Trento - Il Consiglio provinciale si è riunito questa mattina, come annunciato lo scorso 28 novembre, prima della relazione del
presidente Fugatti sulla manovra finanziaria della Provincia
(seguirà nota), per nominare tre figure di garanzia: il nuovo Difensore civico,
Giacomo Bernardi, il Garante dei diritti dei detenuti,
Giovanni Maria Pavarin, e la Garante dei diritti dei minori,
Anna Berloffa.
Le votazioni e gli interventi

La seduta è iniziata con una sospensione, richiesta dall’assessore Mario Tonina, per consentire alle minoranze un confronto interno sui nomi. Alla ripresa dei lavori, il presidente
Claudio Soini ha dato il via alle operazioni di voto, a scrutinio segreto, annunciando che per il ruolo di Difensore civico la candidatura pervenuta era quella di
Giacomo Bernardi.
Filippo Degasperi (Onda) ha dato voce alle proprie perplessità sul nome che, ha detto, derivano da due ordini di ragioni, la prima è che si tratta di una figura già individuata dal presidente della Provincia per dirigere l’Avvocatura della Provincia e fare il lavoro contrario di quello che dovrebbe fare il Difensore civico. La seconda perplessità, ha dichiarato Degasperi, ha a che fare con le vicende ancora aperte che hanno a che fare con la liquidazione di Trento Rise. Ha anticipato che questo nome non lo voterà.
Mirko Bisesti (Lega) ha dichiarato invece che il mestiere fatto da Bernardi è stato apprezzato, grande la professionalità: non è detto che se ha diretto l’Avvocatura in Provincia non possa fare il Difensore civico, anzi, si tratta di un nome idoneo per poterlo fare bene.
Non essendo stata raggiunta la maggioranza qualificata alla prima votazione, Giacomo Bernardi è stato eletto al secondo voto che ha visto 33 presenti, 5 schede bianche, una nulla e 27 voti favorevoli.

Sono intervenuti sull’ordine dei lavori
Walter Kaswalder (Patt) e
Filippo Degasperi. Il primo ha chiesto se si sia cambiato l’orario in Capigruppo, visto che la convocazione per le nomine era prevista dalle 9 alle 10, passate. Il secondo ha chiesto se il regolamento non sia più la Bibbia e ricordato che le nomine dovevano terminare entro le 10. Il presidente Soini ha risposto che si sta cercando di ultimare il più velocemente possibile per poi passare al bilancio, sembrava ci fosse un tacito accordo per concludere, si è detto disponibile a convocare una Capigruppo. Esortato dall’Aula, ha proseguito e annunciato la candidatura, a Garante dei diritti dei detenuti di Giovanni Maria Pavarin.