Brescia - Un’altra operazione di successo per l’agente Sole. A seguito di ripetuti episodi di bracconaggio, legati a frequenti rinvenimenti di
esche avvelenate, l’Unità cinofila della
Polizia Provinciale di
Brescia è stata chiamata a dare supporto ai colleghi della
Polizia Provinciale di
Bergamo per le attività di bonifica.
Sole, il nostro cane-agente, unico in Lombardia, appositamente addestrato per le operazioni antibracconaggio e antiveleno, si è messo subito al lavoro nei boschi di Ardesio, fra le località Zulino e Monte Zanetti. Gli accertamenti erano scattati per l’avvelenamento di un cane, salvato dall’intervento del veterinario per un malore accusato, dopo una passeggiata insieme al padrone, nei boschi della
Val Seriana.

Numerose le esche rinvenute, grazie all’agente scodinzolante.
E nel corso delle operazioni di bonifica, a circa 1.450 metri di quota, la pattuglia composta dagli agenti delle Provinciali di Bergamo e Brescia, insieme a Sole, si è inaspettatamente imbattuta in un uomo intento a maneggiare esche, intinte in un liquido bluastro, simile a quello già rinvenuto su altri bocconi raccolti in precedenza. Ormai alle strette, il bracconiere, che aveva guanti sporchi di sangue con i quali teneva un sacchetto colmo di bocconi avvelenati, non ha potuto che assumere un atteggiamento collaborativo. L’uomo, della zona, si è giustificato dicendo di aver agito per difendere il suo bestiame dai lupi – una trentina quelli che vivono tra la Val Seriana e la Val di Scalve - che lo scorso anno avevano attaccato due capretti. Ha, poi, guidato gli agenti per recuperare le esche già disseminate nel bosco, nascoste nella vegetazione.
Per lui è scatta la denuncia alla Procura della Repubblica di Bergamo per reati specifici in materia di tutela della fauna selvatica, uso di esche e bocconi avvelenati nonché per il delitto tentato di uccisione di animali e maltrattamento.
Per l’agente Sole e l’Unità cinofila della Polizia Provinciale di Brescia la soddisfazione di aver contrastato un’attività illegale, oltre che particolarmente crudele, e aver evitato sofferenze ad altri animali.