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Sondrio, progetto di monitoraggio dei bacini di alta montagna

Gli interventi previsti e finanziati dall'AQST

Sondrio – Si è svolta presso la Sala Sozzani di Palazzo Muzio la conferenza stampa di presentazione degli interventi di monitoraggio dei bacini di alta montagna finanziati dall'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) di Regione Lombardia per un importo complessivo pari a 367mila euro.

Presenti, in collegamento da Milano Massimo Sertori, Assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica, il Presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola, il Dirigente dell'Ufficio Territoriale Regionale di Sondrio Paolo Diana e Mauro Orlandi Responsabile dell'Ufficio di difesa del suolo di UTR Montagna di Sondrio.

Il progetto illustrato mira a rispondere a quelle problematiche del territorio montano, particolarmente frequenti negli ultimi anni, conseguenti alle precipitazioni intense che si verificano nei bacini di alta quota in sostituzione, causa le alte temperature, a precipitazioni di carattere nevoso.

Il programma si articola in diverse fasi operative: dall'implementazione della raccolta dati alla progettazione e installazione di sistemi di monitoraggio e allerta, dalla realizzazione di infrastrutture tecnologiche per la prevenzione e gestione delle emergenze legate a fenomeni naturali allo sviluppo di modelli previsionali geomorfologici e idraulici, dalla creazione di strumenti analitici per prevedere scenari di rischio e supportare decisioni operative alla definizione di scenari di pericolosità e interventi di mitigazione per poter, in ultima analisi, elaborare strategie mirate per ridurre il rischio idrogeologico e garantire la sicurezza delle comunità locali.

Questa iniziativa, dunque, rappresenta un passo significativo verso una gestione integrata del territorio montano, affrontando le criticità legate al trasporto solido, alla stabilità geomorfologica e alla sicurezza idraulica grazie ad un approccio innovativo che combina tecnologie avanzate e conoscenze scientifiche.

La prima fase di raccolta dati e definizione degli scenari e delle aree di maggior interesse per lo studio verrà avviata nel corso del 2025 con, a seguire, l’istallazione della strumentazione più adeguata per un completo e continuo monitoraggio del territorio.

"Si tratta di un progetto significativo e strategico per vari motivi. Credo che, per la provincia di Sondrio, territorio interamente montano nel quale la risorsa idrica gioca un ruolo determinante, disporre di un monitoraggio della situazione sia fondamentale, soprattutto considerando i cambiamenti climatici che, nel corso degli anni, stanno modificando la situazione.
Questo progetto va oltre la prevenzione dei dissesti idrogeologici e si concentra su un monitoraggio importante in alta montagna, che consente di avere una visione chiara delle dinamiche e di intervenire con politiche efficaci, necessariamente diverse da quelle adottate in passato. Inoltre, i dati raccolti saranno preziosi per molte attività correlate, contribuendo all'efficientamento della gestione della risorsa idrica. La provincia di Sondrio, un territorio molto bello ma anche fragile, rappresenta un'importante "palestra" per la formazione di tecnici specializzati nel settore ingegneristico per le opere relative alla gestione e alla prevenzione del dissesto idrogeologico. Queste professionalità sono preziose non solo per la Lombardia, ma per tutto il Paese. La Regione è pronta a supportare economicamente l'ampliamento di questo progetto, che ritengo rappresenti una best practice applicabile anche ad altri territori. Penso, a tale riguardo, che sia opportuno condividere questa esperienza con i nostri vicini svizzeri", il commento di Massimo Sertori - Assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica.

"Prevenire e non subire: questa è il valore aggiunto a cui questo progetto si è ispirato fin dall'inizio. In fatto di buone pratiche, direi che si tratta di una novità straordinaria, ancora più significativa per un territorio come il nostro, che, come tutti sanno, ha vissuto e ancora vive, da questo punto di vista, una notevole fragilità. Vorrei anche sottolineare l'efficacia di questa azione congiunta, che ha visto Regione Lombardia, Provincia e Ufficio Territoriale Regionale di Sondrio lavorare insieme. Quando gli Enti collaborano, e lo fanno condividendo obiettivi e modalità, gli effetti non possono che essere positivi per le nostre comunità. Ci attiveremo, inoltre, per condividere questa iniziativa, magari nell’ambito dei progetti Interreg, con gli amici svizzeri con i quali stiamo costruendo rapporti molto proficui in diversi ambiti”, il commento di Davide Menegola - Presidente Provincia di Sondrio.

"Ritengo che questo progetto possa essere un primo e significato tentativo per mettere a sistema le conoscenze del territorio al fine di ottenere dei risultati, in termine di prevenzione del rischio, che possano essere veramente utili a chi opera in emergenza", il commento di Paolo Diana - Dirigente dell'Ufficio Territoriale Regionale di Sondrio.

"Le problematiche derivanti dai cambiamenti climatici trovano evidenza in alcuni eventi che si sono evidenziati sul nostro territorio. Questo lavoro serve anche a cercare di capire meglio le situazioni che potremo/dovremo affrontare nei prossimi anni
", il commento di Mauro Orlandi - Responsabile dell'Ufficio di difesa del suolo di UTR Montagna di Sondrio.
Ultimo aggiornamento: 29/03/2025 00:25:11
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