Tirano - La questione della tangenziale di Tirano (Sondrio) tiene banco e la lettera inviata a Regione, Prefetto e Anas da parte del professionista Santo Spavetti ha sollevato alcuni punti critici del tracciato che devono ancora essere chiariti.
In particolare: i pericoli per l'esondazione dell'Adda che si avrebbero occupando per 28mila metri quadrati la zona A del PAI e le prescrizioni da seguire. Una domanda pone il professionista: "E il mancato rispetto delle prescrizioni ambientali regionali, che sono del 2011, il tracciato di progetto è del 2009,come mai il tracciato non e' stato adeguato?"
Nella lettera Santo Spavetti segnala che l'attuale tracciato del progetto del 2009, non appare adeguato alle prescrizioni pubblicate in Gazzetta Ufficiale, n 237 del 11 ottobre 2018 che relativamente alla zona tra Stazzona e il Dosso, prescrivono di apportare modifiche al tracciato previsto.
Ecco il testo integrale della lettera che Santo Spavetti ha inviato all'assessore regionale Massimo Sertori
"Spett. Assessore Regionale, Massimo Sertori, Le segnalo che sarebbe opportuno adeguare il progetto a quanto prescritto in Gazzetta Ufficiale al fine di migliorare l’ opera riducendo l’ impatto sul territorio, le modifiche sono attuabili senza “stravolgere il tracciato” ma con modesti spostamenti che ridurrebbero sensibilmente i danni con riduzione dei costi , il parere ambientale regionale del 2011 prescrive modifiche al progetto,antecedente al parere in quanto redatto nel 2009- cosi cita: «Le misure di mitigazione proposte non risultano sufficienti per ridurre a livelli accettabili l'impatto complessivo dell'opera sul sistema territoriale e ambientale. Occorre quindi definire ulteriori specifici interventi di mitigazione e compensazione, da sviluppare nelle successive fasi di approvazione ed eventualmente in sede di progettazione esecutiva» dal 2011 ,per l’ allungamento dei tempi il tracciato non e' stato adeguato, ma dice comunque il parere di adeguarlo “ in sede di progettazione esecutiva “, pertanto in questa fase. La Gazzetta Ufficiale, n 237 del 11 ottobre 2018,successiva alla conferenza di servizi tenutasi in data 7 marzo 2018 e alla delibera CIPE n. 29 del 21 marzo 2018, a pag. 21 e seguenti che "riepiloga le prescrizioni e le raccomandazioni cui detta approvazione resta subordinata" ,riporta il rispetto delle prescrizioni ambientali di Regione Lombardia e altri enti tra i quali il Comune di Villa di Tirano (1.2.1.9 Dovrà essere valutata la possibilità di spostare il tratto della nuova strada in progetto tra la rotatoria di Stazzona e la contrada San Bernardo posizionandola più a ridosso dell’attuale strada provinciale (Stazzona-Tirano) fino ad inglobarla." Nel ricorso il ricorrente segnala che in merito al tratto di tracciato in loc. San Bernardo/Ganda che interseca i propri terreni, non e' stata recepita la prescrizione 1.2.1.8 Si dovranno individuare e perseguire miglioramenti progettuali atti a ridurre la frammentazione del territorio agricolo nel tratto di circa 1 km a monte della località San Bernardo, rispetto al rapporto tra la nuova viabilità e la riqualificazione di quella esistente. (Regione Lombardia) . Il tracciato in mezzo ai terreni danneggia ambiente e occupazione, inoltre costa molto di piu' alla collettivita' rispetto ad un tracciato razionale e sensato. L' area dove passa il tracciato in progetto ,in rilevato stradale zona a monte di San Bernardo ,in sinistra idraulica,e’ sita in fascia A del PAI,con il RILEVATO in PROGETTO si riduce la cassa di espansione di 28000 mq.In proposito agli aspetti IDROLOGICI ed IDRAULICI pero’ il Cons. Sup. Lav. Pubblici – ADUNANZA DEL 14/12/2017 Prot. N 60/2017 ( ALLEGATO 2), nel parere parte 2- a pag. 81 cita : “ Alle specifiche osservazioni nel seguito riportate si premette che,nel complesso, gli aspetti idrologici e idraulici manifestano tuttora criticita’ che possono avere un impatto rilevante sul dimensionamento delle opere. Le integrazioni sviluppate non possono in sostanza essere considerate risposte completamente soddisfacenti e adeguate alle osservazioni gia’ formulate in precedenza. ….. omissis ….. a pag. 82 “ Poco comprensibile appare inoltre l’ elaborazione degli scrosci (precipitazioni brevi ed intense di durata inferiore all’ ora) riportati come dati disponibili in Tabella 3 alle pag. 8 e 9, e come dati elaborati nella successiva Tabella 4 . Alcuni dati riportati in quest’ ultima non sono compresi tra i dati disponibili (ad es. l’ evento per durata di 15’ nell’ anno 1950,o l’ evento per durata di 30’ dell’ anno 1952), e sembra quasi siano stati mescolati eventi con stessa durata registrati in stazioni differenti,operazione che viola chiaramente la stazionarieta’ statistica della registrazione pluviometrica se non altrimenti dimostrato. Restano di conseguenza da giustificare i valori delle sollecitazioni idrologiche di progetto (curve di possibilita’ pluviometrica). ….. omissis …..
A pag. 83 cita.: “in particolare, il progetto non chiarisce esaurientemente come l’ infrastruttura in progetto interferisca con la “gestione” delle aree inondabili,con riferimento alle opere di protezione dal rigurgito della piena due centennale del fiume Adda previste nello studio AIPO del 2008. ….. ….. omissis ….. a pag. 85 : “ Pertanto si ribadisce che tutte le manifeste carenze evidenziate richiedono che nell’ attuale livello progettuale venga sviluppata una nuova verifica secondo le osservazioni sopra riportate e, se del caso,un nuovo dimensionamento delle opere sulla base delle suesposte osservazioni e prescrizioni.”
E’ stata redatta una valutazione idraulica che analizzi dettagliatamente la problematica e rassicuri in merito ai dubbi espressi dal CSLP?
Al punto 1.2.1.6 Date le criticità territoriali e ambientali (in particolare la rilevante frammentazione di ecosistemi agroforestali), dovrà essere ulteriormente affinata la valutazione della possibilità di realizzare maggiori tratti in galleria naturale - tendenzialmente avvicinandosi all’originaria soluzione progettuale [2004] - anche attraverso un più dettagliato bilancio dei costi delle opere di mitigazione e compensazione ambientale (REGIONE LOMBARDIA).Prima di spendere risorse a realizzare un tracciato fuori terra devstante si presentino i conti "un più dettagliato bilancio dei costi delle opere di mitigazione e compensazione ambientale", perché si devasterebbe l' ambiente tra Ganda e Dosso, spendendo verosimilmente addirittura di piu' che realizzando la tratta Ganda /Dosso in galleria.
Spett. ASSESSORE,
Il progetto attuale non e’ stato adeguato alle prescrizioni e raccomandazioni di cui alla GAZZETTA UFFICIALE n 237 del 11 ottobre 2018, quindi appare ILLEGITTIMO in quanto non e’ approvato dal momento che al recepimento delle stesse “prescrizioni e le raccomandazioni detta approvazione resta subordinata” ,ci si aspetta, in sede di progetto esecutivo, siano prese in considerazione le soluzioni alternative per ridurre il danno ambientale e l’ occupazione di terreni ai sensi anche della Legge Regionale n 31 del 2014 ... che limita la possibilità di consumare nuovo suolo agricolo;visto che questo tracciato irrazionale e costoso,prevede l' esproprio di 128.700 mq di territorio agricolo, in area di rilevanza ambientale.Si presentino i conti che dimostrino che tracciato con "maggiori tratti in galleria naturale" -ai sensi del punto 1.2.1.6, costano di piu' considerato che il tracciato in galleria della variante SS42 CAPODIPONTE/BERZO DEMO- per 8,4 km di cui 7 in galleria:195/8,4 = costo/km 23 milioni, SS 39 dell’ APRICA la GALLERIA CORTENO meno di 20 mil/km . TANGENZIALE di TIRANO- IN PROGETTO, costo previsto 145 milioni lungh. 6 km -145/6 = costo/km 24 mil. Per cui appare verosimile che il tracciato in GALLERIA costerebbe meno,evitando ingenti danni. .
I motivi di illegittimita' del tracciato,segnalati nel ricorso al TAR , in particolare inerenti il fatto che un opera pubblica deve essere realizzata nel modo piu' consono alle esigenze collettive, limitando il piu' possibile i danni e i costi, sono presenti anche nei tratti :1- rotonda di Stazzona San Bernardo - si prevede una rotonda inutile che causa gravi problemi alla viabilita' locale e alla sicurezza dei pedoni, la nuova SS 38 e' prevista in mezzo al territorio agricolo quando razionalmente va inglobata la SP 24; 2-a TIRANO, tra la Ganda e il Dosso si puo' fare una galleria evitando danni al paesaggio e al territorio con costi minoridell' attuale tracciato fuori terra in rilevato. Da valutare anche la soluzione che avevo proposto di tracciato a lato Adda inglobando la sp 24 (da Stazzona a Tirano si risparmierebbero 80.000 mq di terreni espropriati sul totale di 128.700), con realizzazione a monte di viabilita' minore in modo da rendere agevole l' ingresso a TIRANO che attualmente e' previsto in fondo alla zona industriale. Attuare delle modifiche migliorative in sede di progetto esecutivo senza variare il quadro economico non allunga i tempi per l' appalto.
TANGENZIALE DI TIRANO - necessaria urgente ma nel rispetto del territorio.
Il conoide in loc.