Sondrio - Si amplia l'offerta del sistema sanitario provinciale per chi soffre di patologie tiroidee.
"In passato, i pazienti valtellinesi dovevano per lo più rivolgersi a ospedali di fuori provincia per l'intervento chirurgico alla tiroide. Oggi, invece, è possibile seguire l'intero percorso dalla terapia medica alla termoablazione, fino all'eventuale intervento chirurgico, a Sondrio", evidenzia Gabriele Redaelli, direttore dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale di Sondrio.
Le malattie della tiroide sono molto diffuse nel nostro territorio, come d’altra parte in tutte le aree montane. Il trattamento medico delle patologie tiroidee è stato da sempre gestito dall’Unità operativa di Endocrinologia, negli ultimi mesi l’Unità operativa di Otorinolaringoiatria ha allargato l’offerta terapeutica dell'Ospedale di Sondrio includendo la parte chirurgica. Un'introduzione recente che ha consentito a numerosi pazienti di sottoporsi a interventi chirurgici per l'asportazione, totale o parziale, della ghiandola tiroidea, in caso di mancata risposta alla terapia. Per affrontare e trattare i casi, all'interno dell'Asst Valtellina Alto Lario, è stato creato un gruppo multidisciplinare formato da specialisti otorinolaringoiatri, endocrinologi, anatomopatologi e medici nucleari.
Dallo scorso mese di febbraio, inoltre, è operativo un ambulatorio specialistico di secondo livello che accoglie i pazienti con patologie tiroidee.
A eseguire gli interventi è Eleonora Casati, specialista in Otorinolaringoiatria, con una lunga esperienza nella chirurgia tiroidea, proveniente dall'Ospedale di Lecco, che da settembre è entrata nell'équipe del dottor Redaelli.
"Interveniamo sulla tiroide quando le terapie farmacologiche non hanno effetto - spiega la dottoressa Casati -, ad esempio nei casi di tumore della tiroide, benigno o maligno, ipertiroidismo, noduli tiroidei, gozzo in accrescimento, mediante il confronto professionale all'interno del team multidisciplinare con gli altri specialisti. La tiroide e insieme le paratiroidi, ghiandole più piccole adiacenti alla tiroide, sono organi con un ruolo importante nel controllo del metabolismo e nella regolazione del calcio nel sangue e quando non funzionano in maniera corretta causano disturbi che coinvolgono diversi organi vitali, tanto da richiedere un trattamento chirurgico per ripristinare le normali condizioni e garantire la salute del paziente".
La chirurgia della tiroide prevede un intervento chirurgico che, a seconda dei casi, comporta l'asportazione totale o parziale della ghiandola tiroidea. L'intervento viene effettuato in anestesia totale ed è seguito da una degenza ospedaliere di alcuni giorni. In casi particolari, si fa invece ricorso alla termoablazione, in anestesia locale, che non comporta tagli, una tecnica innovativa eseguita dall'équipe della Medicina nucleare diretta da Claudio Barbonetti. "Con il direttore dell'Endocrinologia Lucio Amoresano, e in collaborazione con gli altri specialisti, come Asst Valtellina e Alto Lario siamo oggi in grado di garantire una risposta efficace ai pazienti con problemi della tiroide. Oltre alle professionalità presenti, grazie al supporto dell'Azienda, possiamo contare su apparecchiature dedicate e all'avanguardia che consentono di minimizzare le complicanze dell'intervento chirurgico attraverso il monitoraggio intraoperatorio del nervo laringeo ricorrente", conclude il dottor Redaelli.