Trento - Il Consiglio provinciale ha concluso i lavori del pomeriggio approvando all’unanimità il testo emendato del ddl 2/XVII, con cui Luca Guglielmi (Fassa) ha proposto di cambiare le regole per la formazione del Consiglio provinciale dei giovani, ripresentando il proprio ddl 150 della scorsa legislatura, presentato l’8 giugno 2022 con le firme di tutti i capigruppo. Quel disegno di legge discendeva a sua volta da una mozione, approvata dalla seduta congiunta celebrata tra Consiglio provinciale e Consiglio provinciale dei giovani. Il secondo punto della mozione prevedeva appunto di “rinfrescare” le regole di composizione dell’organismo che cerca di rappresentare la popolazione giovanile trentina. Si interviene dunque – ma solo a partire dalla prossima legislatura, quindi dal 2028 - sulla l.p.
7/2009, che istituì il Consiglio dei giovani.
Soddisfatto Guglielmi: “Con l’applicazione di queste nuove regole per la composizione dell’organismo, si amplierà di molto la rappresentatività del C.p.g., un obiettivo che perseguivamo fin dalla scorsa legislatura con l’intesa di tutti i gruppi consiliari”.
Nel merito, la nuova norma prevede che la quota di membri del Consiglio giovani eletta finora in rappresentanza delle associazioni giovanili e universitarie con procedura selettiva, viene sostituita dall’automatica nomina dei presidenti in carica dei Piani giovanili d’ambito e dalla nomina di un secondo membro (di sesso diverso dal presidente) individuato tra i referenti da ciascun piano d’ambito.
Michele Malfer (Campobase)
La condizione giovanile oggi – ha detto in discussione generale - è di grande e crescente svantaggio sociale e il Trentino da questo punto di vista sta progressivamente omologandosi al resto del Paese in un trend negativo. Si va verso la glaciazione demografica, i cervelli migrano all'estero. Occorre agire dando realmente spazio ai giovani e questo testo di legge può essere d'aiuto, dando più ampia rappresentanza al Consiglio provinciale dei giovani.
Eleonora Angeli (Lista Fugatti)
Gli under 35 nelle istituzioni pubbliche sono rappresentati pochissimo, le statistiche sono impietose. Il nostro Consiglio provinciale dei giovani è per questo una risorsa originale nel Paese e uno strumento importante, che deve però essere valorizzato al meglio delle sue potenzialità.
Francesca Parolari (Pd)
Sí, il C.p.g. può essere utile, però diciamoci – ha sottolineato - che oggi è un'arma spuntata, al di là dell'impegno profuso da chi lo ha interpretato. Rischiamo di sprecare questa opportunità e di perdere vieppiù la fiducia dei giovani nelle istituzioni. La consigliera ha chiesto ragguagli sull’emendamento al ddl Guglielmi, con cui si riduce da 1500 a 500 euro la dotazione finanziaria annua. Il proponente ha spiegato che rispetto al testo originale non si prevedono più membri esterni cui attribuire rimborsi spesa, inoltre non occorre uno stanziamento maggiore posto che la legge sarà applicata solo dalla prossima legislatura.
Stefania Segnana (Lega)
Il Consiglio dei giovani – ha precisato l’ex assessora competente - è stato rinnovato a inizio legislatura, queste norme le applicheremo quindi dopo il 2028, ma sono condivisibili. Con emendamento ho proposto una modifica su richiesta dei giovani stessi: prevediamo che al compimento dei 35 anni, il consigliere provinciale dei giovani decada dalla carica.