Trento - La Polizia di Stato della provincia di Trento, impegnata in 17 comprensori sciistici con oltre 60 uomini, ha effettuato 1.800 interventi sulle piste da sci in questa stagione.
Inoltre vi è stato un aumento delle sanzioni comminate, 89 in tutto, la maggior parte di queste – 56 - è da ricondursi all’assenza dell’assicurazione obbligatoria, mentre un numero residuale è stato quello che ha visto sanzionate persone per esser state fermate in pista in condizione di ebrezza alcolica.
All’attività di controllo sulle piste è strettamente correlata anche l’attività di prevenzione, con il personale impiegato nei vari comprensori che è a disposizione della cittadinanza per fornire ogni delucidazione circa le norme contenute nel “nuovo codice sulle piste da sci”, oltre a provvedere alla distribuzione di un apposito depliant multilingue (con indicazioni in italiano, inglese, tedesco, polacco e ceco) nei maggiori luoghi di attrazione turistica, contenente le principali regole di comportamento per sciatori e snowboarder.
Proprio la costante attenzione degli operatori ha portato, fra i molti, all’esecuzione di due interventi particolarmente impegnativi.
Il personale del distaccamento di Predazzo, è stato impegnato in una complessa attività di ricerca di un minore, il quale – in prossimità dell’orario di chiusura degli impianti – si era perso durante una discesa sulle piste del comprensorio. Le ricerche sono scattate immediatamente e sono state estese alle piste, ai rifugi e ai distaccamenti confinanti. In questo modo il minore è stato rintracciato molto distante dal luogo della scomparsa: sono stati gli operatori in servizio presso il distaccamento di Pampeago, nel parcheggio a valle degli impianti, a trovarlo e a riaffidarlo al padre.
Presso il distaccamento di San Martino di Castrozza, invece, il personale in servizio è stato impegnato in un intervento di recupero di un minore, gravemente infortunatosi a seguito di una rovinosa caduta. Il giovane, infatti, era uscito di pista, finendo su una strada di servizio distante circa 15 metri e accusando da subito dolori a schiena, spalle e gambe. Il tempestivo e professionale intervento degli operatori – riconosciuto anche dalla famiglia del minore – ha permesso di limitare al minimo le conseguenze dell’incidente.
Ultimo aggiornamento:
22/01/2025 19:01:28