Bressanone (Bolzano) - L'ordinaria tranquillità di un
appartamento condiviso tra
studentesse è stata sconvolta da un evento inaspettato. Una giovane, rientrando nella propria abitazione intorno alle 21:20, è stata catapultata in un incubo: rumori insoliti provenienti dalla camera della coinquilina l’hanno portata a indagare, scoprendo un intruso intento a rovistare tra i beni personali.
Aprendo la porta, la giovane si è trovata faccia a faccia con l’uomo, un individuo dall’aspetto nervoso, alto e magro. Lo sconosciuto, vistosi scoperto, ha reagito con violenza, sferrando un pugno al volto della ragazza e spingendola per aprirsi una via di fuga. La vittima, sebbene scossa e ferita, ha avuto la prontezza di chiudere la porta di casa, mentre l’uomo, deciso a far perdere le proprie tracce, si è gettato da una finestra nella stanza di un’altra coinquilina.
All’interno dell’appartamento, la scena era eloquente: mobili rovesciati, cassetti svuotati, oggetti sparsi ovunque. Il ladro non aveva risparmiato nulla nel suo tentativo di trovare denaro e beni di valore. Nonostante la fuga precipitosa, aveva lasciato un dettaglio cruciale: un paio di scarpe abbandonate nei pressi della stanza della giovane aggredita.
Alle 21:28, la vittima ha composto il numero di emergenza 112, allertando i
Carabinieri. Una pattuglia è giunta sul posto in pochi minuti, iniziando immediatamente i rilievi.
La descrizione fornita della figura dell’aggressore, unita alla particolarità di essere fuggito scalzo, è stata immediatamente trasmessa alle altre pattuglie della Compagnia di Bressanone e alle stazioni limitrofe.
Intanto, nella concitazione, si è scoperto l’elenco degli oggetti sottratti: denaro contante, dispositivi elettronici e accessori personali per un valore complessivo di circa 1.000 euro. Il tempo era un fattore cruciale, e i Carabinieri hanno deciso di concentrare le ricerche nella zona circostante, intuendo che l’uomo, privo di scarpe, non avrebbe potuto allontanarsi troppo.
La svolta è arrivata poco dopo, quando una pattuglia è stata inviata presso un centro di accoglienza vicino. Qui, un uomo corrispondente alla descrizione fornita è stato segnalato in stato di agitazione, steso sul pavimento e apparentemente vittima di convulsioni. I militari, giunti sul posto, hanno subito notato particolari inequivocabili: l’uomo era scalzo e dalla tasca della sua giacca spuntava un caricabatterie bianco, riconosciuto successivamente come uno degli oggetti rubati.
La conferma è arrivata quando la vittima, convocata sul posto, ha riconosciuto senza alcun dubbio gli oggetti recuperati. Il cerchio si è chiuso rapidamente: l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati simili, è stato formalmente accusato di rapina impropria.
Durante le operazioni, i militari hanno recuperato gran parte della refurtiva, inclusi dispositivi elettronici e denaro contante. L’uomo, trasportato in ospedale per accertamenti medici, è rimasto sotto sorveglianza fino al completamento delle procedure.
Il Comandante della Compagnia di Bressanone, Capitano Ottavio Tosoni, ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’operazione, sottolineando la rapidità e la precisione dell’intervento: “Ogni dettaglio, dalla prontezza della vittima alla coordinazione impeccabile delle pattuglie, ha giocato un ruolo fondamentale. Questo episodio dimostra l’importanza di un’azione sinergica tra le forze dell’ordine e la comunità, con l’obiettivo di assicurare alla giustizia coloro che commettono reati e di restituire serenità alle vittime.”