Trento - "La firma dell'Accordo provinciale per la medicina generale è un importante passo per rafforzare l'attività di indagine epidemiologica: i medici di medicina generale vengono coinvolti non solo nell'effettuazione di tamponi antigenici rapidi, ma anche nelle attività utili per sancire i periodi di isolamento e quarantena per i vari pazienti risultati positivi". Con queste queste parole l'assessore alla salute Stefania Segnana ha salutato la firma dell'Accordo provinciale con i medici, che dà applicazione a quello nazionale del 30 ottobre scorso. In base all'Accordo, accanto all'effettuazione dei test antigenici rapidi, i medici di medicina generale sono delegati dall'Azienda sanitaria a rilasciare i certificati di isolamento e di quarantena per i sospetti e i contatti, e i relativi certificati di malattia.
Verrà distribuita ai medici inizialmente una dotazione di una confezione di tamponi antigenici rapidi con 20 test e relativi DPI, mentre le distribuzioni successive avverranno su richiesta del singolo medico utilizzando un web-form specifico messo a disposizione dall'Azienda, e nei limiti dei quantitativi pervenuti dal Commissario nazionale per l'emergenza Covid-19.
I tamponi rapidi saranno effettuati in ambulatorio (previo appuntamento) o in sedi messe a disposizioni dall'Azienda sanitaria o dai Comuni, nell'ambito dello specifico protocollo siglato tra Provincia e Consorzio dei Comuni il 9 novembre scorso.
I tamponi rapidi potranno essere effettuati anche dai medici di continuità assistenziale, in ambulatorio (previo appuntamento) e a domicilio, con fornitura diretta da parte dell'Azienda sanitaria.
L’Accordo prevede inoltre che la Provincia, tramite Apss, metterà a disposizione dei medici di medicina generale, in comodato gratuito, attrezzature da destinare prioritariamente al supporto delle visite a distanza e per il miglioramento del processo di presa in cura degli assistiti ed in particolare per i pazienti affetti da patologie croniche e da fragilità.