Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Trentino, Medici di assistenza primaria: indennità per le zone disagiate

L'elenco dei Comuni interessati. Altre risorse per rinnovi contrattuali in ambito sociale e socio-sanitario

Pellizzano (Trento) - La Giunta provinciale, su indicazione dell'assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina ha approvato un’indennità mensile di 1.000 euro per i medici di assistenza primaria che hanno l'ambulatorio principale nei Comuni classificati come zone disagiate.

"L'approvazione di questa misura - spiega l'assessore Tonina - rappresenta un segnale concreto di attenzione verso i territori più complessi del nostro territorio: con questa indennità riconosciuta ai medici di assistenza primaria, compiamo un passo importante per assicurare ai cittadini la continuità delle cure e una prossimità reale ai servizi essenziali anche in contesti caratterizzati da sfide geografiche e demografiche e va nella direzione di un sistema sanitario capace di adattarsi e di rispondere ai bisogno specifici del territorio. Ringrazio i medici che scelgono di operare in queste realtà, il cui lavoro rappresenta una vera e propria risorsa per le comunità locali."

La misura punta a sostenere i medici che operano in territori caratterizzati da particolari complessità demografiche e geografiche; l'indennità mensile sarà erogata dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari a decorrere dalla data di approvazione dell'Accordo integrativo provinciale del 21 giugno 2024. Per l’individuazione delle zone disagiate, la Provincia autonoma di Trento ha coinvolto l’Istituto di Statistica della provincia di Trento (ISPAT), che ha applicato una metodologia avanzata di analisi basata su otto indicatori chiave:

Altitudine della sede municipale;
Indice di frammentazione territoriale;
Incidenza della popolazione anziana (over 65);
Tasso di mortalità;
Età media della popolazione;
Presenza di strutture ospedaliere, considerando distanza e potenziale utenza;
Ricettività turistica (posti letto per 100 abitanti);
Turisticità (presenze turistiche per abitante).

I Comuni sono stati suddivisi in quattro fasce di disagio (dalla 1, per i territori più disagiati, alla 4, per quelli meno disagiati).
In base alla proposta approvata, non sono considerati disagiati i Comuni situati lungo l’asta dell’Adige.
I centri situati in fascia 1, per i quali l’indennità mensile è riconosciuta, sono: Valfloriana, Palù del Fersina, Fierozzo, Castello Tesino, Sagron Mis, Pieve Tesino, Frassilongo, Garniga Terme, Sover, Rabbi, Castel Condino, Canal San Bovo, Terragnolo, Vallarsa, Grigno, Ruffrè Mendola, Cinte Tesino, Bresimo, Luserna, Bedollo, Valdaone, Folgaria, Pellizzano, Rumo e Sant'Orsola Terme.
Attualmente, nei seguenti Comuni è presente un ambulatorio principale di medico di assistenza primaria: Castello Tesino, Pieve Tesino, Frassilongo, Rabbi, Canal San Bovo, Grigno, Bedollo, Pellizzano, Rumo e Sant'Orsola Terme.

Altre risorse per le realtà che operano nel sociale e nel socio-sanitario
Con un provvedimento proposto dall’assessore alla salute Mario Tonina, la Giunta provinciale ha approvato le disposizioni attuative per destinare ai soggetti che operano negli ambiti socio-assistenziale e socio-sanitario le risorse per fare fronte ai maggiori oneri conseguenti al rinnovo del contratto collettivo nazionale di riferimento per il settore.

"Si tratta di una misura a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori del terzo settore in Trentino" commenta l'Assessore alla Salute, Politiche sociali e Cooperazione, "che svolgono ogni giorno con professionalità e impegno importanti servizi rivolti alle famiglie, ai minori, a persone adulte, a disabili e anziani, offrendo risposte ai loro bisogni".

A seguito dell'approvazione del rinnovo del contratto collettivo nazionale (CCNL) delle cooperative sociali e del relativo contratto integrativo provinciale, è stato istituito con legge provinciale un fondo per sostenere l'aumento del costo del lavoro nell'ambito dei servizi socio-assistenziali, socio-sanitari e socio-educativi. La disciplina prevede l’adozione di disposizioni specifiche per l’attuazione, comprese le modalità di trasferimento delle risorse agli enti diversi dalla Provincia.

Ai fini del finanziamento degli incrementi contrattuali da riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori degli enti del terzo settore e agli altri soggetti privati senza scopo di lucro, col provvedimento adottato, sono state quindi destinate le risorse finanziarie previste per il 2024, pari a complessivamente 5.232.567,06 euro, ripartendole come di seguito:

- 762.059,56 euro per i servizi socio-assistenziali di livello provinciale;

- 2.607.521,24 euro per i servizi socio-assistenziali di livello locale da assegnare a Comunità/Territorio Val d’Adige, ripartite per ogni Comunità/Territorio Val d’Adige;

- 1.862.986,26 euro per i servizi socio-sanitari.

Con un successivo provvedimento si procederà per il settore socio-educativo.
Ultimo aggiornamento: 29/11/2024 16:31:02
POTREBBE INTERESSARTI
Iscrizioni entro il 5 gennaio 2025, referente Devis Kaswalder
Madesimo (Sondrio) - Luce, calore e tradizione: non è dicembre senza le fiaccolate sulla neve a Madesimo, un evento...
Il programma degli appuntamenti tra Lavarone e Folgaria
ULTIME NOTIZIE
Persona in escandescenza a casa segnalata all’Autorità Amministrativa. Altra denuncia per incidente stradale