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Trento, dibattito aperto sul terzo mandato del Presidente

Chiesta in Consiglio provinciale la procedura d’urgenza per il ddl Bisesti sulla modifica della legge elettorale

Trento - Terzo mandato, si infiamma il dibattito in Trentino.
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Terzo mandato, chiesta la procedura d’urgenza per il ddl Bisesti

Il Presidente del Consiglio provinciale di Trento, Claudio Soini, in apertura di seduta ha comunicato all’Aula che è stata chiesta la procedura d’urgenza per il ddl numero 52 cioè la modifica dell’articolo 14 della legge elettorale del 2003 per introdurre il terzo mandato per il Presidente.
Primo firmatario è Mirko Bisesti della Lega, ma il ddl è stato sottoscritto anche da Claudio Cia del Misto, da Luca Guglielmi della Lista Fassa, Vanessa Masè della Civica e Eleonora Angeli della Lista Fugatti. In base al comma due dell’articolo 96 del regolamento consiliare la decisione di accettare o no la procedura d’urgenza per il disegno di legge Bisesti spetta al Consiglio dopo aver sentito un consigliere a favore e uno contrario. Da quanto ha detto il Presidente Soini in Aula la votazione si dovrebbe tenere nella prossima seduta.
Lucia Maestri del Pd ha chiesto ironicamente a Soini se siano in vista elezioni provinciali entro breve, solo così sarebbe giustificata l’urgenza per una legge elettorale. Ma, ha aggiunto, visto che la scadenza della legislatura è prevista, o nel 2027 come qualcuno vorrebbe, o nel 2028 non manca certo il tempo per discutere la revisione della legge elettorale.


La posizioine dei sindacati
Ne fanno una questione di metodo più che di merito ma Cgil Cisl Uil chiedono sia respinta la proposta avanzata dalla Lega di chiedere la discussione con procedura d’urgenza del disegno di legge sul terzo mandato firmato da diverse forze della maggioranza di centrodestra. “Diamo per scontato che sia legittimo affrontare la questione degli assetti istituzionali della nostra Autonomia, dalla forma di governo fino ai modelli elettorali, magari assumendo decisioni con larghe maggioranze e mettendo al centro il contrasto ad un astensionismo crescente anche in Trentino – dicono i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Largher -. Ciò che è del tutto inaccettabile e che dal nostro punto di vista intacca la credibilità dell’istituzione, è chiedere una procedura d’urgenza sulla riforma parziale della legge elettorale visto che la legislatura scade tra tre anni. Le emergenze di cui deve occuparsi il consiglio provinciale sono altre e molto più impattanti sulla vita dei cittadini: dalla casa all'industria, dalla sanità al lavoro povero, dal caro bollette fino al contrasto dei cambiamenti climatici". "Dopo la vicenda degli aumenti a tre cifre delle indennità dei consiglieri regionali e il ritorno dei vitalizi, ecco riemergere l'autoreferenzialità della politica. Ci auguriamo che il consiglio provinciale recuperi raziocinio e ridefinisca le priorità di discussione alla luce dei bisogni reali delle cittadine e dei cittadini, lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati. In caso contrario siamo pronti a far sentire la nostra voce”, concludono Grosselli, Bezzi e Largher.
Ultimo aggiornamento: 13/02/2025 07:56:28
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