli uffici tecnici del comune spetterà, nel medio periodo, la valutazione comparativa fra il nuovo e il precedente modello in termini di costi, di risultati e di soddisfazione da parte dei cittadini.
Si prospetta quindi una piccola rivoluzione, preannunciata peraltro nelle linee programmatiche di governo e nel documento unico di programmazione nei quali si faceva appunto riferimento alla necessità di ampliare e di salvaguardare la “città verde”. Il livello di vivibilità di una città si misura infatti anche dall’attenzione che un’amministrazione dedica alla cura, al decoro e alla manutenzione degli spazi verdi, intesi non solo come un semplice abbellimento ma come opportunità di socializzazione, di aggregazione e di convivenza per la cittadinanza.