Trento - Via libera del Consiglio regionale alla manovra finanziaria dopo l’accordo tra Marini e il presidente Arno Kompatscher sull’emendamento relativo all’agenzia della Giustizia contro cui si è scagliato Urzì. Sì a un odg del Team K che impegna la Regione Trentino Alto Adige a puntare subito a una società A22 in house solo pubblica per evitare la gara europea. Ok anche al bilancio di previsione e al documento contabile dell’assemblea.
Il Consiglio regionale ha approvato con 36 voti a favore, 14 contrari, 13 di astensione e 6 non partecipa al voto (2 assenti), il disegno di legge collegato alla manovra di bilancio della Regione. Disco verde dell’assemblea anche per il Defr (Documento di economia e finanza della Regione) con 40 sì, 4 contrari, 17 astenuti e 5 non partecipo al voto. Tutti, tranne Alessandro Urzì del gruppo Misto, hanno apprezzato l’accordo raggiunto sull’emendamento proposto da Alex Marini (M5Stelle) e sottoscritto dal presidente della Giunta regionale Arno Kompatscher oltre che da altri 8 consiglieri in merito all’articolo 3 sull’agenzia della giustizia. L’intesa prevede l’obbligo di acquisire, sull’attività svolta e da svolgere dell’agenzia, il parere non vincolante del Consiglio regionale attraverso la Commissione competente. E secondo Marini introduce anche maggiori garanzie sull’indipendenza politica dell’organismo che invece, secondo Urzì, sarà inevitabilmente soggetto, in Alto Adige, a “condizionamenti ambientali”. Il Consiglio regionale ha infine approvato un ordine del giorno proposto dal leader del Team K Köllensperger per impegnare la Giunta a non perdere altro tempo nel puntare a trasformare l’’A22 in una società in house totalmente pubblica per evitare il rischio di una gara europea che risulterebbe in ogni caso penalizzante per il territorio del Trentino Alto Adige. L’odg Koellensperger è stato votato in tre punti. Dopo il sì alla premessa (28 a 22), dal dispositivo poi approvato è stata espunta su proposta di Bisesti l’espressione “senza ulteriori ritardi ed esitazioni”. Infine il Consiglio ha approvato sia il bilancio di previsione 2021-2023 della Regione che il documento contabile dell’assemblea legislativa.
Confronto tra le minoranze e Kompatscher: il presidente si riserva di approfondire le richieste
Per quasi un’ora e mezza i lavori in videoconferenza del Consiglio regionale sono stati inizialmente sospesi dal presidente dell'assemblea Roberto Paccher che ha accolto la richiesta di Sara Ferrari (Pd) di permettere ai capigruppo di minoranza un confronto con il presidente della Giunta Kompatcher in merito all’emendamento sull’agenzia della giustizia da lui concordato con Alex Marini.
Urzì contrario, soddisfatta Ferrari
Dopo la pausa i lavori sono ripresi e Urzì ha spiegato che l’esito del confronto con Konpatscher è stato “interlocutorio”. Il consigliere del Misto ha poi stigmatizzato questo “accordo squisitamente politico tra M5S e Svp la modifica all’articolo 3 proposta da Marini e condivisa da Kompatscher”. A suo avviso l’emendamento deriva dall’intervento del ministro Fraccaro che ha trovato un’intesa con la Svp per lasciare assoggettata al condizionamento ambientale esercitato dalla Volkspartei l’agenzia della giustizia in Alto Adige. E questo in cambio della rinuncia dell’ostruzionismo della delegazione della Svp in Senato sulla manovra di bilancio, in particolare sull’articolo 52 che prevede la possibilità di ingaggiare personale medico tedesco anche se non conosce l’italiano. Per Urzì si dà in tal modo “linfa al business della sanità privata in Alto Adige che avrà così la possibilità di rafforzare cliniche parlanti solo il tedesco”. L’emendamento, ha concluso “sconcertato” Urzì, è che si garantisce così un passaggio in Commissione per dei pareri obbligatori ma non vincolanti. Parere che non è detto che la Commissione debba esprimere. Un risultato il cui valore è “nulla del nulla”, ma in tal modo Fraccaro avrà ottenuto il consenso della Svp al Senato.
Ferrari ha invece apprezzato “il buon senso politico e istituzionale del presidente che, raccogliendo le perplessità del Pd, ha deciso di avviare un percorso di approfondimento”.
Positivo il giudizio di tutti gli altri consiglieri intervenuti
Diego Nicolini, l’altro esponente pentastellato in Consiglio, ha negato “giochetti” di Fraccaro con la Svp: “non c’è nessuna dietrologia né patto nascosto”, ha detto. “Abbiamo ottenuto qualcosa grazie al buon senso e al realismo del presidente Kompatscher”, ha concluso.
Anche Alex Marini ha replicato a Urzì giudicando ingenerose e irrispettose della realtà le sue dichiarazioni. Il M5S, ha detto, sta operando da una posizione di minoranza e ha fatto solo il possibile per migliorare questa norma. Miglioramenti che a suo avviso sono stati sostanziali introducendo anche garanzie sulla gestione locale della giustizia. Ad esempio attraverso la previsione di una relazione sull’attività svolta dall’agenzia e di una programmazione di quella futura. Il consigliere ha apprezzato anche la condivisione ottenuta sull’emendamento dagli altri gruppi di minoranza, “segno ha osservato – che non c’è nessun inciucio ma una volontà politica condivisa che ha messo d’accordo maggioranza e buona parte delle opposizioni”. E ha concluso con la convinzione che il funzionamento dell’agenzia si potrà migliorare coinvolgendo la stessa Commissione.
Anche Lucia Coppola ha plaudito al metodo adottato in Consiglio che ha permesso di raggiungere l’accordo tra Marini e Kompatscher. Il presidente ha prestato saggiamente attenzione alle proposte delle minoranze. E questo, ha concluso, fa pensare che la politica sia l’arte del possibile per la quale si cerca sempre una forma di mediazione.
Apprezzamento anche da Ugo Rossi che ha ringraziato Marini per l’emendamento che ha permesso di migliorare una norma il cui obiettivo non era togliere indipendenza alla magistratura. Ma senza questa modifica si poteva pensare che lo fosse. Con questo accordo il Consiglio regionale potrà sempre conoscere l’attività dell’agenzia della giustizia, che avrà un certo grado di indipendenza. Anche per Rossi non c’è quindi stato nessun inciucio, anzi. Positivo, infine, che il presidente Kompatscher abbia acconsentito a delle modifiche per dare maggiore qualità all’agenzia.
Riccardo Dello Sbarba ha giudicato utile che Marini abbia portato avanti un’azione politica che alla fine ha raggiunto questo risultato permettendo un flusso di informazioni dentro il Consiglio regionale e valorizzandone, quindi, il ruolo. Da questo punto di vista desta stupore per Dello Sbarba che proprio Urzì, sostenitore del ruolo del Consiglio, non capisca l’importanza di questo passo che apre la strada a disegni di legge che si potranno presentare in futuro sul tema dell’agenzia. Sbagliato, quindi, collocare fuori del Consiglio regionale il confronto per arrivare a questo risultato. Non vi sono stati burattinai, tant’è che si è arrivati a conclusioni inizialmente impreviste.
Peter Faistnaurer (Team K) si è aggiunto ai consiglieri favorevoli all’emendamento che subito dopo il Consiglio regionale ha approvato a larga maggioranza.
Urzì, prima della votazione favorevole all’articolo 3 così emendato sull’agenzia della giustizia e approvato con 42 sì, 4 contrari e 17 astenuti, Urzì ha chiesto ai colleghi pentastellati come possano non opporsi al condizionamento ambientale che a suo avviso quest’organismo è destinato a subire. “La manovra che assegna alla Regione un comparto delicatissimo come la giustizia per gli equilibri sul territorio, è andata in porto grazie ai 5 Stelle in Consiglio regionale. Ora ha concluso - vedremo cosa succederà in Senato per vedere se la ricostruzione ventilata in questo dibattito sia fondata”.
Marini, considerata la disponibilità del presidente, ha infine annunciato il ritiro delle sue proposte di modifica agli altri articoli del ddl sulla manovra di bilancio della Regione e il Consiglio ha approvato anche i successivi emendamenti ed articoli.
Dichiarazioni di voto. Per Urzì l’agenzia non andava inserita nel bilancio
Urzì ha richiamato il Consiglio al fatto che questa manovra introduce una riforma importante attraverso il bilancio che, ha detto, dovrebbe invece rimanere un bilancio. E non essere utilizzato come un bastimento carico di quello che nell’immediatezza si ritiene opportuno, sfruttando la procedura accelerata legata a quest’atto, il bilancio appunto, che gode di una corsia preferenziale. La riforma della giustizia è la tipica misura che avrebbe richiesto, per Urzì, un ddl organico. Così invece l’agenzia della giustizia diventa un articolo isolato all’interno della legge collegata al bilancio. A suo parere con questa norma si è compiuto un passo ulteriore verso uno smembramento della Regione che sulla giustizia farà solo da tramite per le due Province. “Oggi – ha concluso – i pentastellati sono diventati i tonni all’interno delle scatolette delle istituzioni che originariamente si proponevano di aprire”. Il Consiglio ha poi approvato con 36 voti a favore, 14 contrari, 13 di astensione e 6 non partecipa al voto (2 assenti), il disegno di legge collegato alla manovra di bilancio della Regione. E subito dopo si è espresso anche a favore della delibera relativa al Documento di economia e finanza della Regione con 40 sì, 4 contrari, 17 astenuti e 5 non partecipo al voto.
Approvato l’odg Köllensperger per la gestione in house della società Autobrennero
Paul Köllensperger (Team K) ha poi presentato un suo ordine del giorno al disegno di legge sul bilancio della Regione intitolato “Non ci sono più scuse: subito la concessione per la gestione in house dell’autostrada del Brennero”.