Si è svolta nella giornata odierna la complessa operazione di rimozione delle reti paramassi installate a protezione del Santuario di Gallivaggio e dell’abitato del Comune di San Giacomo Filippo (Sondrio), a seguito della frana del 2018.
L'operazione, eseguita dai militari dell'Esercito del IX Reggimento d'assalto Paracadutisti “Col Moschin” è stata preceduta da una riunione di raccordo operativo presso la sede della Comunità Montana della Valchiavenna.
Alla riunione, presieduta dal prefetto, Roberto Bolognesi, erano presenti oltre ai rappresentanti dell’Esercito, i sindaci del Comune di San Giacomo Filippo Severino De Stefani e Chiavenna Luca Della Bitta, il presidente della Comunità Montana della Valchiavenna Davide Trussoni, i vertici delle forze di polizia territoriali e del comando provinciale dei vigili del fuoco, nonché i rappresentanti di Anas, Areu 118, Croce Rossa Italiana, dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale Atpl, Terna-Rete Elettrica Nazionale, Enel distribuzione e A2A.
La presenza di tutte le autorità coinvolte si è resa necessaria allo scopo di definire gli aspetti di dettaglio dell’operazione, ai fini della sua miglior riuscita.
Sono stati adottati provvedimenti per consentire lo svolgimento delle attività in totale sicurezza. L’operazione, realizzata mediante l’impiego di esplosivi militari ad alta velocità, ha avuto inizio alle 14.30 e si è svolta regolarmente senza conseguenze per persone e cose. Il taglio simultaneo delle 48 funi d’acciaio poste a sostegno dei 16 moduli di rete ha determinato la caduta delle stesse per gravità all’interno del vallo paramassi posto a protezione del Santuario di “Gallivaggio” e dell’abitato del Comune di San Giacomo Filippo.
Al termine dell’intervento e del sorvolo con un elicottero messo a disposizione dalla Comunità Montana della Valchiavenna per verificare l’esito delle operazioni e consentire la riapertura in sicurezza della statale 36 del lago di Como e dello Spluga, si è svolto altresì un debriefing presso la sede della Comunità Montana della Valchiavenna per constatare il successo dell’operazione, caratterizzata da elevati livelli di complessità derivanti dal quadro orografico di alta montagna implicante l’impiego di elicotteri e dalla necessità di evitare inneschi franosi collaterali alle esplosioni, è stata funzionale alla realizzazione di un contesto di completa salvaguardia dell’abitato di San Giacomo Filippo e del Santuario della Madonna di “Gallivaggio”, per il quale recentemente sono stati stanziati i fondi necessari al restauro.
Red. At.