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Bolzano: spedizione punitiva sul Lungo Talvera

Tre arresti della Polizia di Stato

Bolzano - Le pattuglie della Squadra Volante della Polizia di Stato sono state fatte convergere sui prati della Passeggiata Lungo Talvera, lato Theiner, a seguito della segnalazione di una rissa in atto tra una quindicina di persone, di cui alcune armate con coltelli, spranghe, mazze da baseball e machete.
Al momento dell’arrivo sul posto, pochissimi minuti dopo la chiamata, gli Agenti hanno accertato la presenza di 4 individui feriti a terra e di alcuni passanti che cercavano di soccorrerli, viste le copiose perdite di sangue da svariate parti del corpo che i quattro presentavano.
Sul posto sono state subito fatti intervenire Ambulanze e Personale Sanitario del 118 per soccorrere i quattro feriti – in seguito identificati per tali un cittadino afgano di anni 25 (al quale sono stati riscontrati 30 giorni di prognosi per recisione del tendine di una mano), un altro cittadino afgano di anni 28 (che ha avuto 30 gg di prognosi iniziali per frattura al gomito), un terzo cittadino afgano di anni 29 (ricoverato con prognosi riservata in Terapia Intensiva per frattura al cranio, e nell’immediatezza dei fatti ritenuto in pericolo di vita) ed un quarto cittadino afgano di anni 40 (in prognosi riservata per frattura della base cranica e frattura della trachea, anch’esso, ad un primo esame sanitario da parte dei medici intervenuti, ritenuto in pericolo di vita) – hanno riportato gravissime lesioni, mentre altri due compartecipi hanno fatto ricorso il giorno successivo a cure mediche presso l’Ospedale di Merano.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato, fatti anch’essi intervenire immediatamente sul posto, a seguito di complesse indagini iniziate sin da subito con l’ausilio degli Agenti delle “Volanti” e della Polizia Scientifica sono riusciti ad ottenere elementi circostanziati su quanto accaduto quella sera, ed a ricostruire la dinamica della vicenda: una aggressione preordinata, cioè, da parte di un gruppo di immigrati nei confronti di un altro, dovuta a vecchi rancori, organizzato da due fratelli di origine iraniana spalleggiati da altri individui, tra cui tali A. A. H., cittadino afgano di anni 24, e A. A., 31enne cittadino albanese, entrambi pluripregiudicati per reati di varia natura e gravità. Dalle acquisizioni testimoniali è emerso, infatti, che già alcuni giorni prima della violenta aggressione i feriti erano stati minacciati dai fratelli iraniani, i quali avevano preannunciato che gliel’avrebbero “fatta pagare” per un precedente sgarro.
Sarebbero stati in fatti costoro ad aver dato origine allo scontro inviando, nel corso dello stesso pomeriggio, esplicite minacce di morte sulle utenze telefoniche di due dei feriti per poi raggiungerli sulle Passeggiate del Talvera, attorno alle 19,45, con un gruppo di circa una decina di complici armati di mazze da baseball, coltelli, spranghe e machete ed aggredirli assieme agli altri soggetti che si trovavano con loro; nella circostanza il maggiore dei due fratelli – successivamente identificato per K. S. E.
cittadino italiano di origine iraniana di anni 33, anch’egli gravato da pregiudizi penali e/o di Polizia – avrebbe colpito con un machete dapprima uno degli aggrediti e, successivamente, un secondo individuo, ferendoli gravemente in varie parti del corpo, tanto da ridurre quest’ultimo in fin di vita. Per questo motivo sin nella prima fase delle indagini erano state effettuate a loro carico perquisizioni domiciliari e personali, che avevano consentito di rinvenire e sequestrare alcuni indumenti sporchi di sangue ed alcune delle armi utilizzate nell’agguato, anch’esse imbrattate di liquido ematico.
A seguito delle risultanze delle attività investigative riscontrate dalla Squadra Mobile, la Procura della Repubblica ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Bolzano l’emissione di 3 Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere, rispettivamente, nei confronti dei due fratelli italo-iraniani ( K. S. E., di 33 anni, e K. S. A., di 24 anni), indicati dalle vittime come i gestori di fatto/ proprietari del Bar „Luna’s Cafè“, e del 24enne cittadino afgano H. A. A., conosciuto come “Tofan”.
Durante lo scorso fine settimana, gli Agenti della Squadra Mobile hanno individuato in Città – in una abitazione di Via Guncina, ove risiede uno dei fratelli, ed in una di Viale Europa, ove risiede l’altro – e tratto in arresto tutti e tre i ricercati, per i reati di porto abusivo di armi e di lesioni personali volontarie gravissime, aggravate dall’aver agito con armi ed in più persone, in concorso tra loro, provocando alle vittime danni permanenti.
Tutti e 3 gli arrestati, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, sono stati associati alla Casa Circondariale di Bolzano a disposizione del Pubblico Ministero.
Nei confronti di un quarto complice – il cittadino albanese A. A. – il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori aveva emesso in via di urgenza un Decreto di Espulsione, con contestuale ordine di trasferimento immediato nel Paese di provenienza; costui, pertanto, era stato immediatamente trasferito dagli Agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura presso l’Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna, ove era stato imbarcato in aereo e scortato sino a Tirana.
Stesso provvedimento il Questore lo ha emesso nei confronti del cittadino afgano A. A. H., che diverrà operativo una volta saldato il conto con la Giustizia.
A carico di tutti gli altri organizzatori della violenta aggressione il Questore ha disposto l’avvio della procedura per l’applicazione della Misura di Prevenzione Personale, prevista dal Codice delle Leggi Antimafia, della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.
“Si è trattato di un gravissimo episodio criminale, connotato da particolare, immotivata violenza, che solo per un caso fortuito, sino a questo momento, non ha avuto ben più tragiche conseguenze – ha evidenziato il Questore Sartori –. Episodi simili non possono essere tollerati. Da qui le drastiche misure adottate, sia sul piano giudiziario che su quello amministrativo, finalizzate ad assicurare i responsabili alla Giustizia e ad interrompere una escalation criminale di violenze e ritorsioni tale da creare non poche criticità sul piano dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini”.

Ultimo aggiornamento: 19/11/2024 12:25:58
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