Sondrio - Festa dell’Arma 2023: nell'intervento del comandante provinciale dei carabinieri di Sondrio, tenente colonnello Marco Piras, in occasione della celebrazione del 209esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, sono stati ripercorsi gli ultimi 12 mesi di attività dell'Arma in Valtellina.
"Questa giornata, che festeggia la fondazione dell’Arma e ne ricorda quindi le origini, è un momento caro a tutti i Carabinieri perché costituisce per noi l’occasione per celebrare insieme alla cittadinanza - ed impegnarci a rinnovare - i nostri valori, quelli che costituiscono la nostra – per così dire – bussola etica, ovvero la militarità, lo sviluppo della competenza professionale, il coraggio, l’umiltà e l’efficienza. Valori che all’interno delle nostre caserme non ci stanchiamo mai di indicare come le direttrici alle quali dobbiamo sempre tendere.
Questa giornata è però gioiosa per noi Carabinieri anche perché è l’occasione per incontrarci, tutti assieme, nella stessa piazza e nella stessa caserma: perché noi, così disseminati sul territorio, presi dalle esigenze delle nostre giurisdizioni, non abbiamo molte occasioni per incontrare i nostri colleghi, così come i nostri cari, spesso lontani.
Intraprendere questa professione - e qui mi rivolgo in particolare ai Carabinieri più giovani, che da poco hanno giurato - equivale infatti a fare una scelta che comporta moltissima dedizione e tante rinunce, una scelta cioè che sovente impone di camminare in senso contrario alla corrente che caratterizza la società odierna, prediligendo la cultura dell’essere piuttosto che quella dell’apparire.
Questo perché la professione del Carabiniere impone di dedicarsi al servizio con una dedizione che deve essere coltivata quotidianamente, poiché ogni altra formula non consentirebbe di interpretare quello che è il più autentico ruolo di ogni Carabiniere, cioè l’obbligo di servire il cittadino, con tempestività, efficienza, ragionevolezza, equilibrio.
Ed ancora, di fare altrettanto anche negli altri contesti in cui è chiamata ad operare l’Arma, come i difficili teatri operativi esteri in cui è presente con propri contingenti, a volte anche esigui.
Un ruolo non facile, che l’Arma vuole interpretare superando ogni difficoltà e potendo sempre contare sulle virtuose sinergie istituzionali con l’autorità giudiziaria, le altre Forze di polizia e con le Forze Armate, in un’unità d’intenti che nuovamente si è mostrata salda nell’incessante lavoro svolto da tutte le Istituzioni per soccorrere e sostenere le comunità dell’Emilia Romagna, ancora una volta tragicamente colpita da una catastrofe.
La storia è testimone di questo impegno dell’Arma, che spesso ricade, gravoso, sulle spalle dei suoi singoli rappresentanti. Ricordiamo ad esempio, visto che quest’anno ricorre l'80° anniversario dell’inizio della Guerra di Liberazione, l’eroica figura del Vice Brigadiere MOVM Salvo D’Acquisto, che appena 23enne, con il suo coraggio, senza alcuna esitazione, salvò la vita di 22 innocenti sacrificando la propria.
Nessun ideale politico, nessuna paura.