Brescia - La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno dato esecuzione al decreto di applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale emesso dalla Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Brescia, su richiesta del Procuratore della Repubblica Francesco Prete e del questore di Brescia Eugenio Spina nei confronti di un uomo di 68 anni originario di Gioia Tauro (Reggio Calabria), già condannato per il reato di associazione per delinquere.
In particolare, il 68enne sarebbe legato a un sodalizio criminale di matrice ‘ndranghetista che, avvalendosi della creazione e dell’utilizzo di decine di società “cartiere” italiane ed estere, avrebbe permesso di movimentare decine di milioni di euro, derivanti da un sistema fraudolento basato su fatture per operazioni inesistenti, a vantaggio d’imprese operanti sull’intero territorio nazionale e grazie al quale sarebbe riuscito ad attuare una sofisticata e pericolosa forma di “inquinamento” dell’economia legale attraverso l’erogazione di servizi fiscali illeciti.
Nei confronti del 68enne sono stati applicati la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di Gioia Tauro (Reggio Calabria) per la durata di due anni nonché il sequestro ai fini della confisca di una somma pari a 726.21 euro. I provvedimenti eseguiti scaturiscono dalle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia della Procura della Repubblica e condotte dalla Squadra Mobile e dalla Divisione Anticrimine della Questura e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Brescia.
Ultimo aggiornamento:
06/02/2025 08:38:08