Trento - Il Consiglio provinciale ha proseguito nel pomeriggio l’esame dell’ordine del giorno che prevedeva al primo punto l’esame del disegno di legge 50 "Celebrazioni per l'ottantesimo anniversario della conclusione del secondo conflitto mondiale e della Resistenza", che è stato bocciato con 14 si e 19 no.
Celebrazioni XXV aprile: parola alla proponente
Dopo la lettura delle relazioni, ha preso la parola la proponente del disegno di legge. Oggi non è una data fortunata per il Trentino, ha esordito, avendo assistito alla piegatura del rispetto e del valore delle istituzioni a puri interessi personali. Portando in aula questa proposta, rivolta alla maggioranza ha detto di volerle dare modo di recuperare la brutta figura di stamane. In occasione degli 80 anni dalla ricorrenza della liberazione e dalla tragedia della seconda guerra mondiale, con questo ddl si vogliono infatti promuovere delle iniziative per irrobustire la coscienza e la memoria affinché quei terribili fatti non si ripetano. Una proposta significativa, tanto più in un momento storico come quello attuale che fa presagire accadimenti di natura simile. La pacificazione nazionale non può che passare dal riconoscere quale strada ci ha condotto alla democrazia e alla libertà. Basterebbe prenderne atto e vincere una sordità ideologica che persevera nel rifiuto dell’antifascismo in nome dell’anticomunismo, ha aggiunto. La consigliera ha concluso augurando buon XXV aprile a tutti, a casa e in piazza e rivelando l’amarezza di non vedere riconosciuto il valore storico di questa data da parte di una Giunta forse intimorita dal fatto che la storia possa evidenziare le contraddizioni che abbiamo spesso sottolineato in quest’aula.
La Lega: era meglio una mozione
Un consigliere della Lega ha definito inopportuna la presentazione di un disegno di legge per le celebrazioni del XXV aprile. Ha fatto dei collegamenti con il ddl del terzo mandato per il quale si era ritenuta ingiustificata la richiesta della procedura d’urgenza, mentre ora si riterrebbe urgente parlare di questo argomento. Una mozione l’avrei votata anch’io e credo sarebbe passata in maniera trasversale: questa proposta con questa procedura appare pretestuosa e ideologica e non la voteremo, ha concluso.
Il Partito democratico: urgenza motivata dalla data imminente
Un consigliere del Pd ha ritenuto sbagliate le argomentazioni del collega. Un conto è impegnare la Giunta con un disegno di legge, diversa l’attenzione che si pone su una mozione. Il XXV aprile è un valore dell’intera comunità italiana, ma solo noi lo sottolineiamo, ha aggiunto spiegando che l’urgenza è motivata dalla data imminente del XXV aprile, ma non è stato attivato nessuno strumento in tal senso.
Campobase: un ddl importante in un periodo storico cruciale
Un esponente di Campobase ha definito urgente il contenuto del ddl anche in virtù del momento storico, critico e difficile che stiamo vivendo, dentro uno scenario internazionale che sta rubando il futuro alle giovani generazioni. Aldilà della memoria c’è anche il tema dell’elaborazione della memoria, ha proseguito: c’è necessità di fare memoria specifica su certe ricorrenze storiche “iconiche”, come questa. Il ricordo della storia non deve infatti essere visto come un esercizio nostalgico, ma come un passaggio fondamentale da studiare e da assorbire, un atto di responsabilità. E il punto chiave è sostanziare la libertà e la democrazia, comprenderne l’inestimabile valore, per impedire che fatti tragici del passato possano ripetersi.
Un altro consigliere di Campobase ha ribadito il concetto: più che di urgenza si trattava dell’opportunità di discutere il ddl prima della data del XXV aprile. Il tema poteva anche essere oggetto di una mozione condivisa, ha osservato. Tuttavia, pensando al tempo storico che stiamo vivendo, si è compreso che su questi contenuti serviva un maggiore approfondimento e un maggiore impegno. Stiamo infatti assistendo ad una escalation di dichiarazioni e di azioni pericolosissime di cui dobbiamo preoccuparci.
Approfondire, studiare, conoscere, significa essere più liberi e non possiamo che appoggiare il disegno di legge di celebrazione del XXV aprile, una data di cui la nostra attuale libertà è figlia.
Il Partito democratico: un’opportunità per parlare alle giovani generazioni
Simili le argomentazioni di un’altra consigliera del PD che ha aggiunto che la riflessione su questo tema è tanto più importante a seguito dello spettacolo cui abbiamo assistito stamattina. Questa proposta è una opportunità per trasmettere alle nuove generazioni il valore di ciò che è stato sacrificato per la libertà, la giustizia, la pace, in un momento storico in cui questi valori sono spesso messi in discussione ed è fondamentale che la nostra istituzione si faccia carico di trasmetterli. I valori di un’Europa che oggi può diventare cintura in un contesto mondiale di prevaricazione supremazia nel contesto delle relazioni internazionali.
Alleanza verdi sinistra: una data che mi riguarda come essere umano
Un’iniziativa che le minoranze hanno definito “lodevole”, un termine blando, che sminuisce e svilisce una parte della nostra storia e della nostra democrazia. Così ha esordito la consigliera di AVS che ha osservato come in quest’aula sono arrivati tanti disegni di legge trasversalmente condivisibili, ma si assiste costantemente ad atteggiamenti per partito preso. Il XXV aprile, una ricorrenza che amo particolarmente perché è una data che mi riguarda come essere umano e la memoria è un’eredità che dobbiamo a lasciare alle giovani generazioni. Ha messo in guardia dall’indifferenza e dalla banalizzazione, richiamando l’etica di una generazione che si impose al fascismo e per questo morì. Oggi che la guerra è un orizzonte vicino, dovremmo comprendere quanto di attuale c’è oggi da salvare, da valorizzare,da celebrare restituendo un senso importante al XXV aprile. Ha infine esortato la Giunta ad un ripensamento, a rinnovare questa festa, per le nuove generazioni e il loro futuro.
La vicepresidente della Provincia: mano tesa alla proponente, invito a presentare una mozione da portare in aula nella prossima tornata consiliare.
Non ho dato una valutazione di merito, ma in generale su tutto, ha rilevato la vicepresidente. Nel merito ha poi ribadito quanto già espresso in commissione “il ddl è tardivo e non incisivo”. La vicepresidente ha ricordato le tante attività e la possibilità di sostenere le diverse attività anche senza dover adottare questo ddl. Mano tesa alla proponente. La vicepresidente ha proposto di non mettere in votazione il ddl ma di presentare una mozione da portare in aula nella prossima tornata consiliare. “Per far comprendere che non c’è una posizione ideologica. Anche passasse il testo, non ci sono i tempi per dare attuazione ai contenuti”.
La proponente: no alla mozione proposta. Cosi si elude il significato che rappresenta il 25 aprile
Così la proponente del ddl in alcuni passaggi: “Se la commissione ha espresso parere negativo è perché è arrivato il parere negativo della Giunta. Il ddl non riguarda le iniziative che vanno dal 25 aprile al 1 maggio, ma esprime dei contenuti di valore”. Per la proponente, quindi, la mozione nella prossima tornata d’aula è da escludere. “Avrebbe un significato se si votasse adesso. Cosi eludere il significato che ha”.
Onda: non siamo fuori tempo. Il tema è contingente e di attualità con un’Europa che corre alle armi.
Se l’argomento è di interesse comune facciamo una mozione? Trovo la proposta un modo di rapportarsi poco rispettoso. Se i temi sono condivisi che vengano approvati senza tante dietrologie. Non siamo fuori tempo. Il tema è contingente e di attualità con un’Europa che corre alle armi. Pensiamo a cosa rischiamo con la Groenlandia, non è mai chiaro dove si arriva o si può arrivare. Il ddl serve a ravvivare la memoria potrebbe essere utile al richiamo delle responsabilità.
Dichiarazione di voto
Campobase
Un consigliere di Campobase ha fatto un richiamo alla coerenza come valore e, rivolgendosi alla vicepresidente, ha posto alcune osservazioni ricordando alcuni sui post social. “Il 25 aprile è anche il giorno di San Marco e qualche anno fa la vicepresidente si limitava agli auguri di San Marco. Sentire che oggi è lontana da quelle posizioni lo consideriamo un segnale di apertura. Vedremo i post di quest’anno”.