Trento - Oggi l’Agenzia per la rappresentanza negoziale di parte pubblica APRAN e quattro Organizzazioni sindacali (CISL, UIL, Fenalt, Nursing Up) hanno sottoscritto in via definitiva l’accordo collettivo stralcio 2016-2018 del personale non dirigenziale del Servizio sanitario provinciale della Provincia autonoma di Trento.
Il rinnovo contrattuale riguarda la parte economica dei contratti di lavoro, poiché il rinnovo della parte normativa verrà trattato a partire dal prossimo mese di settembre; interesserà, tra infermieri, tecnici sanitari, OSS, personale tecnico ed amministrativo, quasi 7.000 persone, che vedranno gli aumenti in busta paga già nel corrente mese di agosto.
Complessivamente, l'accordo vale 26,3 milioni di euro in termini di maggiori risorse a carico del Servizio sanitario provinciale: 5,2 per l’anno 2018, 7 per l’anno 2019, altrettante per l’anno 2020, a cui vanno aggiunti risorse una tantum per un importo, oneri riflessi complessi, di 7,1 milioni di euro. Dal 2021, le risorse a regime derivanti da questo contratto sono stimabili in circa 7 milioni di euro aggiuntivi annui.
L'accordo era stato siglato, lo scorso 3 giugno, da Apran e da quattro Organizzazioni sindacali su cinque; non aveva invece aderito il sindacato Cgil.
Successivamente, l’Assessorato alla Salute aveva verificato la compatibilità con le direttive per la negoziazione a suo tempo impartite e la copertura finanziaria dei costi derivanti dall’applicazione dell’accordo.
Verificati positivamente entrambi questi aspetti, la Giunta provinciale aveva autorizzato, con la deliberazione del 4 agosto 2020, la sottoscrizione definitiva, che ha avuto luogo, appunto, oggi, in videoconferenza.