Trento - Il Consiglio provinciale ha preso in esame vari temi durante la question time, e rinviato il punto all’ordine del giorno relativo alla designazione di un magistrato del Tar, in aula è ripreso il dibattito su Egato interrotto al termine della scorsa tornata consiliare. Dopo la replica alla discussione dell’assessora Giulia Zanotelli, è stata la volta delle dichiarazioni di voto sulla risoluzione presentata in merito a firma delle minoranze d’Aula. Infine il voto: il testo è stato respinto con 17 no 13 sì.
Michele Malfer (Campobase)
Quale futuro per il Tavolo dello sport?
L’esponente di Campobase ha chiesto alla Giunta se corrisponda al vero che il Tavolo per lo sport non viene convocato dal 2018 e qual è il futuro di quest’organismo.
La risposta: l’assessora Francesca Gerosa ha chiarito che ha ritenuto di non procedere con la sostituzione dei componenti a inizio legislatura perché è in corso una fase di rinnovo delle cariche delle federazioni sportive del Coni che si dovrebbe completare nella primavera. Terminata la fase elettiva procederemo con i lavori così da assicurare al tavolo una continuità e una prospettiva, ha spiegato. L’assessora ha aggiunto che è già in corso l’organizzazione della Conferenza che si terrà tra maggio e giugno, proprio per permettere la partecipazione dei nuovi rappresentanti.
La replica: ho voluto porre questo tema riconoscendo l’importanza di questo organismo, dotato di pensiero e di riflessione sulla pratica motoria e sullo sport anche nelle scuole, ha replicato Malfer. Detto questo il consigliere ha ritenuto corretta la scelta dell’assessora di posticipare la nomina per le ragioni illustrate.
Walter Kaswalder (Patt)
Crediti 110%: quali spa Pat ne hanno acquisiti?
L’esponente del Patt ha chiesto informazioni su eventuali acquisizioni da parte di società partecipate dalla Pat (in particolar modo Mediocredito) di titoli di credito 110% sottoposti a sequestro giudiziario.
La risposta: l’assessore Achille Spinelli ha premesso che le operazioni infra gruppo sul 110% sono state portate avanti in una logica di gruppo per sfruttare i vantaggi di quel particolare periodo. Detto questo, dalle verifiche effettuate ad oggi non risultano crediti sottoposti a sequestro giudiziario, ha chiarito.
La Replica: Kaswalder si è detto tranquillizzato dalle parole dell’assessore: fa piacere che Mediocredito non rientri, faremo eventualmente ulteriori verifiche per capire che società rientrino nel sequestro.
Cristian Girardi (FdI)
Mezzolombardo, perché la biglietteria a orario ridotto?
Il consigliere di FdI ha chiesto alla Giunta i motivi per i quali Trentino Trasporti ha ridotto gli orari di apertura della biglietteria di Mezzolombardo.
La risposta: l’assessore Mattia Gottardi ha chiarito che la riduzione dell'orario di apertura della biglietteria di Mezzolombardo è provvisoria e legata al sovrapporsi di due avvenimenti improvvisi e contestuali che hanno determinato la carenza improvvisa di risorse umane dedicate. Il periodo, caratterizzato dal fatto che il sistema tariffario attuale prevede abbonamenti annuali per studenti ed anziani, che non è presente utenza turistica e che le informazioni sui servizi vengono fruite sempre di più su smartphone e tablet e sempre meno presso lo sportello delle biglietterie, ha consentito di adottare questa decisione di provvisoria riduzione dell'orario, rassicurando fin d'ora che l'Azienda si sta attivando per trovare soluzioni organizzative capaci di sopperire alla riduzione di orario, con interventi previsti già entro il mese di marzo.
Lucia Coppola (Avs)
Terre dello scalo Filzi in discarica in Vanoi: fatte le analisi?
L’esponente di Avs ha chiesto se siano state fatte analisi e controlli sui potenziali inquinanti delle terre dello scalo Filzi a Trento portate nella discarica di Ponte Ronco a Canal San Bovo.
La risposta: l’assessora Giulia Zanotelli ha chiarito che i terreni del cantiere sono stati sottoposti ad analisi già dall’estate del 2023 e i risultati sono disponibili sul sito di Appa. In tre punti è stato rilevato il superamento dei limiti, ha aggiunto: il primo è stato già bonificato, mentre gli altri due saranno presto oggetto di analogo intervento. In ogni caso, anche durante lavori, Zanotelli ha chiarito che vengono effettuati gli accertamenti necessari per gestire i materiali di risulta, compresa l’analisi chimica, e ad oggi risulta che le analisi sui materiali risultano compatibili rispetto al sito di destinazione a Canal San Bovo.
La replica: vista la legittima preoccupazione degli abitanti della zona, la consigliera Coppola si è chiesta se si possa rassicurare la popolazione su quanto riferito dall’assessora, con l’auspicio che per i punti ancora da bonificare si proceda al più presto. Vista la delicata situazione, ha concluso, questi elementi dovrebbero essere sempre resi noti in modo trasparente, in un coinvolgimento partecipativo con la popolazione.
Filippo Degasperi (Onda)
Ivano Fracena: verifiche sulla casa per anziani San Vendemmiano
L’esponente di Onda ha chiesto alla Giunta se non ritenga necessario verificare le modalità di conduzione della Residenza San Vendemmiano di Ivano Fracena e le risorse erogate fin dalla nascita della struttura.
La risposta: l’assessore Mario Tonina ha ribadito in premessa che l’amministrazione provinciale ritiene sempre doveroso che siano poste in atto tutte le misure per un’attenta vigilanza sulla conduzione delle strutture sanitarie trentine, non solo in presenza di segnalazioni dei fruitori delle stesse, ma anche al fine di garantire un continuo processo di miglioramento del servizio. Per questa ragione, ha proseguito, le direttive provinciali prevedono che l’Azienda provinciale per i servizi sanitari organizzi periodiche verifiche tecnico-sanitarie. Da una recente verifica dei requisiti autorizzativi e di accreditamento sulla Residenza, l’impianto di erogazione dell'ossigeno risulta presente e risulta soddisfare il corrispondente requisito autorizzativo impiantistico, così come è stato adottato il defibrillatore semiautomatico. Da parte mia, ha concluso, confermo che i controlli debbano essere garantiti non solo per questa ma anche per le altre strutture.
La replica: il consigliere Degasperi si è detto sorpreso del fatto che per dotazioni standard come un defibrillatore, ci sia stato bisogno di sollecitazione dei famigliari e delle istituzioni. L’altissimo livello di cura riferito dall’assessore non sembra dunque rispettato. Rimane inevasa la questione relativa ai soldi e come intendete gestire le segnalazioni del pronto soccorso di Borgo: questa non è una mia interpretazione, ma afferisce a vicende messe nero su bianco che meriterebbero un intervento. Qualcuno deve rispondere: insisto su questa vicenda.
Michela Calzà (Pd)
“Cittadella della salute” di Dro: quali finanziamenti Pat?
L’esponente del Pd ha chiesto se la Giunta prevede finanziamenti per la “Cittadella della salute” di Dro e come intende coordinare gli enti interessati per la gestione di questa struttura.
La risposta: la ex sede di RSA di Dro, ha premesso l’assessore Mario Tonina, è attualmente oggetto di un intervento di riqualificazione finanziato dal PNRR a favore delle persone anziane al fine di poter disporre di una diversificazione dell’offerta di servizi e favorire il più possibile le autonomie residue,. Nel 2024 sono intercorsi un paio di incontri con l'APSP di Dro e il Comune aventi per oggetto le ipotesi attorno ai possibili utilizzi dell'immobile nelle parti non oggetto di intervento PNRR. Per quanto riguarda il finanziamento degli interventi per la realizzazione di nuovi posti RSA e/o di un centro diurno, a breve sarà presentata in Giunta una proposta di delibera per l’approvazione dei nuovi criteri per la concessione dei contributi per interventi di edilizia sulle RSA e le altre strutture socio sanitarie. Nel mese di aprile saranno aperti i termini per la presentazione delle domande per interventi rilevanti che saranno valutate tenuto conto dei criteri di priorità e delle risorse a disposizione.
La replica: la consigliera Calzà ha osservato che l’interesse era capire se ci fosse la possibilità di coordinare la situazione per chiarire la finalità dell’intervento. Manca una progettualità strutturata sui fabbisogni del territorio e quindi diventa difficile individuare la destinazione finale dell’intervento e la sua sostenibilità. Quel compendio può essere destinato a cohousing, ha suggerito, con il coinvolgimento dei servizi sociali e della cooperazione. C’è molto lavoro da fare, sopratutto nel ruolo di coordinamento della situazione, ha concluso rivolta all’assessore.
Paolo Zanella (Pd)
Visite private a causa delle attese: perché si paga tutto?
L’esponente del Pd ha chiesto alla Giunta perché chi ha usufruisce delle prestazioni mediche in libera professione, a causa dei lunghi tempi d’attesa per le visite specialistiche, deve pagare tutto quando sono previsti meccanismi di rimborso delle spese per i pazienti?
La risposta: al fine di favorire il recupero straordinario delle liste d'attesa, ha detto l’assessore Tonina, le nuove linee di indirizzo, adottate nel novembre 2024, prevedono che qualora non si riesca a garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa della relativa classe RAO, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari si adopera per assicurare al cittadino la prestazione richiesta anche facendo ricorso all’intramoenia, sostenendone i relativi oneri. In tali casi resta a carico del cittadino solo il costo del ticket e la prestazione è prenotata direttamente dal CUP. Tale misura si applica alle prestazioni di specialistica ambulatoriale ed è applicabile a decorrere dal 1 gennaio 2025. Questo nuovo strumento, che garantisce equità di accesso e trattamento tra i cittadini, necessita dell’implementazione di uno strumento informativo del software CUP-Cassa al fine di tracciare le prestazioni richieste e la relativa priorità nonché il sistema contabile di tali prestazioni ed il corretto utilizzo delle somme messe a disposizione. Al momento la gestione delle prenotazioni avviene tramite il CUP Manager al fine di presidiare le modalità di accesso, valutare le criticità gestionali e dunque strutturare un efficiente sistema automatizzato. In questi mesi è risultato inoltre necessario interloquire con i sindacati per concordare l’attività con i medici che garantiscono attività intramoenia. I numeri dei primi tre mesi del 2025 e l’organizzazione ipotizzata fanno stimare un utilizzo completo delle somme a disposizione.
La replica: questa è una soluzione di emergenza, ma non è la soluzione, ha replicato Zanella. Il tema è che stiamo negano ad alcune persone il diritto alla salute per questioni organizzative: se la macchina non funziona forse c’è qualcosa su cui interrogarsi e lei ha la responsabilità di farla funzionare, ha concluso.
Francesco Valduga (Campobase)
Velodromo di Mori, la Pat intende fare da regista?
L’esponente di Campobase ha chiesto alla Giunta se intende intervenire per migliorare l’utilizzo del velodromo di Mori e quali funzioni di regia intende riservarsi.
La risposta: l’assessora Gerosa ha confermato che il ciclismo è un bellissimo mondo, in continua crescita. Una delle nostre priorità, ha aggiunto, è quella di far sì che sopratutto i più piccoli possano allenarsi in sicurezza all’interno di impianti protetti. Quello del velodromo è un tema, ha detto, anche se oggi non saprei quantificare le risorse necessarie per intervenire sull’impianto. Non nego, ha concluso, la volontà di confrontarmi con il territorio e anche le difficoltà che ci sono.
La replica: Ho capito che il tema è all’attenzione, ha risposto Valduga, che ha ringraziato Gerosa per l’onestà intellettuale. Speriamo di poter verificare nel tempo cosa si può fare e come.
Alessio Manica (Pd)
Quali valutazioni sul calo di occupazione nel manifatturiero?
L’esponente del Pd ha chiesto all’assessore competente quali siano le sue valutazioni sui dati dell’occupazione nel settore manifatturiero. Dati che segnalano, tra l’altro, un forte calo delle assunzioni femminili (-660 in un anno) e la crescita del 2,6% degli iscritti ai centri per l’impiego.
La risposta: l’assessore Achille Spinelli ha premesso che l’economia è fluida e fornisce poche sicurezze in via previsionale. Quindi parlare di grandi assunzioni impone prudenza perché espone a dei rischi. Nel 2024 si sono registrate 173.759 assunzioni, un numero sovrapponibile al dato del 2023 che conferma dunque il persistere di una condizione favorevole. Un valore, negli ultimi tre anni, significativamente superiore al biennio 20202021 condizionato dalle dinamiche Covid. Le assunzioni sono aumentate nel settore agricolo, risultano stabili nel terziario, mentre si registra un calo nel secondario. Diminuiscono i valori per l’industria sia nel 2023 che nel 2024. Dal punto di vista contrattuale,tra il 2024 e il 2023 si registra un calo di otto decimi dell’incidenza del lavoro stabile, diversamente da quanto emerge per lo stock degli occupati che privilegia i rapporti di contratto a termine.
La replica: una risposta molto complessa da seguire, ha osservato Manica, che ha dichiarato di condividere il richiamo alla prudenza quando si parla di occupazione. Una prudenza che ha raccomandato anche alla Giunta. Non ho avuto grandi risposte alle domande, ha concluso: rilevo solo alcuni elementi di preoccupazione da attenzionare, in particolare sul mondo industriale, un comparto di cui questa terra non può fare ameno.
Francesca Parolari (Pd)
Docente Faber come avviene la selezione?
La domanda rivolta alla Giunta dall’esponente Pd riguarda la figura del docente Faber (Facilitatore del benessere emotivo e relazionale). Si chiede come avviene la selezione, quante ore settimanali questo docente dedicherà alla sua funzione e qual è il compenso previsto.
La risposta: l’assessora Francesca Gerosa ha affermato che la formazione, si è detto chiaramente, partirà ed è già partita e riguarda un docente per scuola, un numero che sarà implementato fino a tre docenti per scuola. Si tratta di un progetto sperimentale, ha aggiunto, e come sempre accade in questi casi è bene partire con solide basi per poi fare eventuali aggiustamenti in corso d’opera. Gerosa ha confermato che la nomina del docente avviene su indicazione del dirigente scolastico: tutte le scuole hanno fatto partecipare un docente indicato dal dirigente, con la volontà del docente. Il riscontro è stato molto positivo, ha detto ancora. Sull’esonero, come scritto in delibera, ha ricordato che si è stabilito che sarà necessario un confronto con le organizzazioni sindacali. L’impegno che sarà messo in campo dal facilitatore sarà importante, ha precisato la vicepresidente, non andrà a sostituire lo sportello psicologico. Gerosa ha infine colto l’occasione per sottolineare l’interessamento arrivato sul progetto da tantissime Regioni d’Italia.
La replica: Parolari ha detto che la preoccupazione che rimane è che l’individuazione sia stata in capo al dirigente che si assume la responsabilità di nominare chi vuole. Ancora: senza consapevolezza sulle ore richieste si rischia di avere una sola persona che si forma, che poi magari rinuncia perché non trova soddisfazione nell’accordo contrattuale.
Maria Bosin (Patt)
Planetario di Fiemme, arrivano soldi dalla Giunta?
L’esponente del Patt ha chiesto alla Giunta se sia stata valutata, per un finanziamento, la richiesta del comune di Tesero di adeguamento e della costruzione di una seconda cupola per l’Osservatorio e planetario astronomico “Val di Fiemme”.
La risposta: la vicepresidente Gerosa ha ricordato che il tema è stato oggetto di un sopralluogo approfondito: l’Osservatorio è una realtà molto importante, amata e apprezzata dai trentini e merita attenzione. Ha confermato che è vero che sono state mandate delle proposte di intervento sulla struttura: non c’è stata risposta perché per gli uffici le cose da seguire sono tante, ma sono assolutamente in analisi. Gerosa ha sottolineato un nodo: a oggi sulla cultura non c’è la possibilità di sostenere interventi direttamente dando le risorse ai Comuni perché i bandi attivati non prevedono come soggetto proponente dell’iniziativa la possibilità che il soggetto sia un ente locale. Stiamo lavorando su ciò, ha assicurato la vicepresidente, anche con gli uffici della Provincia e il dottor Marzatico, per trovare possibilità di erogare risorse per la cultura a favore dei Comuni. una situazione conosciuta dalle strutture competenti: le tematiche sono note e non sono state dimenticate, si sta studiando la modalità per procedere e sostenere quanto richiesto.
La replica: Bosin ha detto di non essere stata a conoscenza del tema sull’erogazione delle risorse, in ogni caso c’è anche un’associazione che gestisce il planetario, ha precisato. Se fosse possibile un’interlocuzione a breve, ha affermato, si potrebbero trovare delle soluzioni e una modalità diversa rispetto a quella di passare per il Comune. Ha infine evidenziato la richiesta dei gestori di avere un po’ di prospettiva, intraprendere il percorso per l’adeguamento dell’Osservatorio sarebbe davvero importante.
Antonella Brunet (Lista Fugatti)
Si prevedono interventi per ristrutturare le Rsa?
L’esponente della Lista Fugatti chiede alla Giunta se sono previsti a breve interventi economici per la ristrutturazione delle Rsa. La consigliera ha ricordato che la richiesta arriva dalle Rsa stesse e che le strutture sul territorio sono 58.
La risposta: l’assessore Mario Tonina ha risposto che il tema è attuale e che nel 2024 ha avuto modo di affrontarlo, cercando di capire meglio le necessità e i bisogni del sistema. La Provincia, ha ricordato, può garantire contributi per l’acquisto, la costruzione, la ricostruzione, il riadattamento e il completamento di immobili destinati a Rsa e ad altri servizi socio sanitari, in base alla legge 6 del 1998. La domanda di contributo può essere presentata dagli enti pubblici, associazioni, fondazioni, cooperative e altre istituzioni private dotate di personalità giuridica aventi fra i propri fini lo svolgimento, senza scopi di lucro, di attività socio-sanitarie. Gli interventi finanziati dalla Pat, ha aggiunto, si distinguono in interventi rilevanti e interventi di ridotte dimensioni.
Le domande di finanziamento per interventi rilevanti vanno presentate nelle finestre previste, quelle per ridotte dimensioni devono avere il requisito della necessità, obbligatorietà e accertata indispensabilità e urgenza e possono essere presentate in ogni momento. In questa legislatura sono stati finanziati interventi di edilizia per 10,4 milioni di euro di cui 4,6 milioni per 8 varianti progettuali, un milione per 13 rinegoziazioni contrattuali ex lp 6 del 2022 cosiddetta “caro cantiere”, 965.493 euro per 9 interventi di ridotte dimensioni, 1,2 milioni per acquisti di arredi e attrezzature, 2,5 milioni per la sostituzione di arredi e attrezzature. Restano a disposizione complessivamente 49.419.839 euro di cui accantonati 3 milioni per interventi di minori dimensioni e le varianti, 517.698 euro per l’acquisto di attrezzature e/o sostituzioni, 899.912 euro per la rinegoziazione contrattuale ex lp 6 del 2022. Le risorse attualmente a disposizione, ha proseguito l’assessore, saranno utilizzate, come previsto dalla norma provinciale, per finanziare interventi rilevanti di edilizia sulle Rsa e per altre strutture socio sanitarie; i criteri di concessione saranno approvati nelle prossime settimane dalla Giunta provinciale, saranno dunque aperti i termini per la presentazione delle domande che saranno
valutate tenendo conto delle risorse complessivamente a disposizione. Nel mese di aprile saranno quindi aperti i nuovi bandi, ha concluso Tonina.
La replica: Brunet ha ringraziato per l’informazione sull’apertura dei bandi per i prossimi mesi, una notizia che era attesa dalle Rsa.
Daniele Biada (FdI)
Quali i ritardi per la strada del lago di Tovel?
L’esponente di FdI ha chiesto quali siano i ritardi nei lavori per la strada del lago di Tovel e se siano previsti indennizzi per ristorare le perdite economiche degli esercenti della zona.
La risposta: l’assessora Giulia Zanotelli ha ricordato che l’opera è attesa da anni e che finalmente la Giunta è riuscita a reperire sul bilancio e su fondi nazionali. Ha detto che il programma dei lavori ha subito una traslazione in seguito al crollo di una porzione rocciosa che ha interessato l’area del cantiere. Si stanno riorganizzando le attività per contenere gli effetti di tale imprevisto, ha detto l’assessora. Ancora: i lavori saranno condotti in regime di chiusura della strada fino al 13 giugno 2025, mentre dal 13 al 30 giugno la strada rimarrà aperta nei fine settimana (dalle 18:00 di venerdì alle 8:00 di lunedì). Dall’1 luglio al 14 settembre sarà garantito il transito a senso unico alternato. Dal 15 settembre fino a fine lavori la strada dovrà rimanere chiusa. Eventuali puntuali deroghe e o variazioni al programma che dovessero rendersi necessarie saranno comunicate e concordate con gli esercenti delle strutture interessate. Quanto alla domanda, ha proseguito: se siano previsti degli indennizzi agli esercenti si evidenzia che l’ordinamento non prevede la risarcibilità delle perdite subite dalle attività economiche a causa dell’attivazione di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche. Fermo questo, ha affermato l’assessora, si è consapevoli dei disagi che alcune attività economiche possono riscontrare a causa della chiusura di strade derivante dalla realizzazione di interventi pubblici e sono allo studio i possibili interventi che possano definire una forma di indennizzo, o una misura di sostegno, per quelle attività economiche che subiscono maggiormente i disagi connessi alla realizzazione dell’opera. Questi possibili interventi, peraltro, scontano numerose problematiche, fra le quali la necessità di adeguarsi alle normative europee in materia di aiuti di Stato e di introdurre strumenti di semplificazione tali per cui si possa giungere all'erogazione della misura di sostegno senza imporre al richiedente oneri burocratici eccessivamente gravosi e complessi. Zanotelli ha precisato infine che sull’opera sono stati fatti diversi incontri con amministrazione Comunale e esercenti di aggiornamento della comunità.
La replica: la risposta per Biada è stata esaustiva: si è detto contento che siano previsti degli indennizzi anche se la norma non è precisissima sulla quantificazione. Ha ricordato l’intervento fatto in passato per portare la telefonia mobile in zona. Nel 2023 una nota stampa parlava di 100.000 presenze turistiche nei soli mesi estivi, ha detto: la valle è conosciuta per il lago rosso, chiudere una strada in agosto comporta dunque per Biada disagi per i residenti e delusioni per i turisti. Si lavora anche in ottobre, ha aggiunto, il danno degli esercenti si protrae anche da Pasqua fino alla chiusura del primo giorno di novembre.
Chiara Maule (Campobase)
Quali interventi per bloccare la fuga da Hit?
L’esponente di Campobase ha chiesto quali iniziative abbia preso la Giunta per arrestare l’emorragia dei direttori e dei dirigenti di Hit, Hub Innovazione Trentino.
La risposta: Spinelli ha detto che la fondazione Hit è importante e strategica e ha assunto un ruolo sempre più strutturale nella ricerca trentina. In relazione all’interrogazione, ha detto, si deve far presente che la Fondazione è amministrata da un Cda pienamente operativo in cui sono rappresentati, oltre alla Provincia, i quattro membri fondatori. C’è dunque il presidio di tutti i soci sull’ente e sulla sua situazione, ha aggiunto, risulta che la presidente del Cda svolga un ruolo molto attivo e, in questo momento di assenza di un direttore operativo, anche in termini di indirizzo della gestione. Trentino Sviluppo e Fbk stanno inoltre già supportando la gestione amministrativa. II Cda sta operando per individuare le soluzioni necessarie ad assicurare la regolare attività dell’ente. Per quanto riguarda la Provincia, ha detto ancora, è stato approvato, previo parere favorevole del Comitato per la ricerca e l'innovazione, il Piano di attività triennale 2025-2027 della Fondazione, che consente all’ente di svolgere le sue attività nel perseguimento delle finalità individuate dallo statuto. E sono state assegnate le risorse finanziarie. L’attività della Fondazione è monitorata dalla Provincia, anche attraverso le strutture provinciali competenti. Nello specifico, ha proseguito l’assessore, il Piano di attività 2025-2027 della punta a consolidare l’attività strategica sul trasferimento tecnologico e della conoscenza con il coinvolgimento diretto dei suoi fondatori, in ambiti coerenti con la Strategia di specializzazione intelligente della Provincia, secondo 5 azioni prioritarie. Le ha elencate: diffusione dei risultati della ricerca anche in chiave di promozione di nuove tecnologie, valorizzando un approccio ecosistemico basato sulla valorizzazione delle reti, dei dati e delle competenze; scouting e percorsi avanzati di accompagnamento e maturazione per le nuove tecnologie a maggior potenziale di impatto, con percorsi ad hoc di proof-of-concept e formazione specifica per i giovani ricercatori e dottorandi; supporto a strategie e azioni di protezione e valorizzazione della proprietà intellettuale; stimolo e accompagnamento alla nascita e sviluppo di nuove idee imprenditoriali dalla ricerca (anche nell’ambito di Trentino startup valley); avvicinamento delle necessità tecnologiche, di ricerca e di sperimentazione del tessuto socio-economico trentino e della pubblica amministrazione con l’offerta scientifica e le infrastrutture dei fondatori, anche in logica di open innovation.
La replica: Maule ha detto che fa piacere sentire che la fondazione è strategica e che il piano triennale è definito e che sono state destinate le risorse. La domanda rimane comunque, ha aggiunto Maule, perché che se ne siano andate così tante figure apicali in così poco tempo mette un po’ il dubbio che qualche difficoltà ci sia.
Roberto Stanchina (Campobase)
Quanti comuni hanno aderito ad Egato?
L’esponente di Campobase ha chiesto di conoscere i dati sulle adesioni all’Egato da parte dei comuni trentini. C’è forte preoccupazione, ha ricordato il consigliere.
La risposta: l’assessora Giulia Zanotelli ha ricordato il disegno di legge portato in Giunta venerdì scorso, che affronta le criticità legate all’avvio di Egato. Dalle risultanze che si hanno sul processo di adesione dei Comuni all’atto obbligatorio (si sapeva dal 2023 fosse tale, perché la norma è stata votata in Aula con l’astensione delle minoranze, ha precisato) emergono 153 tra Comuni e Comunità di valle che hanno aderito, 10 che non hanno approvato l’adesione, mentre per i restanti Comuni e Comunità di valle è in corso la procedura di approvazione della convenzione.
La replica: Sul percorso rimangono dei dubbi, si vedrà anche nell’informativa come proseguirà il lavoro. Nulla da eccepire sul metodo, ha aggiunto, la preoccupazione si spera possa essere infondata perché la chiusura del ciclo dei rifiuti è un tema molto importante e sarebbe un peccato buttare il lavoro fatto finora sui vari territori.
Claudio Cia (Misto)
Idoneità agonistica medico sportivo in Commissione?
L’esponente del Misto ha chiesto se si intenda garantire nella Commissione per l’idoneità agonistica la presenza di un medico sportivo e quali criteri si intendono adottare per la selezione dello specialista.
La risposta: l’assessore Mario Tonina ha confermato che con la delibera adottata si è risolto il problema. La presenza di un medico specialista in medicina dello sport all’interno della Commissione provinciale di revisione, ha detto ancora l’assessore, è garantita sia dalla normativa provinciale, che individua tale figura tra i componenti, sia a livello amministrativo. Di recente infatti, a seguito della rinuncia all’incarico da parte del medico specialista in medicina dello sport, al fine di poter garantire la continuità delle attività svolte dalla Commissione, la Giunta, preso atto delle procedure espletate dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari, ha individuato il nuovo componente in sostituzione di quello uscente. Di conseguenza l’attuale composizione della Commissione garantisce la presenza di un medico specialista in medicina dello sport, come previsto dalla normativa, ha affermato l’assessore. Riferendosi alla richiesta di chiarimenti relativi al rinnovo dell’intera Commissione, ha ricordato come la stessa duri in carica 5 anni. Poiché l’attuale Commissione è stata rinnovata il 12 novembre 2021, con delibera 1928, la scadenza è prevista per il 12 novembre 2026. In tale occasione sarà valutato a chi assegnare la presidenza della Commissione, considerando che la normativa provinciale non impone che la stessa spetti al medico specialista in medicina dello sport.
La replica: Cia ha ringraziato per la risposta esaustiva e precisa. Si è complimentato per la rapidità nel subentro dello specialista che si era reso indisponibile. Ha quindi affermato che nel 2026, in vista del rinnovo, sarebbe bene prendere in considerazione il fatto che il ruolo di presidente della Commissione possa essere affidato a uno specialista di medicina. Un modo per incentivare gli specialisti a rendersi disponibili e a rimanere in Commissione per tutto il mandato. Risulta un turnover probabilmente perché ci si sente elementi di comparsa. Non si mette in dubbio l’eccellente lavoro della Commissione, ha precisato, che anzi è apprezzato. In vista del rinnovo, ha concluso, potrebbe essere un’occasione per valorizzare questa figura.
Vanessa Masè (La Civica)
Canezza, quando si mette in sicurezza la ciclabile?
L’esponente della Civica ha chiesto alla Giunta quando si potrà mettere in programma un intervento per mettere in sicurezza la ciclabile in località Canezza.
La risposta: l’assessore Mario Tonina, per il presidente, ha precisato che la Giunta ha dimostrato la propria sensibilità in merito alla sicurezza e attrattività dei percorsi ciclabili destinando ingenti risorse, circa 28 milioni di euro già stanziati nella diciassettesima legislatura, e tramite l’inserimento nello strumento di programmazione settoriale di una serie di interventi individuati sulla base di priorità, dove l’aumento della sicurezza per ciclisti e veicoli è stato il criterio principale. Nello specifico, ha aggiunto, l’attraversamento segnalato è in zona extraurbana, caratterizzata da una buona visibilità e in corrispondenza di un’ampia curva. Non è attualmente presente un attraversamento ciclabile-pedonale, per cui vige la precedenza per i mezzi che percorrono la strada provinciale. In tali contesti, l’identificazione con segnaletica stradale di un attraversamento a raso si rivela, di norma, alquanto insidioso, generando una falsa aspettativa di precedenza e di sicurezza all’utenza debole. La realizzazione di un’infrastruttura di attraversamento, quale un sottopasso, deve comunque tenere conto delle criticità dovute alla presenza del torrente Fersina e dalla relativa area di rispetto. Rimane tuttavia la disponibilità ad approfondire eventuali altre soluzioni tecniche, in collaborazione con le amministrazioni comunali interessate che consentano di migliorare la sicurezza di questo tratto per ciclisti, pedoni e automobilisti.
La replica: Masè ha detto di essere stata a fare un sopralluogo sull’attraversamento: venendo dalla parte dei Mocheni la curva è ampia e c’è visibilità, ma venendo da Pergine l’attraversamento è davvero pericoloso. Il fatto di intervenire è importante, ha dichiarato, la segnalazione arriva da cittadini che più volte hanno notato queste difficoltà. È nell’ottica della ciclabile verso Pinè su cui si sta investendo che si solleva il tema. Masè ha chiesto: una mamma con una carrozzina che viene da Pergine o una bicicletta come può fare, visto che si trova di fronte all’incrocio pericoloso e a un ponte che non può percorrere perché c’è il divieto per i pedoni? Deve andare sulla carreggiata? Si è augurata che si voglia dare attenzione alla necessità nella progettazione del prossimo intervento.
Mariachiara Franzoia (Pd)
Obliteratrici perché non funzionano?
L’esponente del Pd ha chiesto alla Giunta il motivo del malfunzionamento delle obliteratrici sui mezzi di Trentino Trasporti e quanto questi disguidi pesino sulle entrate della società, tenuto conto dell’alto numero di “portoghesi” conseguenza degli scarsi controlli.
La risposta: l’assessore Mattia Gottardi ha detto che la questione è nota a Trentino Trasporti e che è parte della più ampia problematica delle criticità dell’attuale sistema Mitt (ha citato la risposta all’interrogazione 646 di questa legislatura). La definizione dei problemi di malfunzionamento delle obliteratrici lamentati, a livello di sistema, potrà trovare una definizione con l’ammodernamento del sistema Mitt, in funzione da oltre vent’anni. Infatti, ha affermato Gottardi, salvo poche eccezioni, tutti gli apparati attualmente in servizio sono stati installati negli anni 2004-2005 e, in occasione dell’avvicendamento delle varie flotte di mezzi, di volta in volta trasferiti sui nuovi bus. La Provincia, ha ricordato, è ora impegnata in un processo per il rinnovamento di tutto il sistema, con una procedura di gara in corso per l'affidamento del nuovo servizio. In ogni caso, da un monitoraggio effettuato recentemente (a gennaio 2025) sul servizio urbano di Trento, Trentino Trasporti comunica che è emerso che meno del 10 % dei mezzi presenta problemi alle validatrici. Sulla parte dell’interrogazione legata agli introiti l’assessore ha detto che è opportuno evidenziare che la netta maggioranza degli utenti del trasporto pubblico su gomma risulta dotata di un abbonamento. Si tratta, quindi, di soggetti che in via anticipata, rispetto alla fruizione del servizio, e quindi, a prescindere dalla validazione dei propri titoli di viaggio in abbonamento o dall’effettuazione a bordo dei controlli, provvedono al regolare pagamento del servizio. I mancati introiti dovuti a malfunzionamento delle validatrici appaiono dunque, per quanto di difficile quantificazione, di entità estremamente limitata. Sempre in termini generali, ha precisato l’assessore, non corrisponde al vero il fatto che i controlli a bordo dei mezzi non vengono effettuati. Alla programmazione ed esecuzione dei controlli, Trentino Trasporti. provvede tenuto conto delle risorse umane che compongono il proprio organico. Se da un lato tale organico - in una fase in cui si mantengono difficoltà nel reclutamento di personale - non è ancora ritornato al pieno completamento, dall’altro le risorse inserite nel percorso della Academy aziendale stanno dando un contributo anche alle attività di verifica a bordo dei mezzi, che costituiscono un’attività programmata all’interno del percorso di formazione aziendale.
La replica: la vicepresidente Franzoia ha detto di essere parzialmente soddisfatta: si capisce che persistono le problematiche e il nodo è la futura gara per il rinnovo dei mezzi tecnologici. Si spera che i tempi siano rapidi. Ha chiesto all’assessore di attenzionare la gara e il sistema di pubblici trasporti perché le problematiche ricadono sulle spalle di chi usa i mezzi o di chi viene disincentivato da esse all’utilizzo dei mezzi.
Lucia Maestri (Pd)
Quali iniziative contro la povertà energetica?
L’esponente del Pd ha chiesto alla Giunta quali strumenti abbia messo in campo per fronteggiare, nel breve e nel medio periodo, la povertà energetica.
La risposta: l’assessore Mattia Gottardi ha ricordato che la Provincia di Trento dal 2018 ha attivato stabilmente una misura universalistica volta al soddisfacimento dei bisogni generali della vita delle famiglie trentine: la quota A dell'Assegno Unico Provinciale. Vi possono accedere tutti i nuclei familiari che soddisfano criteri di residenza e posseggano un indicatore ICEF sotto lo 0,16. Nel considerare i bisogni generali della vita, il valore dei benefici erogati tiene conto, tra gli altri, anche della componente energetica. Alla data odierna sono 6.328 le famiglie che beneficiano di questa misura. A ciò si aggiungono gli ulteriori benefici erogati dal livello nazionale anche agli intestatari di utenze provinciali e il fatto che le famiglie trentine beneficiano di tutta una serie di altre misure monetarie locali che contribuiscono ad aumentare il benessere complessivo. Anche nella passata legislatura la Giunta ha posto in essere interventi significativi per le famiglie e per le fasce più fragili in relazione agli aumenti dei costi energetici. Pertanto, la situazione è fortemente monitorata e la Giunta sta verificando la possibilità di nuovi interventi in materia.
La replica: Maestri ha risposto che la Giunta fa bene a monitorare la vicenda e a aggiornare i coefficienti di fronte al caro energetico così pesante: è uno degli strumenti che si hanno per far fronte al pesante disagio delle famiglie. A suo avviso, forse lo 0,16 Icef dovrebbe essere rivisto perché se i costi aumentano e si mantiene quel coefficiente l’aiuto non potrà mai raggiungere chi ne ha bisogno.