Spiazzo (Trento) - Altro colpo alla
baby gang, arrestato il giovane lo scorso mese di giugno aveva
perseguitato e
rapinato il
fidanzato della sua ex. Dovrà scontare
un anno e 2 mesi di
reclusione in esecuzione di una
sentenza definitiva emessa dal
Gup del tribunale di
Trento.
I

militari della
Stazione di
Spiazzo, unitamente a quelli del Nor- Aliquota Radiomobile della Compagnia di Riva del Garda, hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Trento nei confronti di un ragazzo, residente in uno dei comuni della Val Rendena, condannato con sentenza definitiva emessa dal Giudice per l’Udienza Preliminare di Trento alla
pena di 1 anno e 2 mesi di reclusione per i reati di
atti persecutori, rapina e
lesioni personali aggravate. La vicenda aveva avuto inizio nel giugno dello scorso anno allorquando l’arrestato, che nonostante la giovanissima età era diventato il punto di riferimento di un gruppo di altri ragazzi della
Val Rendena dedito a reati in materia di stupefacenti, furti e danneggiamento ai danni di beni mobili pubblici, aveva rivolto le sue “attenzioni” su un minorenne che aveva come unica colpa quella di essere l’attuale fidanzato della sua ex ragazza.
Il ragazzo, non rassegnandosi alla fine della sua relazione sentimentale, da qualche tempo, aveva iniziato a perseguitare la coppia, seguendola dappertutto, appostandosi e gridando sotto casa della ragazza fino a tarda notte e minacciando più volte il minorenne.
Dagli inizi del mese di giugno poi, egli era passato alle vie di fatto e, grazie anche alla collaborazione di altri giovanissimi appartenenti al suo gruppo, aveva iniziato ad aggredire il minore ogni qualvolta lo incontrava per strada, cagionando in lui uno stato di ansia tale da cambiare le proprie abitudini di vita: nell’episodio più grave, tre ragazzi capeggiati dall’arrestato erano riusciti a bloccare l’auto della coppia e, dopo aver fatto scendere il minore, avevano iniziato a colpirlo con schiaffi e pugni, facendosi consegnare con la forza il suo telefono cellulare. Proprio a causa di tale episodio, agli inizi del mese di luglio 2024, il ragazzo neo maggiorenne era stato tratto in arresto dai carabinieri della Stazione di Spiazzo in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare che disponeva per lui gli arresti domiciliari.
Adesso, a conclusione del processo penale scaturito da tale vicenda, il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Trento ha emesso una sentenza definitiva che prevede per il ragazzo l’applicazione della pena della reclusione per 1 anno e 2 mesi e una multa pari a 400 euro. L’arrestato, quindi, dopo essere stato rintracciato, è stato condotto presso la caserma di Spiazzo per le formalità di rito, al termine delle quali è stato tradotto presso la casa circondariale di Spini di Gardolo.