Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Aggressione alla Residenza Fersina di Trento: un arresto

Trento - Nella nottata odierna, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Trento, sono intervenuti presso la “Residenza Fersina” dove due ospiti, di 32 e 29 anni provenienti dal Marocco, hanno avuto un litigio, per futili motivi, nel corso del quale uno dei due (il 32enne) ha ferito l’altro al collo con una lama, provocandogli una copiosa emorragia. La vittima è stata prontamente soccorsa è trasportata al Santa Chiara, dove è stata sottoposta a intervento chirurgico.

I carabinieri, giunti sul posto, hanno effettuato le prime immediate indagini riuscendo a risalire all’identità dell’autore del ferimento, che nel frattempo si era dileguato.

Le ricerche avviate dai militari hanno consentito di rintracciare il fuggitivo all’esterno della struttura, lungo via al Desert, con gli indumenti ancora sporchi di sangue.

Visti i gravi indizi di colpevolezza, l’uomo è stato arrestato per tentato omicidio. L’arrestato alle prime ore della mattinata è stato condotto nel carcere di Spini di Gardolo.

Fp Cgil e Fisascat Cisl: episodio gravissimo, ma risultato di scelte politiche scellerate

“Quanto accaduto alla residenza Fersina è inaccettabile e ingiustificabile, ma è solo la punta di un iceberg”.
Lo affermano con durezza Luigi Diaspro e Gabriele Bianco di Fp Cgil insieme a Fabio Bertolissi di Fisascat Cisl, chiedendo un intervento immediato perché venga ripristinata una situazione di sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori insieme alla maggioranza degli ospiti che rispetta le regole, agendo con tutti i mezzi disponibili nei confronti di chi viola sistematicamente leggi e regolamenti.

La situazione di gravissima criticità della residenza è nota da tempo e nelle scorse settimane i sindacati hanno sollecitato Provincia e Commissariato del Governo a prendere adeguate contromisure per rafforzare il numero di operatori e del personale di sorveglianza. “I dipendenti di Kaleidoscopio vivono quotidianamente una situazione di elevata pericolosità più volte denunciata anche da noi. Chi opera nella struttura, purtroppo, è costantemente vittima di atti vandalici ai mezzi di proprietà, minacce ed aggressioni, anche fisiche, ad opera di una ridottissima minoranza degli ospiti”.

"La presa di posizione anche del sindacato ha portato a qualche passo avanti: nelle prossime settimane aumenterà il numero di operatori e verrà rafforzata la sorveglianza. E’ un passo avanti, ma la situazione non si risolve solo in questo modo. Purtroppo siamo di fronte agli effetti, prevedibili, di una politica sbagliata di gestione degli stranieri. Tagliare il sistema di accoglienza diffusa è stata una scelta scellerata, in coerenza con le decisioni assunte a livello nazionale. Non è tagliando sull’accoglienza e le misure di integrazione che si ottiene maggiore sicurezza e l’ultimo episodio alla Fersina sta a dimostrarlo. Abbiamo sempre sostenuto che l’Autonomia potrebbe fare la differenza, anche a tutela di tutta la comunità, ma evidentemente si ritiene più vantaggioso alimentare le paure. Nell'immediato comunque chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico e della sicurezza, deve intervenire per tutelare i lavoratori e tutti coloro che sono qui in cerca di un futuro migliore".
Ultimo aggiornamento: 06/06/2024 15:51:11
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE