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Trento, ordine del giorno del Consiglio provinciale di aprile

La discussione in conferenza dei capigruppo

Trento - Il Consiglio provinciale di Trento si riunirà martedì 8, mercoledì 9, giovedì 10 e venerdì 11 aprile prossimi, con orario esteso dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 19.30. Dopo il question time e alcune designazioni (1 magistrato del Tar, 1 componente della Commissione elettorale di Rovereto e 1 sindaco per Itea), nominerà la Commissione consiliare speciale sulla società Hydro Dolomiti Energia (Coppola, de Bertolini, Degasperi e Maule per la minoranza, Bisesti, Kaswalder, Brunet, Angeli e Masè per la maggioranza). Punto 6: concluderà l’esame già avviato del ddl 31/XVII di Lucia Maestri in tema di sicurezza sul lavoro. A seguire il “piatto forte” – ddl 52/XVII sui mandati dei presidenti della Provincia Autonoma – e infine ddl 50/XVII ancora di Lucia Maestri, sull’80° della Resistenza e della fine della seconda guerra mondiale.

La versione particolarmente “large” della sessione mensile è stata concordata stamane dal presidente Claudio Soini con la Conferenza dei capigruppo, al termine di una lunga riunione, tesa soprattutto a stabilire le modalità di esame del disegno di legge 52/XVII di Mirko Bisesti. Per il testo sul terzo mandato dei presidenti Pat, Soini ha chiarito anzitutto il perimetro di ammissibilità degli emendamenti: mentre in Prima Commissione il presidente Carlo Daldoss aveva circoscritto a proposte di modifica dei soli articoli 5, 8 e 14 della legge elettorale provinciale, il presidente del Consiglio ha optato per ammettere - in ragione dell’urgenza - solo emendamenti riferiti all’articolo 14, quello che regola appunto il numero massimo di candidature consecutive dei “governatori”.

Riguardi ai tempi per la discussione del disegno di legge, il presidente Soini ha argomentato anzitutto che la prassi largamente consolidata in questa e nelle precedenti legislature fa escludere – a fronte di un testo che l’aula ha dichiarato urgente – la possibilità per i capigruppo di chiedere il non contingentamento dei tempi di esame. Il presidente ha proposto quindi un pacchetto definito di 10 ore.

Claudio Cia (Gruppo Misto) ha ringraziato il presidente, annunciando di avere lavorato a potenziali emendamenti al ddl Bisesti, ma di averli già trasformati nel testo di un disegno di legge al deposito oggi stesso a palazzo Trentini. Soini ha poi commentato che questo testo auspicabilmente potrà servire per quell’approfondimento ampio sulla legge elettorale, che non è possibile invece prevedere sul ddl urgente a firma Bisesti.

Alessio Manica (Pd) ha condiviso la scelta presidenziale sul perimetro degli emendamenti, cogliendo l’occasione per stigmatizzare che il ddl 54/XVII dell’assessore Giulia Zanotelli presenta una disomogeneità di temi (dal consorzio Egato all’Imis e ai mondiali di ciclismo 2031) incompatibile col fatto che la normativa provinciale non contempla i cosiddetti disegni di legge omnibus.

Circa i tempi di discussione del ddl Bisesti, il capogruppo dem è tornato ad argomentare che la norma regolamentare sulla procedura d’urgenza non è a suo modo di vedere correlabile come causa ed effetto alle regole sul contingentamento dei tempi di esame.
In passato l’urgenza si è sì accompagnata a tempi contingentati – ha detto – ma semplicemente perché c’era accordo sostanziale tra gli schieramenti politici.

Filippo Degasperi (Onda) ha ricordato che la maggioranza aveva esordito dicendo di voler favorire con il ddl Bisesti un ragionamento ampio sulle regole elettorali, mentre ora ci si trova a discutere del solo tema del terzo mandato, con una norma che scardina il bilanciamento oggi in legge tra i poteri forti assegnati al “governatore” e il limite temporale di due mandati cui viene vincolato. Anche Degasperi ha lamentato che alla dichiarazione di urgenza del ddl si danno conseguenze sui tempi di discussione non previste in alcun modo dal regolamento interno consiliare. L’urgenza – ha detto – diventa un grimaldello per far passare un testo, disarmando le minoranze.

Francesco Valduga (Campobase) ha aggiunto un tema: per non contingentare i tempi si invoca la prassi, ma la prassi – ha detto – si forma a fronte di una condivisione, se c’è imposizione non c’è prassi. La verità è che si voleva portare avanti un testo che inevitabilmente “noi chiamiamo salvaFugatti”.

Eleonora Angeli ha elogiato le scelte di Soini e ha evidenziato che la norma sul terzo mandato non è per Fugatti, ma per qualsiasi futuro presidente Pat. La capogruppo di Noi Trentino è poi tornata sul ddl 54/XVII per sottolineare l’effettiva priorità costituita dal finanziamento dei mondiali di ciclismo 2031, necessari per lavorare su ciclodromo e bike park a Trento, così come da ordine del giorno da lei proposto e votato all’unanimità dall’aula lo scorso dicembre.

Maria Bosin (Patt), presentatrice di otto emendamenti al ddl Bisesti dichiarati inammissibili in Prima Commissione, ha dichiarato che non li ripresenterà in aula, ma che intende trasfonderli in un autonomo disegno di legge in materia elettorale.

Alessio Manica (Pd) a questo punto ha messo a fuoco le richieste sue e della minoranza, invocando – ed è stata una prima volta – l’applicazione del comma 5 dell’articolo 62 ter del regolamento consiliare (“lo scoprono solo ora”, ha poi commentato Luca Guglielmi di Fassa): il tempo complessivo è stabilito solo se c’è il consenso di capigruppo che rappresentino tre quarti dei componenti il Consiglio. Consenso che Manica e colleghi hanno negato, chiedendo quindi l’applicazione dei tempi che il regolamento prevede in assenza sia del contingentamento, sia del non contingentamento.

Sentito Manica, il presidente Soini – alla ricerca di una mediazione e di un’ampia condivisione – ha dapprima chiesto una sospensione della capigruppo, poi ha annunciato la sua disponibilità a percorrere la strada indicata dai capigruppo. Il presidente – premettendo che il regolamento consiliare andrebbe opportunamente aggiornato per superare contraddizioni e limiti evidenti - ha specificato che il ddl Bisesti sarà quindi discusso con tempi comunque definiti, per quanto più ampi di quelli inizialmente prospettati. Ciascun consigliere potrà parlare 1 ora in discussione generale, presentare fino a 2 proposte di ordine del giorno e depositare emendamenti. In previsione di tempi superiori alle 10 ore, Soini ha esteso il calendario di lavori come sopra indicato.

Altri passaggi della capigruppo: il presidente Claudio Soini ha trovato consenso sull’intenzione di riunire dopo l’estate il Consiglio provinciale presso la Campana dei Caduti di Rovereto, per celebrarne il centenario e affrontare il tema del sostegno alle politiche per la pace. Il presidente Soini ha annunciato che del prossimo Tavolo per la valutazione delle leggi provinciali faranno parte l’assessore Mario Tonina per l’esecutivo e i consiglieri Chiara Maule, Andrea de Bertolini, Eleonora Angeli, Luca Guglielmi.
Ultimo aggiornamento: 02/04/2025 06:32:45
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