Brunico (Bolzano) - I
carabinieri della Compagnia di
Bressanone, in particolare il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, sono intervenuti tempestivamente per
arrestare un
giovane di 18 anni di
Brunico, già noto alle forze dell’ordine, responsabile di una
violenta aggressione e
rapina avvenuta nella zona vicina al parcheggio “Club Max”, in via Laghetto.
L’episodio si è verificato intorno alle ore 4.30, quando l’arrestato ha aggredito un ragazzo, sottraendogli una catenina dal collo e colpendolo con un pugno, per poi darsi a una fuga precipitosa nel tentativo di sfuggire alla giustizia. Immediatamente allertati, i militari dell’Arma hanno dato avvio a un’azione di ricerca accurata e coordinata, basata su una descrizione precisa e dettagliata dell’aggressore ottenuta sul posto.
Grazie alla rapidità e all’efficacia dell’intervento, i carabinieri sono riusciti a intercettare e bloccare il soggetto a breve distanza, impedendogli di dileguarsi.
La vittima, che riportava contusioni ed escoriazioni al collo, è stata prontamente soccorsa e accompagnata presso il pronto soccorso dell’ospedale locale, dove le è stata diagnosticata una prognosi di guarigione in tre giorni. Le lesioni riportate, pur non gravi, hanno avuto un forte impatto emotivo sulla vittima, un lavoratore regolarmente impiegato in una struttura ricettiva che aveva passato tranquillamente la serata nella nota discoteca di Bressanone.
Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bressanone, Capitano Ottavio Tosoni, ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per l’operato dei militari, dichiarando: “Questo arresto è un ottimo risultato, che rende merito alla preparazione e alla professionalità dei militari dell’Arma, che hanno saputo agire con prontezza e lucidità, garantendo sicurezza e giustizia per la nostra comunità. Episodi di violenza come questo non possono essere tollerati, e il nostro impegno è, e resterà, quello di proteggere i cittadini e garantire loro la massima tutela”.
L’arrestato, dopo tutte le formalità, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Bolzano, dove è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le ulteriori fasi procedurali.