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Sci: bilancio positivo di Anef per la stagione invernale

In crescita per il turismo italiano sulle Alpi

Passo Tonale - In alcune skiaree d’alta quota la stagione dello sci non è ancora terminata, ma si possono già tracciare i primi bilanci relativi all’inverno 2024/2025. Un inverno con numeri positivi sia sulle Alpi che sugli Appennini, che dimostra ancora una volta l’attrattività della montagna e dello sci come motore del turismo invernale.

“È stato un ottimo inverno, il terzo positivo consecutivo per le Alpi, e il primo di ripresa per gli Appennini – ha commentato Valeria Ghezzi (© MoniQue), presidente di ANEF Va sottolineato come i numeri siano positivi nonostante non sia stato un inverno molto nevoso e nonostante le condizioni non siano sempre state facili. Grazie all'innevamento artificiale si riescono a creare condizioni ottimali per offrire piste sempre in ottimo stato e per permettere agli addetti ai lavori di programmare la stagione sciistica”.

Le skiarea italiane registrano un importante aumento della clientela straniera, a fronte di una leggera flessione di quella italiana. “Qui bisognerà investire nei prossimi anni – continua Ghezzi – così come c’è spazio di crescita nel periodo di fine stagione. L’inverno è iniziato forte, con tanta voglia di sciare e un afflusso consistente, mentre sul finire della stagione, nonostante quest’anno le condizioni di innevamento fossero persino migliori, i flussi turistici sono stati inferiori”.

Con il weekend di Pasqua chiuderanno anche le ultime ski area, ma chi è in cerca dell’ultima neve può ancora contare su alcune località che resteranno aperte fino al 27 aprile (Madonna di Campiglio) o ai primi giorni di maggio (Presena), o su Cervinia, la cui stagione è no-stop.

Poi, dopo una breve pausa, si inizierà a pensare all’estate, che dal punto di vista turistico è una stagione sempre più lunga e sempre più importante.
“Molte località fanno passare poche settimane tra la chiusura invernale e l'apertura estiva – ha spiegato ancora Valeria Ghezzi Tutti, chi più chi meno, stanno lavorando sulla destagionalizzazione, una tendenza che si sta consolidando e che sta anche portando buoni risultati. Una volta, in certi periodi si apriva per offrire un servizio; oggi si iniziano a cogliere i frutti”. La montagna estiva è infatti in continua crescita: “Gli investimenti fatti stanno portando i loro risultati, e constatiamo sempre di più che la montagna estiva piace. Per noi è un bellissimo incentivo a continuare a investire”.

Investimenti che hanno come obiettivo quello di offrire un servizio sempre migliore a chi frequenta la montagna, mantenere le località italiane competitive rispetto a Francia, Svizzera e Austria, e migliorare le tecnologie: da un lato per garantire la sciabilità – si pensi all’innevamento – dall’altro per minimizzare l’impatto ambientale e l’impiego di risorse.

Ad accompagnare questo sforzo degli impiantisti ci sono anche le istituzioni che, mai come in questo momento, sono vicine alle realtà montane. “Voglio ringraziare per l’attenzione specifica che questo Governo ha voluto dedicare alla montagna. È stata redatta una legge specifica – attualmente in fase di approvazione – e sono stati stanziati fondi che il settore ha potuto utilizzare per tenere il passo con i mercati esteri. Un ulteriore segnale in questa direzione è arrivato ieri, in occasione degli Stati Generali di Federturismo svoltisi il 16 aprile, dove la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato un videomessaggio – pubblicato sul sito www.governo.it – nel quale ha richiamato espressamente il sostegno garantito agli impianti di risalita e ai sistemi di innevamento programmato. Un riconoscimento esplicito del ruolo strategico della montagna e dell’intero comparto neve, frutto anche dell’impegno del Ministro del Turismo Daniela Santanché” (cabinovia Presena foto credit Mauro Mariotti).

“Il buon andamento della stagione anche sugli Appennini è stato reso possibile proprio grazie agli investimenti fatti di recente. Adesso il nostro compito sarà quello di andare avanti, continuando a credere nelle potenzialità delle ‘terre alte’, investendo e coinvolgendo le comunità montane e valorizzando sempre di più il territorio”, ha concluso Valeria Ghezzi.
Ultimo aggiornamento: 19/04/2025 08:17:39
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