L'alcool è sicuramente la sostanza psicotropa di più facile accesso in grado di determinare una temporanea inabilità alla guida.
L'assunzione di bevande contenenti alcool in quantità variabile in funzione della loro gradazione produce euforia, disinibizione e difetti di coordinamento motorio che si ripercuotono in modo significativo sulle capacità di condurre un mezzo in sicurezza.
A parità di assunzione il tasso alcolemico varia in relazione al sesso, al peso e alle condizioni fisiche della persona nonché in relazione alle circostanze di assunzione (a digiuno o stomaco pieno e contemporaneo uso di psicofarmaci) e per questo il ministero della Sanità ha emesso le tabelle riassuntive che devono essere esposte in ogni locale dove è somministrato alcool.
Il nuovo modello si chiama SAF’IR EVOLUTION è un etilometro portatile certificato secondo le Raccomandazioni Internazionali ed è omologato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con le sue caratteristiche tecniche:
- Misura la concentrazione di etanolo nell’aria espirata;
- è uno strumento autonomo e portatile che può essere utilizzato sia all’interno che all’esterno;
- utilizza la tecnologia a infrarossi per misurare l’assorbimento di una luce monocromatica da parte della molecola di etanolo;
- memorizza i risultati dei test che esegue;
- la stampante portatile inclusa nel kit si collega attraverso una connessione wireless Bluetooth e permette di stampare i risultati in loco.
La Stradale ha ringraziato il presidente dell’AVIS, Diego Salvetti ed il segretario Guidomario Gierotto per aver messo a disposizione questo indispensabile strumento contribuendo alla diffusione della sicurezza stradale. Qui i dettagli e la consegna nella località camuna.
Lite in famiglia: gli strumenti
È entrato in vigore nel 2019 il Codice Rosso, la Legge n. 69/2019 che ha introdotto nell'ordinamento delle nuove disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Per dare una risposta ancora più incisiva è stata creata una corsia preferenziale in sede di denuncia da parte della vittima. Quando la persona offesa denuncia un reato ricompreso nella lista tassativa prevista dalla legge (tra cui maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale, lesioni commesse in contesti familiari o nell’ambito di relazioni di convivenza) scatta una procedura predefinita con tempi stretti e certi sia per le Forze dell’Ordine che per la Procura presso il Tribunale.
La Polizia Giudiziaria, una volta acquisita una notizia di reato, dovrà immediatamente riferire il fatto, entro il giorno successivo, al Pubblico Ministero, che, a sua volta, dovrà sentire entro 3 giorni la persona offesa o il denunciante.
L’obiettivo è assicurare la trattazione immediata di tutti i casi che rientrino nel novero dei delitti contro le fasce deboli, al fine di garantire una tutela maggiore per questo tipo di vittime, non solo attraverso l’avvio rapido del procedimento penale, ma anche mediante l’adozione tempestiva di eventuali provvedimenti di protezione delle vittime.
Questa novità si aggiunge al Protocollo Eva, progetto della Polizia di Stato nato nel 2017 che ha istituito e codificato una modalità operativa di primo intervento specifica per i reati domestici e contro le donne.
Nella giornata di ieri gli agenti della Volante della Questura di Brescia hanno effettuato diversi interventi di Codice Rosso, questo grazie anche alle segnalazioni dei cittadini.
Nella serata, a seguito di una segnalazione al 112 gli agenti sono intervenuti nella zona del Villaggio Prealpino per sedare una lite tra un uomo e una donna avvenuta alla presenza di un bambino; si appurava che si era trattato di un diverbio tra coppia di conviventi.
Poco più tardi, la volante interveniva nella zona nord di Brescia a seguito di un ulteriore segnalazione di lite in famiglia. Immediatamente giunti sul posto, gli agenti constatavano che la situazione era totalmente tranquilla, che tutti stavano dormendo compresi i tre figli minori. Ma, da ulteriori accertamenti emergevano diversi pregiudizi di Polizia nei confronti dell’uomo, inoltre a suo carico risultava in atto un provvedimento di allontanamento d’Urgenza dalla casa familiare disposto dal GIP presso il Tribunale di Brescia, con divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri dall’abitazione della donna e a meno di 200 metri dalla persona offesa. Pertanto, su richiesta degli agenti, l’uomo lasciava definitivamente l’appartamento trasferendosi presso l’abitazione del fratello, mentre la donna, decideva di trascorrere la notte presso l’abitazione della madre che aveva richiesto l’intervento.
Nella notte, zona sud della città, la Volante 1, unitamente alla volante 3, interveniva su segnalazione pervenuta al 112 dove una ragazza riferiva, in lacrime, che il padre ubriaco stava urlando nei confronti di tutta la famiglia. Sul posto gli agenti identificavano i componenti dell’intera famiglia e constatavano la presenza di un uomo, in evidente alterato stato psico-fisico, dovuto probabilmente all’assunzione di sostanze stupefacenti e di bevande alcoliche.
Sul posto interveniva personale 118 che trasportava l’uomo presso il pronto soccorso degli spedali civili dove lo stesso veniva sedato e trattenuto in osservazione. I restanti componenti della famiglia, riferivano che nel pomeriggio di oggi si sarebbero recati in Questura per sporgere denuncia nei confronti dell’uomo molesto, che in diverse circostanze avrebbe minacciato l’anziana madre, la moglie e i figli.
A tal proposito, Youpol, l’app realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, viene estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche
L'estensione dell'applicazione a questo tipo di reati è un ulteriore passo in avanti per contenere alcuni fenomeni che, in questo periodo di emergenza per il Coronavirus nel quale siamo costretti alla forzata permanenza in casa, potrebbero avere un incremento.
L’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. È inoltre possibile dall'app chiamare direttamente il NUE e dove non è ancora attivo risponderà la sala operativa 113 della questura.
Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla sala operativa della questura competente per territorio. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto - per esempio i vicini di casa - può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video. L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios e Android.