L’orchestra “Labirinti Armonici” ha eseguito i più celebri valzer viennesi interpretati con maestria dalle coppie di ballerini di “Arco ‘800” insieme al pubblico presente nel salone decorato in stile liberty.
Tre le esperienze che hanno arricchito di contenuti il programma appena concluso sono da ricordare anche "Un tè con Sissi", un incontro di carattere storico in compagnia del ricercatore locale Paolo Luconi Bisti e di Giordana Luchesa, esperta in costumi d’epoca e componente del Corist (Coordinamento rievocatori storici trentini) e la divertente quanto insolita "Sciata Asburgica" sulle piste della Skiarea Campiglio.
Quella appena conclusa è stata la 39esima edizione del Carnevale Asburgico che, nato nella “Perla delle Dolomiti” a metà anni ‘80, il prossimo anno festeggerà i quarant’anni.
L’evento è stato organizzato da Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio in collaborazione con Hotel Des Alpes, Pro loco Madonna di Campiglio, Filò da la Val Rendena, Campiglio Asburgica, Arco ‘800, orchestra “Labirinti Armonici”, Andrea Busignani e Sandro Ducoli, comuni di Pinzolo e Tre Ville, Cantine Ferrari, Hotel Lorenzetti, Moresco Group Service.
Note storiche
“Sulle cime più alte e solitarie io riesco a respirare più liberamente, mentre altri si sentirebbero perduti”. Con queste parole Elisabetta d'Austria, conosciuta e amata in tutto il mondo con il nome di “Sissi”, descrisse, a fine Ottocento, il suo profondo legame con le montagne, in particolare, tra le più amate, le Dolomiti di Brenta e Madonna di Campiglio dove l'Augusta Sovrana soggiornò la prima volta nel settembre 1889.
La bellissima principessa di Wittelsbach trascorse una settimana alla scoperta dei meravigliosi paesaggi, delle fresche acque e dell’aria salubre ai piedi delle Dolomiti di Brenta. Una montagna che rimase impressa nell’animo dell’“eroina del sogno”. Tanto che dopo poche stagioni, era il 1894, ci fu il grande ritorno.
Risuonarono per tutto il Trentino 33 colpi a salve sparati dalle batterie di cannone, si sparsero ovunque i suoni delle campane e gli evviva di riverenza di un popolo in festa: Madonna di Campiglio e tutto il Trentino salutarono nuovamente l’arrivo dell’Imperatrice, questa volta accompagnata dall’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe.
Grande fermento ed eccitazione per l’arrivo della coppia reale: “Mai questa superba stazione alpina, questo sontuoso luogo di festa della natura, dalle vette supreme dei monti luccicanti di ghiaccio, mai ebbe tanta gloria come quella di cui si ammanta oggi in cui ospita l’augusta coppia sovrana dell’Austria nostra”. Così scriveva “La Gazzetta di Trento” in onore della visita dei sovrani.