Il procuratore aggiunto Carlo Nocerino e il Pm della Dda Paolo Savio, dopo aver ricostruito le indagini con le accuse di mafia, corruzione ed evasione fiscale, hanno chiesto la condanna di dieci imputati, tra cui un imprenditore che agiva nel settore di metalli e rottami e aveva contatti con imprese dell'Est Europa da dove era scaturita la maxi evasione fiscale.

Nell'inchiesta sono rimasti coinvolti finanzieri compiacenti e che hanno assecondato le operazioni illecite. Il gup Lorenzo Benini ha condannato a 6 anni e 8 mesi l'imprenditore di metalli, mentre per gli altri 9 imputati le condanne oscillano da un anno e 2 mesi a 3 anni e 6 mesi.
Ora si attendono gli altri due filoni dell'inchiesta: in carcere nell'operazione Leonessa sono finite 60 persone, alcune accusate di mafia.