Tra le autorità presenti, Sandro Bonomelli, presidente della Comunità Montana di Valle Camonica, Giorgio Ramazzini e Barbara Bonicelli, rispettivamente sindaci di Pian Camuno e Artogne, quindi i vertici della Fisi regionale e nazionale, fan club Sorelle Fanchini, sci Club Rongai, colleghi della Guardia di Finanza, gruppi sportivi, alpini, ex compagni di squadra di Elena e tantissima gente che si è unita al dolore del marito Denis, mamma Giusy e papà Sandro, sorelle Nadia e Sabrina.
Il feretro è arrivato nella chiesa di Solato poco prima delle 10:30, portato a spalle dalle sorelle Nadia e Sabrina, dai compagni di squadra e amici e le persone che sono rimaste all'esterno hanno potuto assistere su un maxi schermo alla funzione religiosa.
Al termine della cerimonia le toccanti parole di Giusy, madre di Elena, che ha concluso: "Il Signore non ha ascoltato le mie richieste, ma non l’ha fatta soffrire".
Saluti dalla campionessa di sci, Verena Stuffer, che ha ricordato i bellissimi momenti trascorsi in nazionale e durante i pre-gara con Elena, mentre Francesco Bettoni, vicepresidente della Federazione Italiana degli Sport Invernali, ha evidenziato il suo “segno indelebile, sportivo ed umano, lasciato in tutti noi. E’ stata molto sfortunata sotto tanti aspetti, le auguro che ci siano un paio di sci in Paradiso”.
Invece il sindaco di Pian Camuno, Giorgio Ramazzini ha detto "Per noi sei stata una grande campionessa ed hai portato in alto il nome del nostro paese. Sei stata un esempio per tutti i giovani che hanno dei sogni da seguire, te ne sei andata lasciando un’indelebile impronta".
Tanti ricordi in chiesa e all'esterno della chiesa, davanti alla bara avvolta dal tricolore e con un pettorale di partenza della terra camuna, quindi sono stati liberati palloncini bianchi in cielo per l'ultimo addio. Infine il feretro è stato accompagnato al tempio crematorio.