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Transizione 5.0: una nuova sfida per gli ingegneri bresciani

Due incontri, il primo in programma domani

Brescia - Il piano Transizione 5.0 è un tema al centro dell’attenzione nel mondo delle imprese, che possono beneficiare di significative agevolazioni finanziarie per gli investimenti effettuati in innovazione e riduzione dei consumi energetici. I fondi sono stati recuperati dal Pnrr e per questo sono utilizzabili in un periodo molto breve (2024-2025), per cui è necessario assumere decisioni rapide, che scaturiscano da necessità reali e analisi mirate da parte dei professionisti incaricati. Il tema delle competenze e dell’affidabilità del professionista diventa perciò centrale: l’Ordine degli ingegneri di Brescia sente una grande responsabilità nel fornire strumenti utili per poter affrontare la nuova sfida, anche attraverso l’organizzazione di un ciclo di incontri sul piano di Transizione 5.0. Al lavoro c’è un gruppo interdisciplinare formato dalle commissioni Energia, Economico estimativa, Industriale, Innovazione e internazionalizzazione e Industry 4.0.

Il primo modulo, dal titolo “Transizione 5.0: una nuova sfida per gli ingegneri” è in calendario nella mattinata di domani venerdì 25 ottobre, con inizio alle 9 nella sede dell’Ordine. A introdurre il tema sarà la presidente Laura Boldi (al centro nella foto), che si concentrerà su “Energy efficency first” e sulla metodologia adottata dall’Ordine per affrontare l’argomento, con il gruppo di lavoro menzionato. A seguire prenderanno la parola Maria Grazia Cerchia, coordinatrice del team, per parlare di “Overview normativa T5.0”, e Pierfederico Cancarini, su “Transizione 4.0 - il bene trainante”.
Si parlerà poi de “Il risparmio energetico della struttura produttiva o del processo interessato dall’investimento: le perizie ex ante ed ex post”, con Francesca Marini, e “Investimenti trainati ammissibili: l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili”, a cura di Michele Castioni. La mattinata si concluderà per le 12.30 con un dibattito.

Il secondo modulo, il 26 novembre dalle 15, si concentrerà su “Transizione 5.0: il risparmio energetico della struttura produttiva o del processo interessato dall’investimento e le Fer”, con approfondimenti condotti dalla commissione Energia. Nello specifico, si parlerà di beni materiali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo e di risparmio di energia dei beni materiali e immateriali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa. A seguire il terzo modulo, il 15 gennaio 2025 dalle 15, farà un focus sulle eventuali criticità emerse nelle varie fasi, mentre il quarto e ultimo, il 19 febbraio, sarà una tavola rotonda dal titolo “Gli ingegneri incontrano gli stakeholder coinvolti”, con i lavori che si svolgeranno nell’arco dell’intera giornata.

Il Piano Transizione 5.0 - spiega Boldi - rappresenta una netta evoluzione nel campo delle politiche industriali, economiche e sociali italiane, introducendo un credito d’imposta per le imprese che effettuano nuovi investimenti, dall’1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, in progetti di innovazione che coinvolgono beni 4.0, a patto che comportino una ben precisa riduzione dei consumi energetici. Gli ingegneri sono tra le figure abilitate al rilascio delle certificazioni tecniche necessarie all'applicazione del Piano Transizione 5.0. Ma ci sono complessità maggiori rispetto al passato, che ci pongono di fronte a una nuova sfida. Sfida che vogliamo affrontare anche attraverso la formazione, a partire da questo primo ciclo di incontri”.
Ultimo aggiornamento: 24/10/2024 07:56:31
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