Bolzano - Era da tempo che, tristemente noto alle cronache giudiziarie, imperversava nella nostra Città commettendo reati di particolare gravità, quali rapine in strada armato di coltello, ricettazione, furti in appartamento e nei garage e quant’altro, suscitando ogni volta problemi per la sicurezza pubblica, grave apprensione nella cittadinanza ed un assai preoccupante allarme sociale.

Gli Investigatori della Personale della Sezione “Catturandi” della Squadra Mobile della Polizia di Stato hanno tratto in arresto tale B.C., cittadino marocchino di 23 anni con a proprio carico numerosi precedenti penali e Polizia in materia di stupefacenti, reati contro la persona e contro il patrimonio.
B.C., infatti, è stato colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Bolzano a seguito di due condanne divenute definitive per complessivi 4 anni e 5 mesi di reclusione per i reati di rapina aggravata in concorso, ricettazione, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni volontarie aggravate.
Nello specifico, il modus operandi criminale dello straniero era quello di individuare e bloccare in zone appartate della città la vittima prescelta, di minacciarla con un coltello puntato all’addome per poi impossessarsi di denaro, telefoni cellulari ed effetti personali.
Negli ultimi tempi, inoltre, B.C.
aveva “diversificato” le proprie attività criminali, divenendo altresì specializzato in razzie nei garage condominiali – tra questi, ultimi in ordine di tempo, quelli di un condominio di via Giulini – causando notevoli danni alle infrastrutture ed agli arredi, per poi infrangere i finestrini e depredare le vetture parcheggiate.
Il pregiudicato, abituale frequentatore dei centri emergenza freddo cittadini e dei bivacchi di fortuna lungo il Fiume Isarco, è stato qui localizzato dalla Polizia che si era messa sulle sue tracce. Resosi conto di essere braccato ha tentato disperatamente una fuga spericolata, senza tuttavia riuscire nel suo intento: subito rincorso dai Poliziotti, B.C. veniva fermato in via Roma, nei pressi del Ponte.
L’uomo, peraltro, già arrestato e scarcerato, in passato era riuscito ad evitare il rimpatrio nel Paese di origine in quanto era stato in grado di ottenere lo status di Asilo Politico e la conseguente Protezione Internazionale asserendo falsamente di essere un cittadino libico. Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria B.C. è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Bolzano dove sconterà la pena che gli è stata comminata.
Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori, quindi, in considerazione del curriculum criminale e della pericolosità sociale del condannato, ha emesso nei suoi confronti un Decreto di Espulsione dal Territorio Nazionale che diverrà operativo all’atto della scarcerazione, una volta pagato il suo debito con la Giustizia.