Questi reparti estremamente qualificati, sarebbero di fatto in- sufficienti per coprire l’intero territorio montano del paese, e pertanto ad essi si aggiungono ulteriori 8 Squadre di Soccorso Alpino collocate organicamente a livello comando intermedio e dislocate omogeneamente sul territorio, nelle più importanti stazioni turistiche d’Italia; alloro fianco operano inoltre, secondo necessità, le pattuglie di sciatori in forza alle stazioni, che garantiscono l’attività di vigilanza e soccorso sulle piste.
Carabinieri sciatori e rocciatori trovano altresì il loro impiego quotidiano in servizi di prevenzione e repressione dei reati sulle piste sciistiche, lungo le maggiori vie alpine, presso i rifugi e le stazioni funiviarie o turistiche; svolgono inoltre compiti di soccorso sia a favore di singoli individui dispersi od infortunatisi durante le escursioni, sia di intere popolazioni rimaste isolate in zone montane a seguito di eccezionali calamità naturali.
Ma tutto ciò non esaurisce le mansioni di questi militari che ai compiti ordinari, aggiungono come eventuali quelli di supporto per lo svolgimento di attività di polizia giudiziaria nel contesto di incidenti di qualsiasi genere avvenuti in ambiente impervio, la ricerca di catturandi, il supporto ai reparti territoriali nel corso di rastrellamenti e battute effettuate a seguito di gravi reati, nonché il soccorso all’attività in occasione di competizioni sciistiche ed alpine.
Per sostenere ed alimentare una struttura così articolata, il Centro Addestramento Alpino, in coordinazione con il Comando Legione Trentino Alto Adige, organizza annualmente corsi che, partendo da un livello formati- vo, attraverso tre gradi di qualifica, giungono ad addestrare gli stessi istruttori.
Nel settore alpino i corsi sono articolati in:
- corso formativo della durata di 30 giorni finalizzato ad impartire ai militari l’addestramento tecnico dei sistemi di arrampicata e di prepararli alla sopravvivenza ed alle tecniche di pronto soccorso e salvataggio in montagna, familiarizzandoli inoltre con l’impiego dei vari materiali in dotazione. I partecipanti a tale corso, su base volontaria, non devono aver superato il 300 anno di età;
- corso integrativo e di abilitazione al servizio di vigilanza e di soccorso in montagna, di 30 giorni di addestramento e che prepara il personale ad operare nel contesto delle squadre di soccorso alpino. Esso viene frequentato, previa selezione, unicamente da personale che ha superato con ottima valutazione il corso basico;
- corso di qualificazione della durata di ulteriori 30 giorni che perfeziona la capacità tecnica dei militari sino ad abilitarli all’insegnamento ed alla qualifica di “istruttore militare di alpinismo”. A quest’ultimo corso può partecipare unicamente il personale che ha già frequentato entrambi i precedenti corsi con eccellente punteggio.
Il Centro fornisce inoltre supporto ed aggiornamento sia agli istruttori che alle squadre di soccorso alpino, organizzando specifici stages che qualificano l’opera degli specialisti nel particolare settore.
Nel campo dello sci, l’iter addestrativo è simile e si divide egualmente in livelli: corso basico, di abilitazione al servizio di vigilanza e soccorso, qualificazione e d’aggiornamento per istruttori.
Rispetto a quelli di roccia si aggiungono iter specialistici come quello per conduttori di cani da soccorso alpino ed antivalanga.
Ancora, il Centro abilita gli operatori dei Reparti Speciali muoversi e ad operare in ambiente montano anche innevato al fine di consentire loro il completamento dei cicli addestrativi con possibilità di impiego anche in tutte le situazioni operativamente rilevanti che non sempre possono prescindere da queste particolari condizioni.
Presso il Centro vengono, infine, sperimentati equipaggiamenti speciali impiego ordinario e straordinario per il personale sciatore e rocciatore, mezzi speciali e le loro dotazioni, sia prima che essi vengano assegnati reparti sia in fase di studio, sperimentazione, acquisizione od elaborazione per le nuove procedure di impiego.
di Alberto Panzeri