Le due associazioni si sono quindi rivolte al Consiglio di Stato che ha tempestivamente sospeso l'ordinanza, dando ragione a Enpa e Oipa.
"Il Tar di Trento, in seduta collegiale, l’8 ottobre scorso aveva eccepito la mancanza di elementi sufficienti nelle nostre motivazioni sull'inadeguatezza del Casteller, struttura in cui la Provincia vorrebbe imprigionare a vita JJ4 - sottolineano a Enpa e Oipa -. Oggi portiamo ai giudici le notissime valutazioni della relazione dei Carabinieri Forestali di Campobasso, dopo il sopralluogo effettuato dai Carabinieri del Cites e dai vertici dell’Ispra il 14 settembre scorso su disposizione del Ministero dell’Ambiente. Delle “molto severe" condizioni di stress psicofisico degli orsi M49, M57 e DJ3, reclusi nel Casteller, delle sedazioni adottate, dei lavori di "adeguamento” della struttura, non è chiaro per quale fine, già satura e del tutto inadeguata a fornire le benché minime condizioni di benessere agli animali, si è assai discusso. Non si è invece parlato dei pareri scientifici che hanno attestato la non problematicità di JJ4, in quanto la Provincia li ha illegittimamente omessi nei suoi atti. Eppure, i pareri sono firmati dall'Ispra l'uno e dall'Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana l'altro. Una non problematicità confermata anche dall’episodio del 30 agosto scorso durante l'immotivata pressione esercitata ripetutamente da due forestali nei confronti dell’orsa accompagnata dai suoi cuccioli: nonostante quella che si potrebbe definire una grave molestia, la madre si è fermata ed è tornata indietro, senza alcun contatto con il forestale caduto a terra. Eppure si trattava, per l'orsa, di un incontro con l'uomo involontario, occasionale, inaspettato, improvviso, a distanza ravvicinata, che ha molto spaventato lei e i suoi cuccioli".