Trento - Lunedì 31 marzo le lavoratrici e i lavoratori del settore delle telecomunicazioni incroceranno le braccia per otto ore. Lo sciopero indetto in tutta Italia da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom è legato al mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da oltre due anni. Lavoratrici e lavoratori protestano contro l’atteggiamento dilatorio e irrispettoso tenuto dalle principali aziende. “TIM e WIND3, ma anche altri operatori nazionali, lasciano intendere che la crisi del settore non permette aumenti del costo del lavoro - fanno notare le sigle sindacali -.
Peccato che questo forte peggioramento economico dipende dalla miopia dei manager aziendali e dalla totale assenza di logica nella prospettiva industriale di questo settore assolutamente strategico per il nostro paese, causa l’assenza di scelte da parte dei governi succedutisi negli ultimi decenni”.
Il risultato è un mercato totalmente deregolamentato, incentrato sul ribasso delle tariffe e dei prezzi che ha prodotto un’eccessiva concorrenza, e una conseguente significativa riduzione degli investimenti necessari per adeguare la rete alle innovazioni tecnologiche e ai nuovi servizi indispensabili per lo sviluppo delle imprese e la crescita economica del paese.
Slc Cgil, Fistetel Cisl e Uilcom, nel corso degli anni hanno sollecitato le controparti e i vari governi ad interventi specifici per la salvaguardia del settore, del patrimonio tecnologico, delle scelte industriali a difesa dell’occupazione, della formazione e riqualificazione del personale, quali condizioni indispensabili per la tutela dei dipendenti e dei clienti, e per la qualità dei servizi purtroppo in continuo peggioramento.
Lo sciopero di lunedì si aggiunge ad un mese di mobilitazioni: da inizio marzo è stato deciso dalle Rsu lo sciopero di tutti gli straordinari e delle prestazioni accessorie.
Lavoratori e lavoratrici, stufi di pagare le conseguenze di scriteriate scelte governative e manageriali, ora stanno subendo la beffa del mancato rinnovo contrattuale. Le richieste sindacali riguardano l’adeguamento della parte normativa, la stabilizzazione dello smart working, la maggior attenzione all’assunzione di giovani nativi digitali, il recupero dell’inflazione che ha messo a dura prova il potere di acquisto.
Ultimo aggiornamento:
29/03/2025 00:24:36