Carpenedolo (Brescia) - Torna l'allarme truffe nel Bresciano. Un cittadino ha telefonato direttamente alla Stazione carabinieri di Carpenedolo, riferendo che, poco prima, due uomini qualificatisi come tecnici idraulici impiegati da quel Comune, si erano presentati alla sua porta, riferendo di dover effettuare dei controlli all’impianto idrico dello stabile, dal momento che erano state riscontrate delle contaminazioni non meglio specificate. Il cittadino, insospettito dall’atteggiamento dei due presunti tecnici, che pur si presentavano con un badge e con un abbigliamento da lavoro solitamente in uso a chi si occupa di manutenzioni, ha rifiutato di farli accedere al proprio domicilio e prontamente ha allertato i Militari dell’Arma, riferendo dei suoi sospetti ed indicando, al contempo, che i due uomini in quel momento si trovavano presso l’abitazione della propria vicina di casa, cercando di accedervi allo stesso modo.
Immediatamente è giunta sul posto un equipaggio della Stazione carabinieri di Carpenedolo, il quale ha individuato immediatamente l’autovettura in uso ai sedicenti manutentori, ancora in moto e con la portiera aperta pronta ad una fuga immediata e addirittura con un lampeggiante installato sul montante della carrozzeria. Alla vista dei militari, i due uomini, che stavano per fare ingresso all’interno dell’abitazione, si sono dati ad immediata fuga appiedata nelle campagne circostanze, inseguiti dagli operanti per una distanza di oltre 700 metri, fino ad essere individuati e bloccati dai carabinieri di Carpenedolo, supportati da un equipaggio della Radiomobile di Desenzano del Garda, che nel frattempo era prontamente intervenuta in supporto in pochi minuti.
A seguito dell’immediata perquisizione personale e veicolare, sono state sottoposte a sequestro poiché verosimilmente adoperate per la commissione del reato: falsi badge da manutentore, abiti da lavoro, radio walkie-talkie, guanti da lavoro, rilevatori di frequenza, sirene da autovettura, adesivi con scritto “Polizia”, targhe contraffatte e addirittura carte intestate a Comuni limitrofi con finti avvisi di interruzione di energia elettrica. Oltre a questo, sono stati addirittura rinvenuti dei baffi finti, oltre che petardi, alcool, ammoniaca e carbonella adoperati per creare una finta contaminazione dell’acqua. Al termine dei numerosi accertamenti e delle formalità di rito, i due uomini sono stati denunciati.