Artogne (Brescia) - Reperire le risorse economiche necessarie all'elaborazione ed alla realizzazione di nuove tratte di strade agro-silvo-pastorali ubicate nei pressi degli impianti a fune con funzione di trasporto pubblico locale, qualora non fossero già presenti altre vie di collegamento, al fine di garantire un servizio di emergenza e favorire l'uso strumentale specifico previsto per tali percorsi. Questo quanto contenuto nell’ordine del giorno approvato in
Regione Lombardia
“Le strade agro-silvo-pastorali – ha evidenziato al riguardo il
consigliere regionale Zamperini -
, sono finalizzate a garantire prioritariamente la salvaguardia ambientale, la sorveglianza, la prevenzione e l'estinzione degli incendi boschivi, il pronto intervento contro eventi calamitosi e le attività di vigilanza e di soccorso.
Inoltre, la loro realizzazione risulta essenziale al fine di incrementare l’attrattività dei territori montani attraverso lo sviluppo del turismo, con effetti positivi sul rilancio dell’economia locale. Questo mio ordine del giorno ha l’obiettivo di assicurare un accesso, a tutte quelle località che non hanno altre vie di collegamento al di fuori della funivia con funzione di trasporto pubblico locale, oltre che il sentiero percorribile a piedi”.
Le strade, ubicate in aree montane e collinari, che sono a servizio di boschi, pascoli e alpeggi, per lo svolgimento di attività in campo agricolo e forestale, costituiscono la rete della così detta viabilità agro-silvo-pastorale (VASP). Secondo il Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia del 2022, viene rilevata sul territorio la presenza di 4.612 strade agro-silvo-pastorali, per un’estensione lineare di 6.872 km, di cui 2.464 Piste per 4.022 km e 2.148 Percorsi pedonali e per animali da lavoro per 2.850 km. A queste si aggiungono 1.274 strade desiderate o in attuazione per uno sviluppo previsto di circa 1.568 Km