Pinzolo (Trento) - I
carabinieri della Stazione di
Ponte Arche, coadiuvati da quelli della Stazione di
Carisolo e da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Riva del Garda, al termine di una veloce attività di indagine, hanno tratto in arresto un
40enne di nazionalità albanese, in Italia senza fissa dimora, sul quale pendeva un ordine di carcerazione emesso nel luglio del 2023 dall’ufficio
esecuzioni penale della Procura di
Alessandria.
Lo straniero infatti era l’unico membro ancora in libertà
della
banda composta da quattro persone che, tra la fine del
2019 e i primi mesi del
2020, aveva commesso decine di
furti in abitazione e
rapine in diverse province del Nord Italia, tra cuio Brescia e Trento, delitti per i quali lo stesso aveva poi ricevuto una
condanna cumulativa definitiva a
7 anni e 6 mesi di reclusione in carcere.
Alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di
Riva del Garda, è giunta una segnalazione relativa alla probabile presenza in
Val Rendena del ricercato.
Sul posto, sono stati quindi inviati i militari della Stazione di Ponte Arche, coadiuvati da personale della Stazione di Carisolo e del Nucleo Operativo e Radiomobile, i quali sono riusciti ad individuare il 42enne in una struttura ricettiva di Pinzolo, ove lo stesso stava tranquillamente trascorrendo le vacanze di Natale assieme alla propria famiglia. Dopo aver accertato la perfetta corrispondenza del volto del soggetto con le fotografie del ricercato in possesso dei militari, lo stesso è stato bloccato nei pressi della struttura ricettiva e, in una manciata di secondi ed in condizioni di totale sicurezza, condotto negli uffici della Stazione Carabinieri di Carisolo senza che i numerosi turisti presenti in zona si accorgessero di nulla. L’arrestato, vistosi oramai al termine della latitanza, si è mostrato collaborativo e fin da subito ha confermato di essere il soggetto che i militari stavano cercando. Il 42enne, terminate le operazioni di rito, è stato quindi condotto presso la casa circondariale di Trento ove dovrà ora espiare una pena di anni 7 e mesi 6 di reclusione. Inoltre, durante la perquisizione personale e domiciliare, lo stesso è stato trovato in possesso di 2 grammi circa di hashish occultata in un borsello nascosto nella camera da letto e pertanto sarà segnalato al Commissariato del Governo di Trento quale assuntore di sostanze stupefacenti.