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Vinitaly, alla Cantina Donati il premio Angelo Betti

Benemeriti della viticoltura Gran Medaglia di Cangrande

Trento - Prestigioso riconoscimento al Vinitaly per la Cantina Donati che ha ricevuto dalla Provincia autonoma di Trento. Il tradizionale Premio Angelo Betti, Benemeriti della viticoltura Gran Medaglia di Cangrande. A consegnare il riconoscimento, proposto dall’assessore provinciale all’agricoltura, il dirigente provinciale Andrea Merz con le seguenti motivazioni: “Marco Donati, la moglie Emanuela e la figlia Elisabetta hanno fatto della loro azienda una scelta di vita, n dedicandosi con impegno e forte passione, nel rispetto della loro terra e dei preziosi prodotti che essa offre, con un occhio di riguardo all’innovazione, ma senza mai trascurare la tradizione e l’amore che li lega al Trentino”.

E’ la famiglia Donati per il tramite di Elisabetta a ricordare che “Centocinquant’anni fa il quadrisavolo Luigi iniziò una storia che prosegue ancora oggi con me, mio padre Marco e mia madre Emanuela, io rappresento la sesta generazione, l’evoluzione che continua la storia, il presente e il futuro. Insieme perseguiamo l’obiettivo di produrre vini interpreti della massima espressione del territorio e capaci di emozionare ad ogni sorso. La qualità è sempre stata il nostro criterio di riferimento.”
L'Azienda Vitivinicola Marco Donati una delle più antiche del Trentino, si trova nella zona classica del Teroldego e vanta di una lunga tradizione in quanto nel 1863 Luigi Donati acquista, assieme al quattrocentesco palazzo dei conti Spaur, i pregiati vigneti di Teroldego, che si estendono nel soleggiato Maso ai piedi dei castelli di Mezzocorona.
Qui si selezionano negli anni i ceppi migliori serbando così ancora oggi un vigneto storico con viti vecchie di 85 anni: significativo esempio di biodiversità, questo vigneto presenta numerosi cloni di Teroldego.
L’azienda di famiglia è riconosciuta come punto di riferimento della tradizione enologica trentina, da sempre impegnata nella valorizzazione di un patrimonio viticolo di qualità. Negli anni poi, con un attento lavoro di “zonazione”, l’azienda è andata a coltivare dei piccoli vigneti in vari siti del Trentino, molto diversi tra loro per “terroir” e situati nelle zone più vocate per ogni tipologia d’uva. Da qui la collezione rappresentativa dei più interessanti vini del Trentino, ricchi di carattere e tipicità.
Un vitigno al quale la famiglia Donati è storicamente legata è il Teroldego, vitigno autoctono con il quale si produce il leggendario “Teroldego Sangue di Drago”. Per questo cru, vengono selezionate le uve migliori, di vigne vecchie anche di 90 anni, piantate ancora dal bisnonno Marco, il quale già sognava che con quelle viti venissero prodotti grandi vini di qualità.
Un aneddoto interessante racconta che ancor prima dei Conti Spaur, il maso era stato di pertinenza del coppiere dei Conti del Tirolo. Ai tempi il coppiere di corte rivestiva una notevole importanza, paragonabile ad un ministro e questo sta ad indicare come già allora questi vigneti fossero ritenuti di grande pregio, ed i vini che derivavano da questi vigneti fossero privilegio delle mense più raffinate.
Oltre centocinquanta vendemmie legano questa azienda al Trentino ed al mondo del vino. La preziosa collezione di bottiglie racconta un po’ della nostra storia. Nelle cantine sotterranee si conservano gelosamente due bottiglie del 1863 ed alcuni pezzi rari che testimoniano la “Cultura” del vino.
Ultimo aggiornamento: 08/04/2025 00:10:05
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