La loro affettività a tre sembra uno scimmiottare, è un gioco macabro per mettere in pratica qualcosa di grottesco che possa funzionare".
Il pm Caty Bressanelli pone due domande e il perito indica in "Paola Zani una persona molto intelligente" e sulla sfida alle autorità "i tre imputati hanno avuto un grande impegno, si rendevano conto di quanto facevano, ma avevano sovrastimato le loro capacità".
GLI AVVOCATI - Ora intervengono le parti civili, con l'avvocato Piergiorgio Vittorini, e le difese degli imputati. L'avvocato Simona Prestipino che assiste Mirto Milani ha chiesto sulle sue condizioni. Il perito Filippini: "Milani soffre la detenzione carceraria e la carenza affettiva, visto che Silvia non vuol più rispondere alle sue lettere". Quanto è iniziato questo disturbo? "E' iniziato nel 2022, con la detenzione e nella terza relazione è apparso con un disturbo legato alla detenzione". Quindi l'avvocato Michele Cesari che assiste Paola Zani ha posto domande sulla sua personalità, mentre l'avvocato Maria Pia Longaretti, che difende Silvia Zani, ha chiesto un approfondimento sulla sua assistita e il perito ha riferito che "Silvia è la persona del trio che ha una personalità più equilibrata, ma nello stesso tempo è insicura".
I CONSULENTI - Il primo a prendere la parola è il consulente del Pm, lo psichiatra Rocca, che conferma in toto la perizia del consulente del tribunale Filippini.
Consulente parte civile: Sara Marca, conferma quanto detto, cioè che ci sono atteggiamenti di simulazione da patte dell'imputato Mirto Milani. "All'interno dei colloqui è emerso che era stato avvelenato, poi ha cambiato versione e cambio di umore per la frustrazione perché il piano non è andato come doveva andare"
Arianna Forgione, psicologa forense per Milani, contesta: il test è attendibile e non c'è stata alcuna simulazione da parte di Mirto Milani. Questa posizione è contestata dalla psichiatra Sara Marca.
Marcello Diurni, psichiatra, dissente sulla perizia Filippini "sul buon funzionamento di Paola Zani, l'impressione che ho avuto di trovarmi di fronte una persona con difficoltà nel rapporto con gli altri fin da piccola, ma il funzionamento della ragazza risulta deficitario".
Nicola Poloni, psichiatra chiamato in causa per Silvia Zani, "Sono convinto che Silvia avesse unica dipendenza di Mirto e una dipendenza affettiva verso Mirto e di Paola da Silvia. Ognuno dei protagonisti aveva un ruolo e la mente del gruppo era psicotica".
Il giudice Spanò: "i tre imputati hanno rielaborato il delitto?". I periti, pur con sfumature diverse, hanno confermato che i tre imputati stanno rielaborato quanto fatto, con una presa di distanza dai pensieri di quanto commesso, con una rivisitazione che è iniziata e per sua natura lungo. Il Pm Caty Bressanelli ha chiesto: "In quest'aula non ho sentito un pentimento da parte di Paola e Silvia Zani?".
PROSSIMA UDIENZA - Dopo aver sentito i consulenti il presidente Roberto Spanò chiude l'udienza e l'aggiorna al 26 settembre per la chiusura dell'istruttoria e inizio della discussione con il Pm Caty Bressanelli. Il 28 novembre è prevista la sentenza.
di Angelo Panzeri