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Bolzano, tre stranieri espulsi dalla Polizia di Stato

Bolzano - Nell’ambito di una specifica operazione di Polizia di prevenzione generale, connessa ad una complessa attività di verifica e monitoraggio effettuata dall’Ufficio Immigrazione disposta dal questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori con riguardo a soggetti stranieri non in regola con le norme sulla immigrazione, nei giorni scorsi sono stati scortati presso Centri di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.) – in attesa di essere quanto prima riportati nei Paesi di rispettiva provenienza – 3 pregiudicati, dimoranti irregolarmente nella provincia di Bolzano e sottoposti a procedimenti penali per varie tipologie di reato, ovvero coinvolti a vario titolo in attività illegali, colpiti da altrettanti provvedimenti di espulsione in quanto presenti illegalmente in Italia e resisi responsabili di gravi reati. Si tratta di attività di prevenzione di grande rilevanza, a contrasto dell’immigrazione clandestina su tutto il territorio provinciale.
Nei confronti dei 3 individui il questore Sartori ha emesso decreti di espulsione, con contestuali ordini di trattenimento presso i C.P.R. di Roma “Ponte Galeria” e di Gradisca d’Isonzo (Gorizia).

Nel dettaglio, l'intervento della questura:
A.S.B.A.M, cittadino iracheno di 23 anni, giunto in Italia ancora minorenne, sin da subito si era reso protagonista di numerose e gravi azioni delittuose: - nel 2016, all’età di 15 anni, era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per minaccia aggravata e continuata a mezzo piattaforma whatsapp nei confronti di un coetaneo frequentante lo stesso Istituto scolastico; sempre in quel periodo era stato altresì denunciato in quanto trovato in possesso di tre coltelli multiuso celati nello zaino; quindi, aveva subito un’altra denuncia per lesioni personali ai danni di uno studente di una Scuola Media di Bolzano, il quale era stato dapprima attirato in un Parco Pubblico assieme a due compagni di scuola, per poi essere violentemente percosso con pugni e calci, mentre altro “sodale” della Baby Gang di cui il soggetto in questione era uno dei leader riprendeva con il cellulare il pestaggio in un video che veniva poi caricato su whatsapp e divulgato su varie chat; nel 2017, a 16 anni, veniva denunciato e, in seguito, condannato per danneggiamento di una pensilina di un autobus a Bolzano.
Fatto commesso unitamente ad altri membri della “Baby Gang” della quale era leader; nel 2018, all’età di 17 anni, a Merano, era stato denunciato per furto con strappo di una collana e di una fede ai danni di una anziana.
Pluripregiudicato per reati di varia natura e gravità, quali rapina aggravata (reiterata), minaccia, atti persecutori, furto aggravato (reiterato), detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti (reiterato), oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale, percosse, lesioni nonché porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, A.S.B.A.M è stato più volte processato e condannato a pene detentive: l’ultimo periodo di detenzione presso la Casa Circondariale di Bolzano è terminato lo scorso 1° febbraio;
lo scorso 9 maggio, il Questore ha emesso nei suoi confronti la Misura di Prevenzione Personale dell’AVVISO ORALE;

nei giorni scorsi il soggetto è stato rintracciato da un equipaggio della Polizia di Stato all’interno del Bar “Mon Amour”; nella circostanza, costui ha tentato di sottrarsi al controllo di Polizia fuggendo al piano superiore del Bar, ove veniva tuttavia raggiunto dagli Agenti, ed ove veniva trovato in possesso di sostanze stupefacenti.
Condotto in Questura e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, in considerazione di quanto poc’anzi menzionato il Questore Paolo Sartori ha emesso in via d’urgenza, nei suoi confronti, un decreto di espulsione con contestuale Ordine di Trattenimento presso il C.P.R. di Gorizia, ove è stato immediatamente scortato in attesa di essere quanto prima rimpatriato.

Nel pomeriggio di ieri, nel corso di uno dei servizi straordinari di prevenzione generale e controllo del territorio disposti dal Questore, nei giardini prospicienti alla Stazione Ferroviaria di Bolzano è stato rintracciato tale G.N., cittadino tunisino 27enne irregolare sul territorio nazionale. “Sbarcato” nell’ottobre 2023 a Trapani, recentemente era stato arrestato a Bolzano, e quindi scarcerato, per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Poiché il soggetto è risultato essere stato destinatario, lo scorso mese di febbraio, di un Ordine di Allontanamento dal Territorio Nazionale al quale non aveva ottemperato, il Questore di Bolzano ha emesso anche nei suoi confronti un decreto di espulsione con Ordine di Trattenimento presso il Centro Permanenza per i Rimpatri di Gorizia, per poter di seguito essere rimpatriato nel Paese di origine.

Fermato venerdì in Centro Città durante un controllo di Polizia, sin dai primi accertamenti effettuati sul posto dagli Agenti era emerso che a carico di A.K., 32enne cittadino nigeriano, era stata rigetta per ben tre volte la richiesta di Protezione Internazionale da parte della Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Padova e che, pertanto, egli non aveva più titolo per soggiornare legalmente sul nostro Territorio Nazionale. A. K., sbarcato in Sicilia nel 2014, durante la sua lunga permanenza in Italia nel 2019 era stato condannato per ricettazione, nonché denunciato nel 2020 alla Procura della Repubblica di Bolzano per i reati di danneggiamento ed invasione di terreni e nel 2022 per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, per incendio doloso e per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Poiché a costui era già stato intimato per ben tre volte di abbandonare il territorio nazionale, intimazioni che A. K. Si è ben guardato dall’ottemperare, il Questore Sartori emesso anche nei suoi confronti un decreto di espulsione con ordine di trattenimento presso il Centro Permanenza per i Rimpatri “Ponte Galeria” di Roma, da dove verrà quanto prima rimpatriato nel Paese di origine.
“Cosi come a riguardo delle infiltrazioni da parte della criminalità mafiosa nelle attività economiche della nostra Provincia, allo stesso modo l’attenzione nei confronti della criminalità comune, in particolare quella di tipo predatorio, nonché dell’immigrazione clandestina e dei reati che ad essa sono collegati, rappresenta per le Forze dell’Ordine una priorità assoluta, proprio perché questi fenomeni delinquenziali si manifestano con componenti delittuose particolarmente odiose, che spesso incidono direttamente sulla tranquillità dei cittadini – ha evidenziato il Questore Sartori –. Pertanto, l’applicazione concreta e sistematica delle Misure di Prevenzione Personali e dei Provvedimenti di allontanamento dal Territorio Nazionale di soggetti devianti ci consente di estirpare dal contesto criminale quei personaggi che delle attività delinquenziali hanno fatto la loro unica fonte di sostegno, oltre che la caratteristica principale del loro sistema di vita, e di evitare che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati, spesso privi del necessario Titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza”.
Ultimo aggiornamento: 20/05/2024 20:33:39
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