Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Trento: Psicologi per i Popoli, una presenza costante

Dalle calamità alle emergenze quotidiane

Trento - Dalle grandi calamità fino alle emergenze quotidiane o microemergenze - compresi gli incidenti, i lutti, i traumi improvvisi - che scuotono gli individui e la comunità. Gli Psicologi per i Popoli sono diventati una parte integrante ed essenziale nel sistema della Protezione civile trentina, nella quale operano come componente volontaria, in stretta connessione con la Centrale unica di emergenza 1-1-2 che può richiedere il loro intervento. Un contributo prezioso, come sottolineato in occasione dell’assemblea annuale elettiva dell’associazione di volontariato, ieri sera a Lavis, dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, presente assieme al direttore generale dell’Amministrazione Raffaele De Col e ai dirigenti Ilenia Lazzeri (Servizio Antincendi e protezione civile) e Bruno Bevilacqua (Servizio Prevenzione rischi e Cue). Oltre al presidente della Federazione dei vigili del fuoco volontari Luigi Maturi, al presidente dei Nu.Vol.A. alpini Lorenzo Pegoretti, a Sergio Bonadio, presidente della CRI provinciale e a Walter Cainelli, presidente del Soccorso alpino del Trentino.

“Siete una componente insostituibile del nostro sistema di Protezione civile - così il presidente Fugatti rivolgendosi ai componenti dell’associazione -. Nei momenti più difficili dovete trovare la forza, le parole giuste e la capacità di dare fiducia a coloro che sono maggiormente colpiti, dando anche un sostegno a chi opera nella gestione dell’emergenza”. Il presidente ha quindi sottolineato il valore del sostegno psicologico, che in Trentino è stato necessario in particolare in alcuni momenti: “Ricordiamo la tragedia della Marmolada e la grande attenzione alle persone garantita dagli esperti. Un lavoro importante che va riconosciuto, rilevante anche in tutte le occasioni, spesso quotidiane, in cui gli psicologi sono chiamati ad operare nel sistema di emergenza e protezione civile trentina”.

Messaggio condiviso dal direttore generale della Provincia Raffaele De Col, già responsabile del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, che ha ricordato il contributo di crescita a tutto il sistema della protezione civile trentina. Un supporto, ha precisato, che va a beneficio non solo delle persone assistite, ma anche di tutti gli operatori di protezione civile, che trovano negli psicologi un aiuto in termini di ascolto e di elaborazione per affrontare al meglio situazioni e contesti a volte difficili. De Col ha quindi sottolineato il valore di una presenza che farà crescere il sistema dell’emergenza anche nell’impegno comune tra le istituzioni per la sensibilizzazione sul rispetto tra i generi e il contrasto alla violenza sulle donne.

La riunione nella sede della Protezione civile ANA Trento a Lavis ha visto il passaggio di testimone alla guida dell’associazione costituita e convenzionata dal 2001 con la Provincia autonoma di Trento.
Terminata dopo due mandati l’esperienza alla presidenza di Daniele Barbacovi con un passaggio di testimone nel segno della continuità a Catia Civettini, già vicepresidente da quattro mandati. Il nuovo Consiglio Direttivo è composto da Elisabeth Weger, Adriana Mania, Alessandro Vernice, Caterina Braito.

L’assemblea, aperta dal saluto della presidente dell’Ordine degli psicologi, Roberta Bommassar, è stata l’occasione di tracciare un bilancio del mandato appena scaduto, contrassegnato da un forte incremento degli interventi nelle emergenze quotidiane o micro-emergenze – in particolare casi di suicidio, ma anche scomparse di persone, incidenti in montagna e stradali – con una media annua passata da 30 a circa 50 e un totale di oltre 200 interventi nel quadriennio.

Altra attività peculiare dell’organizzazione sono i debriefing psicologici proposti ai soccorritori quando l’intervento in emergenza riporta un forte impatto emotivo, come ad esempio nei casi di morte di persone conosciute, di minori o morti violente: da 5 si è passati ad oltre 10 all’anno e in alcuni casi anche presso le scuole a sostegno degli insegnanti quando il lutto colpiva la scuola. I volontari hanno inoltre prestato servizio nelle maxi-emergenze: terminata l’iniziativa provinciale del Servizio politiche sociali #Resta a casa, passo io, l’organizzazione è stata coinvolta nell’accoglienza dei profughi ucraini presso l’ostello di Trento, nel complesso e articolato scenario del distacco del seracco della Marmolada e infine, in collaborazione con la Federazione di Psicologi per i Popoli, nelle attività di sostegno alla popolazione alluvionata dell’Emilia Romagna.

Molteplici sono state anche le attività istituzionali, come, ad esempio, la partecipazione all’iniziativa della Protezione civile trentina “La settimana di protezione civile” e quella nazionale denominata “Io Non Rischio”, rivolta alla sensibilizzazione ai rischi e ai comportamenti utili in emergenza. L’organizzazione è inoltre molto attiva nella ricerca e nella diffusione della conoscenza nei temi della psicologia dell’emergenza. Significativa inoltre la collaborazione con il progetto di prevenzione suicidio “Invito alla Vita” dell’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento.

Particolare spinta e sviluppo, inoltre, sono stati dedicati al tema della formazione dei volontari sia dell’associazione, con formazione di base in psicologia dell’emergenza, formazione sicurezza generale e specifica e tecnico-specialistica nei temi più cruciali come l’utilizzo della tecnica del debriefing, la ricerca persona, il lutto, sia con grande impulso nella formazione dei volontari delle altre associazioni, in particolare i vigili del fuoco, anche grazie alla collaborazione della Scuola Provinciale Antincendi.

Presidente e Consiglio direttivo si impegnano, nel prossimo quadriennio, a continuare il percorso avviato e a potenziare ulteriormente la realtà dell’Associazione. Tra i prossimi appuntamenti l’organizzazione del 16° Campo scuola nazionale degli psicologi dell’emergenza urgenza previsto già dal 27 al 29 settembre prossimi.
Ultimo aggiornamento: 16/09/2024 03:25:31
POTREBBE INTERESSARTI
Progetto avviato da Sara, Linda e Sabina, le figlie dei titolari Onorio Pellegrini e Maddalena Nardin
In programma a Rovereto dal 27 a 29 settembre
Termina il servizio presso la APSP Beato de Tschiderer
Bondone (Trento) - Si è conclusa la procedura di gara per l’affidamento del servizio di realizzazione, gestione e...
Trento - Aeit, nella sala Aurora di palazzo Trentini la presentazione della 116esima edizione dell’International...
ULTIME NOTIZIE
I vincitori e vincitrici delle ultime edizioni alla partenza della manifestazione tra Lombardia e Trentino
La vittima è Cesare Doni, 76 anni, residente a Missaglia
Desenzano del Garda (Brescia) - Nel Bresciano si sono svolti tre servizi interforze ad "Alto Impatto", finalizzati al...