Milano – “L’integrazione è un percorso che non può limitarsi a un semplice inserimento abitativo o lavorativo, ma deve comprendere l’adozione dei valori fondamentali del paese ospitante, il rispetto delle sue istituzioni, delle sue leggi e delle sue tradizioni. Troppi sono ormai i casi dove le regole di convivenza civile vengono calpestate da stranieri che insultano o disprezzano l’Italia, compiono aggressioni contro le forze dell’ordine, molestie sessuali riconducibili alla pratica del taharrush gamea ovvero un rituale di violenza collettiva come avvenuto a Capodanno a Milano, danneggiano i beni pubblici e privati o inneggiano all’estremismo islamico”.
“La mozione in Consiglio regionale condanna i gravissimi fatti di Capodanno, le violenze di piazza di Busto Arsizio e nelle principali città italiane, tra cui Milano, Bologna, Roma, Torino. E, più recentemente, quelli avvenuti recentemente a Brescia contro le Forze dell’ordine a supporto delle attiviste fermate dopo la manifestazione alla Leonardo spa di Brescia.
Il nostro testo vuole inoltre esprimere solidarietà alle Forze dell'ordine che devono essere messe nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro e intervenire laddove necessario al fine di tutelare la sicurezza pubblica”.
“L’impegno di Regione Lombardia deve essere quello di sostenere il Governo, come già sta facendo, per potenziare le misure a contrasto dell’immigrazione clandestina, aumentare le casistiche necessarie per rimpatriare chi delinque o non si vuole integrare nella nostra società, e adottare criteri più stringenti per l'acquisizione e la revoca della cittadinanza. Ma anche per privare chi delinque di poter accedere ai benefici di welfare messi a disposizione dal nostro sistema sociale”.
Così Floriano Massardi, consigliere regionale e presidente della Commissione ‘Agricoltura, montagna e foreste’, primo firmatario di un emendamento circa i fatti verificati alla Leonardo spa di Brescia inserito nella mozione della Lega “Misure urgenti per la tutela della sicurezza pubblica e della convivenza civile: contrasto a radicalizzazione, degrado, molestie sessuali e violenza collettiva” approvata ieri in Consiglio regionale della Lombardia.