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Raggirano 85enne di Gargazzone, nei guai due donne

Sono accusati di aver estorto somme di denaro per quasi 50.000 euro

Postal (Bolzano) - Un’indagine condotta dai carabinieri del comando Stazione di Postal (Bolzano) ha rivelato un inquietante caso di circonvenzione d’incapace aggravata, ai danni di un ottantacinquenne di Gargazzone. La vulnerabilità del protagonista, un anziano recentemente vedovo, è stata sfruttata da due donne di etnia Sinti, accusate di aver estorto ingenti somme di denaro, per un totale stimato di quasi 50.000 euro.

La truffa ha preso piede nella primavera del 2023, quando le indagate hanno iniziato a frequentare l'anziano, fingendosi extracomunitarie in difficoltà economica scappate dalla guerra e creando un legame emotivo basato su false pretese. L’anziano, colpito dalla loro apparente fragilità, è stato indotto a prelevare ingenti somme di denaro e ad effettuare acquisti quotidiani per il loro sostentamento. Gli investigatori hanno notato un cambiamento radicale nei suoi comportamenti finanziari; prima della loro interazione, gestiva il suo patrimonio con grande attenzione, ma le conseguenze della manipolazione emotiva lo hanno condotto a spese frequenti ed eccessive mai viste prima.
Preoccupati per il cambio repentino nei movimenti sul conto corrente dell’anziano, i carabinieri di Postal hanno avviato un’indagine metodica. I prelievi sempre più massicci e gli acquisti effettuati in negozi che non erano usuali per una persona dell’età della vittima, hanno attirato l’attenzione dei militari.
Le indagini hanno rivelato che l'anziano, in una fase di grande vulnerabilità emotiva, aveva anche iniziato ad esprimere pensieri di abbandono, riferendo di sentirsi completamente isolato.
Le indagate, consapevoli della situazione drammatica dell’anziano, hanno ulteriormente affinato le loro tecniche manipolative. Una delle strategie più subdole includeva l’uso di una bambina di soli quattro anni per suscitare pietà e amplificare il senso di responsabilità dell'anziano verso di loro. Attraverso le loro richieste sempre più disperate, hanno convinto l'anziano a dare denaro non solo per le proprie spese, ma anche per il paventato sostentamento della piccola.
Parallelamente a questa situazione, un altro episodio ha coinvolto un'anziana ospite di una casa di riposo di Cermes (Bolzano), anch'essa vittima delle stesse indagate. Questa donna ha denunciato di essere stata avvicinata in modo aggressivo e costretta a salire su un'auto, durante la quale le veniva chiesto insistentemente del denaro. Tali comportamenti hanno messo in luce la spietatezza delle indagate, pronte a sfruttare la debolezza delle persone anziane senza alcuno scrupolo.
L’indagine dei carabinieri di Postal ha portato a raccogliere prove rilevanti, anche grazie all’acquisizione delle immagini di sorveglianza dei vari negozi e a testimonianze raccolte. Con il progredire delle indagini, è emerso il quadro di una condotta sistematica di manipolazione e sfruttamento, con evidenti implicazioni non solo economiche, ma anche psicologiche per le vittime.
Attualmente, le due donne sono accusate di circonvenzione di incapace aggravata in concorso e sottoposte al regime degli arresti domiciliari.
I carabinieri sono attualmente impegnati ad intensificare le misure di vigilanza per prevenire ulteriori ingerenze nei confronti degli anziani, anche con incontri ad hoc con la popolazione, garantendo a tutti le necessarie informazioni e la sicurezza che meritano.






Ultimo aggiornamento: 21/02/2025 14:19:33
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