Bolzano - I militari della Sezione
Radiomobile di
Bolzano hanno individuato e denunciato due soggetti ritenuti responsabili del reato di “ricettazione”.
L’episodio è scaturito dalla chiamata al 112 Nue di un uomo il quale, grazie ad una specifica app, è riuscito ad individuare la posizione dell’
Iphone in uso al proprio figlio, che nei giorni scorsi era stato oggetto di furto e successivamente regolarmente
denunciato.
Il signore ha riferito ai militari che il dispositivo fosse stato geolocalizzato in un’
attività commerciale situata nel centro storico del capoluogo: ivi giunti, i militari hanno chiesto informazioni circa il cellulare al responsabile del negozio di riparazione di dispositivi.
Egli, particolarmente collaborativo, ha fornito un’insolita approfondita descrizione di un 26enne che, qualche ora prima, si era presentato da lui per vendergli proprio quell’oggetto. Circa un’ora dopo, durante il consueto servizio perlustrativo della città, i militari hanno individuato un individuo che corrispondeva esattamente alla descrizione del presunto venditore di smartphone oggetto di furto. A sua volta, il ragazzo ha riferito di averlo già ceduto al rivenditore. I militari, dunque, si sono recati dall’esercente che, vistosi alle strette, ha consegnato a loro il cellulare, successivamente sottoposto a sequestro, in attesa della consegna al legittimo proprietario. Il responsabile del negozio, disponibile nel coadiuvare i militari, in realtà era colluso con chi gli ha procurato il dispositivo mobile.
Anche questa volta, grazie alla collaborazione con il cittadino, i carabinieri sono riusciti ad assicurare alla giustizia due soggetti ricettatori che avrebbero lucrato ingiustamente su un oggetto provento di furto.