Nel settore Masters si segnalano, in particolare, 6 titoli mondiali, 4 europei e 16 italiani over 35, conseguiti nelle varie specialità, spaziando dalla corsa in montagna al trail, dalla strada alla pista senza trascurare il cross.
Il titolo italiano più recente l’ha conquistato con l'Atletica Paratico, alla fine di ottobre 2020, in occasione del 63° Trofeo Internazionale Vanoni, considerato il Mondiale di staffetta. Una specialità in cui ha conquistato 3 argenti ai Campionati Italiani Assoluti (1998, 2001,2002), oltre alla prestigiosa vittoria nel 2018 nella Super Maratona dell'Etna, con il doppio record di staffetta e di frazione in compagnia di due atleti sacerdoti di notevole valore come padre Vincenzo e don Gianni insieme al tecnico padre Pasquale.
In tema di cronometro, tra i diversi record ancora imbattuti in Italia e all'estero figura la prestazione più significativa, ovvero nessun ritiro dalle competizioni. Il parroco che va veloce, infatti, è giunto sempre al traguardo, magari classificandosi all' ultimo posto con sosta fuori programma al pronto soccorso per infortunio.
Tre anni fa durante una corsa ha tagliato il traguardo insieme al sindaco di Arco, Alessandro Betta e da quel giorno è nata una profonda amicizia. Tutti i giorni, sindaco e parroco vanno a correre insieme: “La corsa è uno dei tanti modi per allenarsi e confrontarsi” – sottolinea il sindaco - e magari, anche per risolvere assieme alcuni dei problemi della cittadina di Arco, dove operiamo”.
In perfetta sintonia sindaco e parroco svolgono compiti diversi, ma nella stessa direzione, con il comune denominatore dello sport per superare barriere e pregiudizi, sempre al servizio della comunità.
“Non ci si deve aspettare che il prete abbia la bacchetta magica – conclude Don Franco - Noi siamo come degli allenatori e dobbiamo tirare fuori il meglio delle capacità dai nostri atleti, i fedeli".
Entrambi sono portacolori della società sportiva arcense Stivo Running, di cui sono soci fondatori. Alessandro Betta, classe 1977, apprezzato amministratore con notevoli potenzialità atletiche, ha ripreso l’attività sportiva da poco più di 10 anni. Il parroco podista, invece, ha al suo attivo 40 anni di attività sportiva agonistica e oltre 30 anni di assistenza spirituale nel CONI (come ricordato in apertura unico religioso convocato in Nazionale in una disciplina del Comitato Olimpico Nazionale Italiano), oltre che nel CSI (Centro Sportivo Italiano, il principale ente di promozione sportiva di ispirazione cristiana in Italia e in Europa).
Le Offerte per i Sacerdoti
La “missione” di sacerdoti come don Franco è resa possibile anche grazie alle Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani.
Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a titolo personale o della propria famiglia. L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II.
Nel 2019 sono state raccolte 84.699 Offerte, per un totale di 7.837.075 euro. Queste concorrono a rendere possibile la remunerazione mensile di quasi 34.000 sacerdoti di cui 30.664 sono a servizio delle 227 diocesi italiane, tra questi circa 400 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum mentre 2.848, per ragioni di età o di salute, sono in previdenza integrativa.
Nel consuntivo relativo al 2019, il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti è ammontato a 525,5 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria.
A coprire il fabbisogno annuo provvedono: per il 16,7% in prima battuta gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti (per esempio quali insegnanti di religione o per il servizio pastorale nelle carceri e negli ospedali); per il 7,5% dalle parrocchie presso cui prestano servizio. Il resto è coperto per il 6,5% dalle rendite degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, per il 67,6% dalla CEI con una parte dei fondi derivanti dall’8xmille e solo per l’1,7% attraverso le Offerte deducibili per il sostentamento del clero indirizzate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero.
Ad oggi quindi le Offerte coprono solo circa l’1,7% del fabbisogno e per remunerare i nostri sacerdoti diocesani bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Nonostante questa piccola percentuale, il loro significato indica un’ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria.
I contributi versati infatti vengono inviati all’Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dai 903 euro netti al mese, per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.405 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno.
Info: www.insiemeaisacerdoti.it