Trento - Il Consiglio provinciale ha portato a termine uno degli impegni che maggiormente lo impegnano nell’arco dell’anno, ossia l’elaborazione e l’approvazione delle leggi che recano la manovra di bilancio della Provincia Autonoma. Il cosiddetto potere legislativo – lo dico con soddisfazione – dopo avere coordinato i lavori d’aula - ha fatto la sua parte: è stato in seduta per
sei intere giornate, ha affrontato inizialmente
11mila emendamenti ostruzionistici, ha vissuto un’intensa fase di confronto sui temi tra maggioranza e minoranza. Da questa fase è scaturita la scrittura finale delle
tre leggi di bilancio, con una fitta serie di provvedimenti normativi che indirizzano oltre
6 miliardi di euro e impostano l’azione dell’
Autonomia provinciale per il
2025 e per il triennio.
Quello che mi sento di dire oggi ai trentini – nel porgere loro gli auguri di buon Natale e buon anno - è che c’è quindi una buona politica in cui credere e un buon lavoro svolto dalle istituzioni autonomistiche, realmente impegnate e preoccupate di affrontare i nodi importanti per la qualità di vita della comunità.
Se del resto l’ennesimo report del
Sole 24 Ore, qualche giorno fa, ha collocato il
Trentino al
secondo posto per qualità della vita tre le province italiane, credo che qualcosa voglia ben dire sull’efficacia del nostro contratto sociale. Come ci siamo detti ormai diverse volte quest’anno, l’obiettivo cardine che la nostra istituzione assembleare persegue è il miglioramento e la tutela della nostra Autonomia speciale. Possiamo allora ben dire che il primo di questa
XVII legislatura è stato un anno di lavoro intenso e proficuo
(nella foto da sinistra il presidente Claudio Soini e il responsabile dell'ufficio stampa Luca Zanini).
ATTIVITA’ ISTITUZIONALE DEL CONSIGLIO
Sanità, assistenza, scuola, trasporti, cultura, casa, sport, servizi sociali, sviluppo economico e del tessuto produttivo: in tutti i campi in cui la Provincia Autonoma esercita competenze legislative e/o amministrative, nel 2024 si è lavorato alacremente per risolvere problemi. Riassumo brevemente i dati aggregati relativi agli atti politici presentati dai consiglieri provinciali da inizio legislatura.
Per categoria
Funzione
legislativa e deliberativa:
47 disegni di legge presentati da inizio legislatura, 14 di essi approvati, da ultimi i tre che compongono la manovra finanziaria Pat votata giovedì scorso; 17 deliberazioni consiliari, riguardanti nomine, relazioni, regolamento interno e bilancio del Consiglio.
Funzione di
controllo e conoscitiva: 685 interrogazioni presentate, di cui 512 in forma scritta e 168 orali, 200 ancora le interrogazioni in attesa di risposta; 6 richieste di comunicazioni della Giunta; 4 petizioni dei cittadini.
Funzione di i
ndirizzo politico: 153 proposte di
mozione, di cui
28 approvate; 2.353 proposte di ordine del giorno di cui
98 approvate – dato che certamente risente della volontà ostruzionistica in atto – 17 proposte di risoluzione, 8 di esse approvate.
Atti al governo
3 proposte di voto, di cui 1 approvata.
"Ci sono stati - dichiara il presidente del
Consiglio provinciale di
Trento,
Claudio Soini -
e l’ho apprezzato anche diversi momenti in cui l’assemblea legislativa ha potuto e saputo esprimere una posizione unanime: le due leggi provinciali in tema di contrasto alle violenze di genere, la risoluzione 6/XVII in tema di minoranze linguistiche, l’assestamento 2024 e il bilancio 2025 del Consiglio, la legge sul ricambio generazionale e quella relativa alle norme in materia di servizi antincendi, la risoluzione su Hde e l’importante questione dell’acqua pubblica. Senza considerare i pareri favorevoli unanimi delle Commissioni su diverse tematiche, come l’eliminazione delle barriere architettoniche, la vigilanza dei soggetti socio assistenziali, la promozione dell’editoria locale, i nuovi criteri per i finanziamenti per i beni culturali. Colgo l’occasione per ribadire l’importanza del ruolo delle Commissioni permanenti, luoghi di vero approfondimento e discussione".
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IL TEMA DEL REGOLAMENTO INTERNO
Per ottimizzare il lavoro del Consiglio provinciale, sarà forse opportuno costruire un percorso di ricognizione del regolamento interno, la carta che disciplina le modalità del lavoro d’aula. Al di là della vicenda Valdastico e dei tempi lunghi che sta richiedendo, l’interesse di tutta l’aula è di verificare meccanismi capaci di tenere assieme sia il diritto/dovere della maggioranza di decidere e governare, sia l’attenzione e l’agibilità per il fondamentale ruolo di opposizione delle minoranze.
TRASPARENZA E COINVOLGIMENTO
"Il Consiglio provinciale – massimo interprete della democrazia cosiddetta rappresentativa – ha lavorato credendo in queste due direttrici. In questi primi mesi di legislatura l’assemblea legislativa ha voluto aprirsi in molte forme al dialogo strutturato con la cittadinanza: si è riunito in apposite sedute con l’ente che coordina i Comuni e con i rappresentanti del mondo ladino, mochéno e cimbro; ha ascoltato diverse associazioni di rappresentanza durante i lavori delle Commissioni e ha accolto in specifici incontri l’associazione dei presidenti dei consigli comunali, i rappresentanti dei territori coinvolti dall’emergenza grandi carnivori, l’organizzazione dei sindaci emeriti - afferma il presidente del Consiglio provinciale di Trento,
Claudio Soini -
Un’altra pagina positiva e da valorizzare l’ha scritta nominando i nuovi garanti dei cittadini: saluto con soddisfazione la convergenza in aula (con la maggioranza dei due terzi) sulle tre figure dell’avvocato Bernardi, del professor Pavarin e della dottoressa Berloffa, che attendo di ricevere qui a palazzo Trentini per collaborare con loro all’avvio delle rispettive attività istituzionali, preziose per i nostri cittadini e in particolare per quelli in condizioni di fragilità. Si tratta sempre – ricordiamolo – di forme d’assistenza erogate senza spese per il cittadino. Allo stesso tempo rivolgo un grazie all’avvocata Gianna Morandi, alla professoressa Antonia Menghini e al magistrato Fabio Biasi, che lasciano gli incarichi dopo averli interpretati con impegno e passione visibili a tutti i trentini".
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA DEL CONSIGLIO
Nella seduta consiliare del 28 novembre abbiamo approvato all’unanimità (cosa che non succedeva da tempo) il bilancio del Consiglio 2025. Un bilancio sano, che coniuga bene il risparmio con i giusti investimenti. In particolare, vorrei ricordarvi l’importante investimento sul personale in termini di nuove assunzioni e i fondi per il fondamentale sviluppo tecnologico dei nostri strumenti (di cui siamo orgogliosi, siamo tra i primi nel campo della digitalizzazione e ci confermiamo laboratorio d’innovazione). Questi sono investimenti importanti, fattore umano e tecnologico sono gli asset strategici per il futuro.
È nel frattempo in fase di predisposizione da parte degli uffici consiliari il PIAO ‘25-’28 (Piano Integrato di Attività e Organizzazione della Pubblica Amministrazione). Il documento unico di programmazione e governance darà conto dei risultati raggiunti dagli uffici e chiusi nell’anno 2024, ad esempio la
creazione del software Patti e Patti Emendamenti, dando quindi per i prossimi mesi la possibilità alle parti politiche di implementare e adottare i nuovi strumenti. Riduzione del cartaceo per quanto riguarda gli atti politici e miglioramento della capacità di processo, credo saranno i principali obiettivi. Da notare saranno anche i risultati dei sondaggi di gradimento somministrati a dipendenti e consiglieri. Non ci sono ancora i risultati definitivi, che verranno pubblicati a gennaio, ma posso anticipare che l’orientamento in linea generale è positivo.
L’IMPEGNO DELLA PRESIDENZA SUL TERRITORIO
Lasciatemi dire che la Presidenza stessa – nel suo ruolo di rappresentanza - si è impegnata giorno dopo giorno. Nell’incontrare le persone, nell’essere presente agli eventi della società trentina, nel prestare ascolto, un lavoro quotidiano che anche i consiglieri eletti svolgono ciascuno nel proprio ambito. In questi dodici mesi mi sono dedicato a oltre 150 incontri nel mio ufficio di palazzo Trentini e 250 sul territorio provinciale. L’impegno è stato anche quello di aprire la sede di palazzo Trentini come una vera casa di vetro.