Si crea un filtro attraverso la realizzazione di una sorta di anticamera che mantiene l'isolamento del paziente contagioso a protezione di tutti gli altri spazi dell'ospedale.
"Per il Morelli si tratta di un importante miglioramento della dotazione strutturale - spiega la dottoressa Chiara Rebucci, infettivologa -: le camere a pressione negativa consentono di isolare i pazienti, azzerando il rischio di trasmissione e garantendo la sicurezza degli operatori e degli altri degenti del reparto. Sono fondamentali per la cura di malattie infettive trasmissibili per via respiratoria, come la tubercolosi multiresistente o la mers".
Camere di circa venti metri quadrati, che prima ospitavano due pazienti, verranno riconvertite per diventare ampie singole dotate di tutti i comfort: al di fuori dei muri perimetrali, tutto sarà rinnovato, dal bagno ai serramenti e agli arredi. Dal punto di vista tecnico si procederà analogamente al progetto precedente concluso poco prima dell'emergenza sanitaria: le camere attrezzate per malati di tubercolosi o di altre patologie infettive erano state prontamente utilizzate per i pazienti Covid-19. Al termine di questo intervento le camere a pressione negativa a disposizione al Morelli saranno 16.