Traona (Sondrio) - Infortunio mortale in Valtellina: a Traona è morto
Ernesto Della Mina,
72 anni, ex titolare della
Dme Scavi con sede nel paese valtellinese. Era alla guida di un escatore, quando per cause al vaglio degli inquirenti. L'
escavatore si è ribaltato a
Traona, al confine con Cosio Valtellino, per i
lavori nel
fiume Adda, rimanendo sommerso dall'acqua e schiacciando il conducente, Ernesto Della Mina.
Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso decollato dalla base di Caiolo, un'ambulanza, l'automedica, oltre a vigili del fuoco, carabinieri e tecnici dell’Ats delle Montagna. Il
72enne è stato estratto dal mezzo e durante il trasferimento all'ospedale di
Sondrio è
deceduto.
La
Procura di
Sondrio ha aperto un'indagine per fare chiarezza sull'ennesimo infortunio mortale in
Valtellina, la scorsa settimana era morto un
65enne di
Potenza che stava lavorando nel cantiere della variante di Tirano.
Le reazioni
“Non riesco a concepire come, in pieno 2024, possano ancora succedere eventi simili. Prego per quest'uomo e per la sua famiglia attonita e disperata. Continuerò a lavorare affinché la vita umana sia messa sempre al centro delle discussioni”. Così il consigliere regionale della Lega
Silvana Snider, vicepresidente della Commissione d’inchiesta “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in Lombardia” di Palazzo Pirelli, commenta l’incidente dell’escavatore sul
fiume Adda.
“
Come vicepresidente della Commissione d’inchiesta “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in Lombardia” mi sono spesa molto, assieme ai miei colleghi consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, per avviare azioni mirate di prevenzione contro gli infortuni sul lavoro.
E lo abbiamo fatto con una serie di incontri e di audizioni con le parti interessate, dai sindacati alle imprese, e in collaborazione con le Agenzie di Tutela della Salute e gli organismi competenti già operanti nel sistema di Regione Lombardia. Secondo dati Inail, nel 2024 oltre 80mila infortuni sono stati registrati in Lombardia con oltre 142 decessi... troppi. La prevenzione è indispensabile e Regione Lombardia è a fianco dello Stato per la programmazione ed il sostegno di iniziative di prevenzione e promozione della salute in ogni fascia di età ed in ogni ambiente di lavoro ma non è sufficiente; è anche una questione culturale che deve partire dalla famiglia e dalla scuola primaria: la vita è un’opportunità da salvaguardare, proteggila e custodiscila per te e per gli altri”.
“In Commissione stiamo mettendo a punto una relazione che sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio regionale per migliorare la tutela della salute nei luoghi di lavoro e il contrasto degli infortuni. È questa” conclude Snider, “la dimostrazione del grande impegno di Regione Lombardia a fianco di tutti i lavoratori”.
FENEAL, FILCA e FILLEA esprimono le condoglianze alla famiglia della vittima per quanto accaduto.
"Questa ennesima tragedia sul lavoro ci ricorda ancora una volta l’urgenza di affrontare con determinazione il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro per chiunque è vittima durante la propria attività lavorativa.
Quanto accaduto oggi, ci riporta alla tragedia di venerdì scorso, avvenuto nel cantiere della Tangenziale di Tirano dove un lavoratore di 65 anni ha perso la vita svolgendo il proprio lavoro.
Ribadiamo con forza l’importanza di non abbassare la guardia sulla prevenzione, sulla formazione e sull’adozione di tutte le misure necessarie, per garantire la sicurezza nei cantieri e in ogni altro luogo di lavoro. L’evento di oggi non fa nient’altro che riaffermare la cultura della sicurezza quale elemento centrale comuni a tutti lavoratori e datori di lavoro.
La sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità assoluta che deve portare alla drastica riduzione del numero di incidenti e vittime. FENEAL, FILCA e FILLEA rinnovano il loro impegno a promuovere tutte le azioni necessarie per tutelare la vita e la dignità per garantire un futuro senza più vittime sul lavoro".