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Trento: approvato il bilancio consolidato della Pat

Trento - In apertura della seduta del Consiglio provinciale il presidente Soini ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare la tragica morte di Ester Palmieri. La madre di tre figli uccisa dal compagno a Montalbiano di Valfloriana. Inoltre, ha ricordato la figura di Giampaolo Andreatta, a lungo ai vertici della struttura amministrativa della Pat. Poi question time e discussione e approvazione del bilancio consolidato.


Dopo il question time si è passati poi al bilancio consolidato Pat per l'esercizio 2022 (è stato approvato alle 15.30 con 19 sì e 13 no) che rappresenta lo stato economico di tutti gli enti strumentali, le agenzie, e le spa controllate direttamente o indirettamente dalla Pat (documento in allegato). Il bilancio, presentato dal presidente Fugatti, presenta un utile si euro 452 milioni e un patrimonio consolidato di 7 miliardi. La platea degli enti e delle società Pat si è allargata con Pensplan, la società Infrastrutture 2026 e Futuro e Conoscenza. Nel consolidato vengono rappresentati lo stato economico di Provincia, nove agenzie provinciali, Consiglio provinciale, gli istituti culturali, Mocheno, Ladino e Cimbro, quattro musei Mart, Muse, S. Michele e Buonconsiglio, i Parchi naturali Adamello – Brenta e Paneveggio – Pale di S.Martino, Opera universitaria, le Fondazioni Mach, Kessler e la Degasperi. Poi 10 società controllate (Cassa del Trentino, Itea, Patrimonio, Trentino riscossioni, Tsm, Trentino Sviluppo, Trentino trasporti, Trentino digitale, Trentino Marketing e Trentino Lunch ; 5 società partecipate Mediocredito, Set distribuzione, Pensplan centrum, Infrastrutture Cortina 2026 e Futuro e Conoscenza. Il bilancio del sistema Provincia presenta un utile consolidato, ha ricordato Fugatti, di 452 milioni e 874 mila e un patrimonio netto consolidato di 7 miliardi e 790 milioni.


Zanella: L’Itea ha un problema di gestione


Paolo Zanella (Pd) ha sottolineato i problemi del sistema Provincia, a partire dall’A22 per la quale non si è riuscito ad arrivare alla società pubblica, sul modello del Friuli, e stiamo ancora aspettando la gara. Su Itea il consigliere Pd ha ricordato che Fugatti ha affermato di voler riportare al pubblico la società, ma i problemi riguardano soprattutto la gestione della spa nella quale andrebbero coinvolti i comuni. I piani triennali, per Zanella, non sono per nulla strategici perché non permettono di prevedere i bisogni abitativi. I dati contenuti nella relazione del bilancio ci dicono che le assegnazioni di alloggi sono in costante calo. Così come sono in contrazione i contratti di affitto, al punto che ci si chiede a cosa serva Itea. La vicenda bollette, sempre di Itea, ha aggiunto, è indicativa della mancanza di trasparenza e va spiegato perché i costi siano lievitati fino al limite che abbiamo visto. Stesso ragionamento per il 110 per cento avviato dalla società in evidente ritardo. Inoltre, c’è un problema di dirigenza visto che quattro dirigenti su cinque se ne sono andati e la governance di una società di questa importanza è stata rivoluzionata nel giro di un solo anno. Il risultato è che l’offerta di alloggi pubblici è calata a fronte di un mercato che vede affitti a cifre esorbitanti. Su Patrimonio del Trentino, l’esponente del Pd ha ricordato che il progetto Destra Adige è fermo e dopo 5 anni su quella grande area non è stato fatto nulla. E ora, invece, la priorità sembra quella di sfrattare il Centro sociale Bruno. Le emergenze sono ben altre per Zanella, come quelle degli spazi per gli studenti del Polo sanitario per i quali era stata chiesta disponibilità al Nest ma anche qui i tempi sembrano lunghi. Ritardi si manifestano inoltre per il Polo fieristico di Riva.


Calzà: Su Riva Fiere Patrimonio spa non ha mantenuto gli impegni


Michela Calzà (Pd) ha messo in evidenza la differenza tra i componenti positivi e quelli positivi della gestione dai 321 milioni 932 mila del 2022 rispetto ai 469 milioni 202 mila del 2021. Dati che stanno a dimostrare un trend in flessione. Poi la consigliera ha chiesto spiegazioni sul dato che riguarda la rettifica dei valori delle attività finanziarie, al punto rivalutazioni le cifre sono passate dai 180 milioni 365 mila per il 2022 rispetto ai 4 milioni 181 del 2021. Una differenza notevole, di 186 milioni. La consigliera Pd si è soffermata inoltre su Trentino Riscossioni, società che potrebbe avere un altro ruolo perché la riscossione, perlopiù coattiva, e i rientri sono molto lenti perché le rate sono molto basse. Una scelta comprensibile per chi ha redditi bassi, ma non per chi può pagare agevolmente. Inoltre, per l’esponente Pd se la società giocasse un ruolo di maggior coordinamento con le realtà territoriali, come i comuni, potrebbe raggiungere migliori risultati sul controllo e la riscossione. Per ciò che riguarda Patrimoni ha sottolineato i ritardi per Riva congressi. Una realtà, ha aggiunto Michela Calzà, che compie 100 anni, ma i rapporti con Patrimonio del Trentino non sono dei migliori, se si pensa che nel 2010 si firmò uno schema di accordo con la Pat per la riqualificazione del centro congressi e il centro fieristico della Baltera ma oggi Riva Fiere è costretta a minacciare una causa a Patrimonio per il mancato adempimento del contratto. Erano promessi entro il 2022 14 mila metri quadri di esposizione che Riva Fiere chiede da anni per la qualificazione di una struttura che crea 29 milioni di indotto. Su Itea Michela Calzà ha ricordato che ci sono strutture anche storiche da recuperare come nel caso di Pietramurata. In sintesi, la valutazione sul bilancio consolidato dell’esponente Pd non è positiva.


Parolari: Musei e Parchi, sulle perdite si deve riflettere


Francesca Parolari, sempre del Pd, ha detto di non voler esprimere giudizi ma rispetto ai precedenti consolidati vengono in luce dei dati che andrebbero approfonditi. Come esempio ha citato i parchi naturali, il Parco Paneveggio – Pale di San Martino e soprattutto il Parco Adamello - Brenta che ha visto utili fino al 2020 e nel 2021 e 2022 invece è andato evidentemente in rosso. Dalla relazione del consolidato non si evince il perché di questo calo degli utili fino ad arrivare alle perdite. Anche il Mart ha visto un vistoso calo degli utili da 2 milioni 335 mila del 2019, nel 2020 l’utile è stato di uno di 161 mila euro, nel 2021 si è registrata una perdita di 110 mila euro, nel 2022 di è registrato un utile di appena 65 mila euro con un calo dei visitatori. Cifre, ha affermato la consigliera, sulle quali si deve riflettere. Sul Muse il bilancio mostra sofferenze nonostante la continua crescita dei visitatori. Una situazione che dovrebbe interrogare la Provincia a fronte di costanti perdite nonostante l’alto numero di visitatori. Preoccupa, ha detto infine Francesca Parolari, anche PensPlan, una new entry nel sistema Pat, che ha registrato una perdita di oltre 5 milioni di euro. Un dato che dovrebbe sollevare più di una domanda.


Filippo Degasperi ha ricordato i derivati


Il consigliere Filippo Degasperi (Onda) ha affermato che "si sarebbe aspettato una relazione politica e una riflessione sui risultati: il documento era la rappresentazione delle scelte di indirizzo fatte a monte, politiche, della pianificazione e del controllo. Se confrontato con il rendiconto della sola Provincia ci si accorge che il sistema provinciale, il caravanserraglio di articolazioni in cui si dipana il sistema (escluso naturalmente il Consiglio provinciale), non produce di fatto praticamente nulla. Chi produce è solo la Provincia autonoma di Trento, gli altri producono costi. Un ragionamento sull’organizzazione in termini di prospettiva sarebbe stato auspicabile".


Degasperi ha proposto un’analisi dei vari componenti del sistema, a partire da Cassa del Trentino, che ha detto immeritatamente celebrata: un unicum a livello nazionale, ha dichiarato il consigliere di Onda, in un mondo in cui quando le cose funzionano tutti le copiano. Degasperi ha voluto sfatare i miti del one for all e dell’utile. Quel che non sorprende, ha detto, è che nel bilancio ci siano 563 milioni di euro liquidi: investimenti che anche senza i corsi di educazione finanziaria pensati da Pensplan tutti sarebbero in grado di fare. Non si capisce perché questa liquidità debba restare sui conti di Cassa del Trentino e non della Provincia. C’è poi ancora, ha proseguito, la non eliminata cresta sui tassi: il vantaggio di avere Cassa del Trentino si azzera, anzi si creano costi a danno della Provincia.


Degasperi ha ricordato la vicenda dei derivati, a suo dire paradigmatica, il cui risultato cumulativo ha fatto finora perdere ai trentini quasi 38 milioni di euro, senza che i fenomeni responsabili di tale disastro siano stati rimossi dai propri incarichi. Ma anche sul tema della liquidità, ci pensa la Corte dei conti a fare chiarezza, ha osservato, chiedendosi perché Cassa del Trentino si sia indebitata ulteriormente quando a fine anno c’erano 3,5 miliardi di euro sul conto corrente. La risposta addotta, della convenienza dei tassi, non è una giustificazione idonea a superare le criticità, ha obiettato.


"Forse, - ha suggerito, - è il caso di controllare bene cosa accade negli enti strumentali della Provincia". Ancora, Degasperi ha richiamato l’attenzione su Itea, ove negli anni gli alloggi sono diminuiti così come i soldi destinati alle manutenzioni ordinarie, senza contare il ricorso al Superbonus per 825 alloggi, su un totale di 10.658. Lo stesso si può dire su Pensplan, le cui rendite non indicizzate non fanno ben sperare e i cittadini andrebbero informati di che fine fanno i loro accantonamenti. Infine un riferimento veloce a Interbrennero, soggetto centrale nel sistema Provincia, che nel 2021 è tornato sotto i livelli del 2000 e sulla pessima gestione di Trentino Trasporti. Non c’è alcun motivo di andare fieri di un tale andamento, mentre ci sarebbe l’obbligo di controllare e verificare, ha concluso.


Francesco Valduga (Campobase) ha osservato che il rendiconto si presterebbe a riflessioni importanti ed utili. Tuttavia, aldilà di ciò che è stato, ha auspicato che ci sarà l’opportunità di fare ulteriori approfondimenti nei prossimi mesi ed anni. Ha annunciato voto contrario, pur rappresentando la disponibilità ad un dibattito più da protagonisti sui singoli provvedimenti, fondato su quanto ”sapremo costruire in un prossimo futuro”.


Question time in Consiglio provinciale


In sintesi gli interventi in Consiglio provinciale.


Lucia Coppola (Verdi – Sinistra) Bypass, qual è la posizione della Giunta?
La consigliera dei Verdi-Sinistra ha chiesto quale sia la posizione della Giunta di fronte alle ulteriori criticità (uscita dell’opera dal Pnrr, necessità di bonifica dell’area ex Sloi e ex Carbochimica, lo stato non chiaro dell’interlocuzione con i proprietari) del bypass ferroviario di Trento.
La risposta: L’assessora Zanotelli ha risposto che le tappe per arrivare ad una soluzione sono state stabilite anche a seguito di un incontro tra Fugatti e il ministro Pichetto - Frattin. L’idea è di arrivare a un acquisizione pubblica dei terreni per arrivare alla bonifica. Si prevede un gruppo di lavoro per avere un percorso più chiaro possibile per giungere all’acquisto dei terreni. Bypass e terreni da bonificare sono due problemi comunque distinti,
La replica: La consigliera dei Verdi-Sinistra ha detto che, a suo parere, bonifica e bypass sono strettamente connessi.


Andrea de Bertolini (Pd) Quando anche in Trentino l’Equo compenso?
Il consigliere del Pd ha chiesto alla Giunta se e quando intenda adeguarsi alla normativa nazionale per garantire anche ai professionisti trentini l’Equo compenso nelle procedure di evidenza pubblica ponendo fine a quella che de Bertolini definisce la “mortificante, intollerabile, stagione del cosiddetto massimo ribasso”.
La risposta: Il presidente Fugatti ha detto che la questione è dibattuta e, in estrema sintesi, ci si trova di fronte ad un contrasto tra i principi contenuti nella legge 49 del 2023 e il nuovo codice degli appalti e la normativa europea. Le norme europee prescrivono che sotto i 140 mila euro ci si debba attenere al principio dell’offerta economica più favorevole, ma, in base alle norme nazionali, la salvaguardia dei professionisti può essere comunque tutelata perché le stazioni appaltanti possono dare un peso rilevante nella valutazione alla qualità e alla serietà dell’offerta. Il presidente Anac, ha ricordato Fugati, ha però sottolineato che ci sono problemi di interpretazione delle norme e quindi sull’applicazione dell’equo consenso.
La replica: Il consigliere Pd ha ribadito che il principio del massimo ribasso svilisce i professionisti e ha auspicato che si applichi il criterio minimo di decenza del lavoro.


Alessio Manica (Pd) La Giunta cosa fa per risolvere il blocco degli appalti pubblici?
Il consigliere del Pd ha chiesto alla Giunta come intenda intervenire per affrontare le gravi difficoltà che da 20 giorni stanno bloccando l’intero settore dei contratti pubblici. I problemi, ricorda Manica, derivano dall’adozione da parte della Pat del sistema Contracta che, fino ad ora, risulta essere un contenitore vuoto. Inoltre, afferma ancora il consigliere Pd, sembra che la società non sia in grado di garantire l’assistenza tecnica. Infine, Manica, ha chiesto alla Giunta perché abbia rinunciato a elaborare una piattaforma propria.
La risposta: L’assessore Spinelli ha detto che i problemi ci sono ma Contacta è operativa dal 3 gennaio scorso, risulta utilizzabile del 9 gennaio e al 19 gennaio sono state ultimate 173 procedure. I problemi però non derivano da Contracta ma da scelte nazionali, al punto che disservizi si segnalano in tutta Italia. Il fatto poi che sia stata preso in prestito questo sistema è perché è stata acquisita gratuitamente. Anche perché, ha ricordato Spinelli, è obbligatorio valutare le piattaforme disponibili e solo se non ci sono disponibilità è consentita l’acquisizione di prodotti informatici. Inoltre, il precedente sistema della Pat, ha aggiunto, era obsoleto. Comunque, nel frattempo si stanno affrontando le criticità emerse a livello nazionale.
La replica: Manica ha detto che il suo obiettivo era quello di sollevare la necessità di un surplus di attenzione sul tema. E, ha aggiunto, si vedrà nel corso del 2024 se questo sistema si adatta alle esigenze degli enti pubblici trentini.


Filippo Degasperi (Onda) Quali provvedimenti contro le insegnanti delle scuole d’infanzia?
Il consigliere di Onda ha chiesto alla Giunta quali siano i provvedimenti aperti dal dirigente del servizio attività educative nei confronti delle insegnanti della scuola per l’infanzia che provvedono a comunicare le assenze unicamente al rispettivo circolo di coordinamento evitando la consuetudine di avvertire le colleghe. Decisione di interrompere questa consuetudine, non prevista dal contratto, che è stata comunicata al sindacato all’interno delle azioni sindacali per salvaguardare la qualità della scuola.
La risposta: La vicepresidente Gerosa ha risposto che un totale di 256 sessioni i casi per i quali è stata aperta la proceduta sono solo 4. In questi casi le insegnati non hanno segnalato l’assenza alle colleghe che non hanno potuto garantire la copertura causando disagi all’utenza. Qui non si parla di consuetudini, ha ricordato, ma di una precisa disciplina organizzativa. Di fatto non sono state erogate sanzioni ma si sta solo svolgendo una verifica. Non si tratta comunque assolutamente di intimidazioni e i dirigenti sono stati obbligati ad agire. Detto ciò, ha aggiunto Gerosa, dichiarando la sua disponibilità al dialogo, si può cercare una soluzione migliore dell’attuale per garantire un servizio migliore alle famiglie.
La replica: Degasperi ha detto che l’idea di confronto espresso dalla vicepresidente si è in realtà concretizzato in raccomandate mandate alle insegnanti con l’invito a presentarsi con l’avvocato. Inoltre, ha ricordato, il contratto non obbliga le insegnanti a segnalare l’assenza alla scuola quindi l’iniziativa del Dipartimento sono carta straccia. Ha poi affermato che nelle altre regioni le scuole d’infanzia fanno parte degli istituti comprensivi che gestiscono i loro regolamenti e non si basano su consuetudini.


Walter Kaswalder (Patt) Itea spa, c’è l’intenzione di sostituire il cda con un commissario?
Il consigliere del Patt ha chiesto all’assessore competente se intenda istituire un commissario ad hoc in sostituzione del Cda di Itea spa con un programma di recupero degli alloggi inutilizzati e l’impegno a relazionare ogni dei mesi alla Quarta commissione.
La risposta: L’assessore Marchiori ha risposto che il piano triennale strategico prevede il recupero degli alloggi. E, stando all’oggi, è prevista una gara d’appalto per recuperare un cospicuo numero di case Itea. Comunque, in base al programma della Giunta Fugatti, si stanno mettendo in campo misure per dare una risposta al problema della casa.
La replica: Kaswalder ha detto di auspicare che il tema casa venga affrontato al di là di minoranza e maggioranza. Serve però un programma serio, anche con un commissario straordinario, per recuperare gli alloggi. Il coinvolgimento della Quarta commissione, inoltre, sarebbe utile per trovare idee per dare risposte al bisogno abitativo.


Stefania Segnana (Lega) Progetto infermiere di comunità, a che punto siamo?
La consigliera della Lega ha chiesto all’assessore alla sanità come stia procedendo lo sviluppo del progetto dell’istituzione dell’infermiere di comunità, una figura molto importante per il nuovo modello di organizzazione della medicina territoriale.
La risposta: L’assessore Tonina ha risposto ricordando la delibera di ottobre che ha permesso all’Azienda sanitaria di avviare una serie di progetti pilota. Sono già attivi alcuni percorsi: il monitoraggio dello scompenso cardiaco in Vallagarina, Bassa Valsugana e Tesino; poi c’è il monitoraggio dei pazienti affetti da diabete mellito in Giudicarie e Rendena e uno screening delle fragilità. L’obiettivo è quello di rispettare gli obiettivi della delibera del 13 ottobre 2023. Tutto ciò tenendo presente le difficoltà causate dalla carenza di personale. Comunque, il reclutamento sta andando avanti. Ad aprile inizieranno il lavoro le prime tre figure professionali e hanno risposto al bando 16 professionisti. L’Azienda sanitaria, infine, ha avviato un corso universitario per formare gli infermieri di comunità
La replica: La consigliera ha ringraziato Tonina perché sta portando avanti le iniziative, come quella dell’infermiere di famiglia, avviate nella precedente legislatura.


Francesca Parolari (Pd) Perché è stata sospesa la quota A dell’Assegno unico?
La consigliera Pd ha chiesto alla Giunta perché sia stata presa la decisione di sospendere l’erogazione della quota A dell’Assegno unico provinciale alle circa 9000 persone che lo percepiscono. Una scelta che ha finito per mettere in difficoltà 30mila persone che si trovano in una situazione di fragilità.
La risposta: Spinelli ha risposto che è si è reso necessario un adeguamento organizzativo e normativo in seguito all’abrogazione del reddito di cittadina che è stato sostituito dall’assegno di inclusione che prevede la residenza in Italia da 5 anni. La Giunta ha approvato l’8 gennaio il ddl 9 e la sospensione della quota A è stata determinata da motivi organizzativi e dalla necessità di modifiche normative. Sotto il profilo operativo, inoltre, si devono cambiare modulistica e piattaforme informatiche.

I cittadini aventi diritto, comunque, riceveranno gli arretrati dal primo gennaio. Si pensa di arrivare a metà febbraio per riavviare l’erogazione per le vecchie domande, mentre per le nuove si dovranno attendere i tempi tecnici.
La replica: La consigliera Pd ha ricordato che per famiglie in difficoltà l’attesa di un mese e mezzo è pesante. E forse si poteva agire prima, visto che il reddito di cittadinanza è stato abrogato nel luglio 2023.


Paola Demagri (Casa Autonomia) Carenza di pediatri, la Giunta cosa intende fare?
La consigliera di Casa Autonomia ha chiesto alla Giunta quali azioni abbia intenzione di mettere in campo per dare una risposta alla grave carenza di pediatri in libera scelta come dimostra in caso della Val di Sole.
La risposta: L’assessore Tonina ha risposto che la questione della Val di Sole è nota. L’assistenza era assicurata da due pediatre in libera scelta, una delle quali ha fatto una scelta professionale diversa. Ma fino ad ora non ci sono disponibilità per sostituirla. Il Distretto sanitario ha avviato una richiesta di sostituzione che si è conclusa purtroppo con esito negativo. Finalmente si è individuata una specializzanda che ha assunto un incarico provvisorio. Il distretto ha avviato quindi una nuova ricerca. Il problema c’è, quindi, ma si stanno facendo tutti gli sforzi per arrivare a una soluzione che ci sarà solo con un pediatra di libera scelta a tempo indeterminato.
La replica: La consigliera ha detto che la nuova dottoressa ha dichiarato che sarà disponibile solo fino al 31 marzo. Ma, in termini generali, va capito perché i medici lasciano la sanità pubblica.


Claudio Cia (Misto) Ristori per i lavori pubblici, a quando il regolamento?
Il consigliere del Misto ha chiesto se sia stato messo a punto il regolamento attuativo della legge 203 del 2011 che prevede ristori per le aziende che hanno subito perdite economiche a causa dei cantieri per le opere pubbliche. Un tipo di intervento, sottolinea Cia, importante in un momento nel quale partono i cantieri del Pnrr, il bypass di Trento e i lavori per le Olimpiadi.
La risposta: Fugatti ha risposto che la norma è stata novellata alla fine della scorsa legislatura e quindi si stanno preparando le regole di applicazione e di coordinamento strutture coinvolte e delle categorie. Comunque, ha affermato il presidente, sarà possibile ottenere ristori anche di cantieri già cessati, quindi gli indennizzi riconosciuti saranno liquidati.


Vanessa Masè (La Civica) è partita la distribuzione delle bandiere della Pat?
La consigliera della Civica ha chiesto alla Giunta, ricordando l’impegno assunto con una mozione del 2019, se si è provveduto alla distribuzione della bandiera della Pat a chi ne faccia richiesta e ai ragazzi che partecipano alle visite nelle sedi istituzionali.
La risposta: L’assessore Marchiori ha ricordato la mozione, la legge 13 del 2008 che disciplina già la materia e che è anche la legge istitutiva della Giornata dell’Autonomia. Negli scorsi anni, ha proseguito, la Provincia ha distribuito la bandiera nei limiti delle sue disponibilità anche ai cittadini, come è avvenuto ad esempio in occasione della 91esima adunata degli alpini e ai diciottenni che hanno ricevuto lo Statuto di Autonomia. Ha riferito che si sta valutando inoltre la diffusione della conoscenza dello Statuto con modalità più vicine ai giovani. Marchiori ha infine ricordato le attività di educazione civica e le iniziative del Consiglio provinciale per la comunicazione dell’Autonomia e il nuovo assessorato provinciale pensato per la valorizzazione della specialità trentina.
La replica: La consigliera Masè ha detto di condividere la convinzione che vadano trovate modalità nuove per la diffusione tra i giovani dello Statuto. Ha salutato le persone che frequentano un corso di alfabetizzazione gli istituti di Borgo e Tione presenti ad assistere i lavori d’Aula.


Lucia Maestri (Pd) Quante volte si è riunito il tavolo sul lavoro femminile?
La consigliera del Pd ha chiesto alla Giunta quante sono state fin qui le convocazioni del Tavolo sull’occupazione femminile e con quali esiti e quale sia la programmazione dei prossimi incontri.
La risposta: Ha risposto l’assessore Spinelli che ha ricordato le fasi di istituzione del Tavolo, gli incontri del 4 agosto 2021 e del 28 novembre 2023 in cui si è condiviso il metodo di lavoro. Si è scelto di analizzare, ha riferito, i servizi socio educativi presenti sul territorio che vedono il Trentino in alto nella graduatoria nazionale. Ci si è anche concentrati sui dati delle dimissioni volontarie nel periodo della maternità e in relazione alle attività conciliative. Il supporto agli anziani è un tema che sta richiedendo sempre maggiore attenzione, ha aggiunto l’assessore che ha ricordato anche l’organizzazione del seminario in cui sono state individuate tre problematiche specifiche che incidono sull’occupazione femminile. Dopo il seminario è seguita una fase di rielaborazione e restituzione dei materiali. Durante il prossimo incontro, il 24 gennaio 2024, saranno condivise le linee di indirizzo.
La replica: La consigliera Maestri ha ringraziato per l’esaustiva risposta. Ha sottolineato il valore del metodo partecipativo messo in campo dal tavolo chiesto se dei risultati del tavolo possa essere edotta la Seconda commissione: il Consiglio andrebbe coinvolto per non essere costretto a fare delle interrogazioni per essere aggiornato, ha sottolineato.


Michela Calzà (Pd) Quale strategia per non perdere i 150 milioni per gli acquedotti?
La consigliera Pd ha chiesto alla Giunta quali strategie abbia messo in campo, ad esempio la costituzione di un fondo provinciale o la dilazione dei termini di presentazione delle progettazioni dal 30 aprile a fine dicembre 2024, per non perdere i 150 milioni, previsti dal Pnrr, che permetterebbero a 20 comuni trentini di risanare le loro reti idriche.
La risposta: L’assessora Zanotelli ha ricordato che la Provincia ha interloquito sul tema lo scorso dicembre quando ha inviato una circolare a firma degli assessori Zanotelli e Gottardi ai 28 Comuni che hanno presentato istanza per 121 milioni al Ministero delle Infrastrutture, dopo un incontro con i responsabili delle rispettive direzioni ministeriali. In quella sede era stato chiarito che la rinuncia di altri soggetti beneficiari aveva consentito al Ministero di mettere a disposizione 900 milioni euro per l’intero territorio nazionale a condizione che venissero rispettate scadenze ineludibili come quella dell’aprile 2024 in termini di aggiudicazione degli investimenti. Al 28 dicembre le 28 amministrazioni comunali trentine con progetti transitati nella sezione del decreto ammessi a finanziamento hanno inoltrato istanza al Ministero e sono ora impegnati nella fase di progettazione per garantire l’avvio della procedura e la conclusione entro aprile. Tenuta conto dell’oggettiva difficoltà a rispettare le scadenze Pnrr, ha aggiunto Zanotelli, la Giunta ha avviato analisi e prevede una convocazione collegiale nei prossimi giorni per prevedere una forte collaborazione volta all’aggiudicazione nei termini fissati.
La replica: La consigliera Calzà si è detta parzialmente soddisfatta. Ha rilevato che il termine è molto stretto, ha detto di capire lo sforzo della convocazione, ma la corsa che i Comuni stanno facendo per aggiudicarsi la procedura è veramente contro il tempo. Per Calzà serve uno sforzo straordinario della Provincia; il tema importantissimo per il territorio è contenere le perdite idriche e necessita di interventi massivi sul territorio.


Mariachiara Franzoia (Pd) A che punto siamo col progetto Destra Adige ex Italcementi
La consigliera del Pd ha chiesto alla Giunta a che punto si trova lo stato di avanzamento dei progetti contenuti nel Piano guida per la Destra Adige-ex Italcementi. Un’area di 86 mila metri quadri sul quale si intendono investire 300 milioni di euro.
La risposta: Ha risposto l’assessore Marchiori che ha ricordato che il Piano guida fu presentato da Patrimonio del Trentino prima del 2020, approvato dal Consiglio comunale nel 2021. Prevede la suddivisione dell’area in tre comparti. Le opere di immediata realizzazione sono volte alla messa in sicurezza della parete rocciosa che delimita l’area verso Ovest, alla realizzazione delle opere di infrastrutturazione e alla costruzione dello studentato la cui competenza è in capo all’Università di Trento. Tra le opere previste e finanziate si registra, allo stato attuale, la messa in sicurezza della parete rocciosa soprastante e la mitigazione con costruzione di barriera paramassi di vallo tomo a delimitazione di area. Si è provveduto, ha aggiunto, alla demolizione degli edifici vetusti nella parte Nord, operazione propedeutica alla realizzazione dello studentato. In corso di predisposizione è un tratto di strada con relativi sottoservizi di collegamento con lo studentato. Patrimonio del Trentino ha redatto su delega dell’Università il progetto esecutivo che ha consentito di accedere al finanziamento. Sono in corso di perfezionamento gli atti amministrativi tra l’Università e il Ministero per il trasferimento delle risorse, a seguito delle quali si procederà all’aggiornamento dei prezzi del progetto e all’indizione della procedura di gara. A settembre 2023 è stato pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse per la realizzazione con partenariato pubblico-privato del collegamento funiviario Trento-Monte Bondone.
La replica: La vicepresidente Franzoia ha detto di essere già a conoscenza dei passi preliminari sulla messa in sicurezza e che si sapeva dello studentato, che sta subendo dei ritardi. Ha sollecitato fortemente la Giunta a farsi carico presso la propria società del proseguimento del Piano guida perché è importante per la città e perché lo chiede la popolazione.


Michele Malfer (Campobase) La Giunta cosa intende fare per sbloccare Contracta?
Il consigliere di Campobase ha ricordato l’interrogazione del consigliere Manica e ha chiesto alla Giunta cosa intenda fare per fornire aiuto agli enti locali che utilizzano la nuova piattaforma per i contratti pubblici “Contracta”. Gli operatori, ha ricordato Malfer, lamentano di non riuscire a generare il codice identificativo gara (Cig).
La risposta: Ha risposto l’assessore Spinelli: a novembre-dicembre, ha ricordato, è stato erogato un corso di formazione per key users. A questa attività formativa si è aggiunta l’organizzazione di altri momenti formativi organizzati in collaborazione con la Camera di commercio e l’Associazione Artigiani . Da inizio gennaio è a disposizione degli utenti della manualistica e allo stato attuale sono in definizione altri contenuti audio-video sulla piattaforma che saranno messi a disposizione a breve sulla pagina istituzionale a supporto degli utenti. Dallo scorso autunno, ha aggiunto l’assessore, è stata avviata un’interlocuzione della Provincia con Tsm per prevedere ulteriori momenti formativi. Inoltre è in corso la raccolta delle domande poste dagli utenti sulla funzionalità di Contracta che confluiranno in un elenco di Faq. L’assessore ha detto di ammettere che si è arrivati lunghi, come le altre amministrazioni, ma ha assicurato che si cerca di recuperare.
La replica: Malfer ha detto di essere stato a conoscenza della formazione svolta in Fad. Si voleva evidenziare, ha detto, con l’interrogazione, la difficoltà riscontrata nelle ultime settimane in modo forte: va bene che le cose migliorino di giorno in giorno e l’idea della formazione. L’auspicio è vedere lo sblocco veloce di una situazione che ha dato problemi a fonte di adempimenti necessari.


Luca Guglielmi (Lista Fassa) Si intende intervenire per evitare incidenti sul ponte sul Vael
Il consigliere della Lista Fassa ha chiesto alla Giunta se intenda intervenire con segnaletica aggiuntiva o riduzione della velocità per ridurre la pericolosità dell’imbocco del ponte sul torrente Vael a Vigo di Fassa. Il problema è legato alla presenza di una curva a gomito.
La risposta: Ha risposto il presidente Fugatti: i lavori di manutenzione straordinaria del ponte e di rifacimento del parapetto, ha detto, non hanno modificato il tracciato della Ss241, né la conformazione dell’intersezione con la viabilità comunale. Le difficoltà lamentate a riconoscere la curva saranno superate con la realizzazione dei lavori, già avviati nel 2022, di riordino e di rinnesto della strada comunale e di completamento marciapiede previsto. L’andamento della curva sarà più agevolmente quindi percepibile dagli automobilisti in transito anche attraverso la cordonata che delimiterà il bordo del marciapiede. Il servizio Gestione ha allo studio possibilità di integrare segnaletica verticale per facilitare il riconoscimento della barriera.
La replica: Guglielmi ha ringraziato per la risposta. I lavori sono leggermente in ritardo, ha affermato. Ha recepito con favore la possibilità di incrementare la segnaletica.


Paolo Zanella (Pd) Quando verrà convocato il Comitato per la condizione abitativa?
Il consigliere Pd ha chiesto all’assessore competente i tempi di convocazione del Comitato provinciale sulla condizione abitativa a fronte di una situazione che vede 444 richieste di sfratto, molte a causa di morosità causata dall’inflazione e dagli stipendi più bassi del Nord-Est, il 38% degli alloggi sfitti o dirottati sulle locazioni turistiche. In più l’Itea, secondo i dati più recenti, è stata in grado di dare una risposta solo al 10% delle domande.
La risposta: L’assessore Marchiori ha detto che si sta procedendo, come previsto dalla deliberazione 612 del 2023, con la sostituzione dei membri dimessi o decaduti del Comitato. Non appena avvenuto ciò si provvederà con la convocazione del Comitato nel più breve tempo tecnicamente possibile.
La replica: Zanella ha ringraziato l’assessore: era la risposta che ci si voleva sentir dire, visto che si è voluto far istituire il Comitato, ritenendolo importante perché la pianificazione delle politiche abitative è complessa. Il tema abitativo non è solo locale, riguarda il mondo ed è un fenomeno che sta mettendo in difficoltà diverse famiglie, è un tema complesso (che riguarda anche l’edilizia pubblica, il tema dello sfitto e di come si può agire per rimetterlo sul mercato) per cui vanno sentite tutte le parti interessate, dai sindacati degli inquilini ai rappresentanti dei proprietari e, in primis, Itea (se ne riparlerà parlando di bilancio consolidato). Serve celerità nelle rinomine che sono di pertinenza Consiliare, ha concluso.


Roberto Stanchina (Campobase) Perché i nuovi elicotteri non portano i simboli della Pat?
Il consigliere di Campobase ha chiesto perché i nuovi elicotteri dei Vigili del Fuoco hanno delle livree anonime prive dei simboli della Pat. Stanchina ha chiesto se si tratta di una scelta voluta o se i simboli verranno apposti successivamente.
La risposta: Il presidente Fugatti ha detto che sui due elicotteri entrati a giugno 2023 lo stemma della Provincia su entrambe le facce della deriva verticale posta al termine della trave di coda, stemma Pat sul ventre dell’elicottero visibile in volo, scritta Trentino elisoccorso su entrambi i lati della copertura della trasmissione principale in alto sotto cabina passeggeri, simbolo 112 su entrambi i lati. Gli elementi grafici indicano I simboli indicano la proprietà e la missione del mezzo. La livrea gialla e rossa presenta un disegno stilizzato delle montagne del Trentino. Gli elicotteri che prestano attività di soccorso in via principale e molto residuale per gli altri servizi. Vedono operare quattro organizzazioni. Diversamente per gli elicotteri più piccoli dedicati a incendi boschivi sarà apportata in modo chiaro la scritta Vigili del fuoco.
La replica: Il consigliere Stanchina si è detto soddisfatto dalla risposta: ha un senso perché si tratta di mezzi pluriservizi, come ha senso la dicitura prevista per gli elicotteri più piccoli per gli incendi boschivi.


Francesco Valduga (Campobase) Quali tempi per il Polo della protezione civile a Rovereto?
Il consigliere di Campobase ha chiesto alla Giunta il cronoprogramma per il completamento degli interventi previsti dal protocollo d’intesa firmato dal Comune di Rovereto e dalla Pat, in particolare il Polo della protezione civile e il sottopasso pedonale di piazzale Orsi. Ha chiesto di valutare un’integrazione del finanziamento per il rifacimento della tribuna Est dello Stadio della Quercia.
La risposta: Ha risposto il presidente Fugatti. Sul sottopasso ciclopedonale Piazzale Orsi-via Zeni ha ricordato la suddivisione in 2 unità funzionali. Il sottopasso alla Ss12 (7,1 milioni di euro di investimento) vede conclusi gli appalti 1 e 2 di discenderia e spostamento del gas. Per il sottopasso della Ss12 i lavori sono in corso; per il completamento del fronte bar Iris (appalto 4) appalto 2024. Il sottopasso alla stazione ferroviaria e binari si suddivide in 3 unità funzionali, il sottopasso della ferrovia, l’affiancamento dell’autostazione alla Trentino trasporti e il sottopasso di via Zeni. Totale delle opere 11,2 milioni di euro. In riguardo all’appalto 3 dell’Uf1, il sottopasso alla Ss12, dopo gli iniziali rallentamenti dovuti a ritardi autorizzazione Rfi, si sono messe in atto ottimizzazioni organizzative che hanno diviso e consentito il cantiere in due macro-aree (Est e Ovest) e consentito di ridurre le originarie 10 fasi di spostamenti alle attuali 3. Il prossimo sarà per ripristinare l’originale sede viaria. Dell’appalto 3 sono in fase di realizzazione lo scatolare e le opere in cemento armato. La prima parte di sottopasso sarà aperta al pubblico nell’autunno 2024. Un’apertura condizionata dalla definizione della situazione patrimoniale in capo al Comune Rovereto a cui la Provincia ha già dato disponibilità per l’eventuale supporto richiesto, ha affermato Fugatti. Dopo lo spostamento della pensilina provvisoria interferente con il lotto 4 da parte del Comune, ha proseguito, si completerà il sottopasso con la realizzazione dell’ultimo tratto di fronte al bar Iris. I lavori saranno avviati nell’inverno 2024 per terminare nel corso dell’anno 2025.
L’Uf2 prevede poi, secondo la risposta data dal presidente, il collegamento con il nuovo parcheggio interrato di Trentino Trasporti e la stazione del trasporto pubblico locale con cui è interagente: appare opportuna una progettazione integrata. La realizzazione dell’Uf2 era condizionata dalla risoluzione di alcuni aspetti patrimoniali per le aree di Rfi interessate: dopo numerosi solleciti, a fine 2023 Rfi ha riscontrato la richiesta di acquisto dell’areale e trasmesso la stima degli immobili prodromica alla sottoscrizione del preliminare di compravendita. Le operazioni saranno ragionevolmente completate entro l’aprile 2024, ha ricordato Fugatti. Successivamente si procederà con la gara per la progettazione Uf2 del sottopasso e dell’autostazione. Si conta di terminare con l’acquisizione delle autorizzazioni nei primi mesi del 2025 per avviare l’appalto sempre nel 2025.
Sul Polo della protezione civile Fugatti ha ricordato che il costo per il finanziamento dell’opera è variato, con la richiesta dell’integrazione trasmessa dal Comune, da 4,8 milioni a 5,9 milioni di euro. Alla luce dell’incremento degli importi si rende necessaria la modifica dei criteri di cui alla delibera della Giunta provinciale, che si concluderà a febbraio 2024. Entro aprile 2024 si concluderà presumibilmente l’iter sia per l’integrazione del finanziamento, sia per la concessione del contributo.
La replica: Valduga ha accolto con favore la dichiarazione del presidente sia per quanto riguarda il sottopasso, sia per quanto riguarda il Polo della protezione civile sull’andare avanti rispetto a quanto programmato e a quanto previsto nel protocollo di intesa. Due ragionamenti che non riguardano solo la città di Rovereto, ma la Vallagarina tutta. Ha chiesto un impegno di tutti sul presidio dei tempi. Quindi ha ribadito la richiesta di un impegno a valutare la possibilità di un integramento del finanziamento per il rifacimento della tribuna Est dello Stadio della Quercia, visto l’aumento dei costi e la valenza sovracomunale dell’opera.

Ultimo aggiornamento: 23/01/2024 21:54:23
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